Incontrai Marguerite Jaune ne La Piccola Università Del Piacere di Mme Nguyen, quando ancora adolescente vi fui portato da mio padre per iniziarmi alle donne e al sesso.
Le ragazze sedevano in circolo, silenziose e composte, come grandi dame, nonostante fossero solo sommariamente vestite, il che accresceva il loro fascino.
Mio padre, con i modi dovuti, mi esortò a vincere la timidezza e scegliere la ragazza che più m'ispirava ma, visto che io non riuscivo a sottrarmi all'imbarazzo, scelse egli per me la più sorridente, una bionda dalla pelle fresca, dai volumi solidi e dall'esotico nome di Marguerite Jaune.
Di quella prima volta ricordo il mio impaccio e la sua sollecitudine, il suo collo sotto la massa tiepida dei capelli, come il solo punto cui i miei occhi, pudicamente, osavano guardare.
Sentivo la sua nudità senza avere l'ardire di scrutarla.
Il mio corpo stesso era inebetito alle mie più vive percezioni sensoriali, cosicché mi vedevo sdoppiato, nudo ed inappropriato, preoccupato solo che lei, così esperta, non s'avvedesse della mia inadeguatezza, cosa di cui, invece, era ben cosciente dal momento che il suo compito consisteva proprio nella mia iniziazione sessuale.
In quel frangente, Marguerite Jaune mostrò tutto il suo valore non avendo fretta di concludere (come spesso avviene) ma indugiando in quel gioco condiviso e di cui ancora non conoscevo bene le regole.
Mi guidò con la dolcezza naturale di un'amante felice.
Mon enfant, così mi appellò all'orecchio quando quel piacere d'adulti, rallentato e poi sollecitato ad arte dalla sua maestria, esplose, gaudioso e liquido, adolescenzialmente tumultuoso, tra le sue cosce.
Fu in quella gloria che Marguerite Jaune venne da me eletta come il primo amore della mia vita.
E fu questa la ragione per cui non volli più tornare, nonostante gli incoraggiamenti di mio padre, a La Piccola Università Del Piacere di Mme Nguyen, a completare la mia educazione sessuale perché Marguerite Jaune, mercenaria del sesso, seduta in circolo fra tutte le altre, non aveva nulla a che vedere con il ricordo di quel mio primo amore.
frammento pesante ...
RispondiEliminaMon enfant, questo frammento ha il lieve peso di una margherita gialla :)
EliminaI ricordi si ammantano della luce che vogliamo dirigere loro, diventiamo il regista del nostro passato, anche inconsciamente. Un racconto suggestivo come la memoria.
RispondiEliminaBaci a forma di margherite gialle.
ps
la foto è carinissima miaoooooo
Ma quant'è vero, Lucy, questo tuo commento quando parli della personale regia sulla rielaborazione dei nostri ricordi.
EliminaE qui c'è il racconto della rielaborazione di un adolescente della sua iniziazione sessuale, e la sua capacità di ammantare di poesia un passaggio significativo della sua vita.
Grazie, Lucy :))))))))))