Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 5 giugno 2010

Una donna abitata



Chi sono Amaranta e tutte le altre che mi abitano dentro?
Perché ho questo irreprimibile bisogno di raccontarmi parlando anche di loro?
Protagonismo che disturba e mi mette in cattiva luce con chi, invece, dovrebbe apprezzarmi.
Fuori sono timida, essenziale, di un certo tipo.
Dentro sono un caos nevrotico e d imprevedibile.
Un caos abitato da altri caos.
E' che faccio, ormai, sempre più fatica, ogni giorno, a sottostare ai diktat del mondo.
A mediare continuamente.
A ringraziare per avere avuto soltanto quello che mi spetta di diritto.
Premesso che è un bel po' che non penso di ammazzarmi, e questo già lo vedo come un progresso, in definitiva ho accettato la mia croce perché ci sono cose da cui non posso sfuggire, come la malattia di mia madre.
Da quella è proprio impossibile fuggire.
Cioè potrei farlo, ma non voglio.
Ma tutto il resto?
Tutto quello che si mangia la mia testa, che m'inchioda a responsabilità futili, assolutamente non vitali ed egoistiche, che mi limita e mi perseguita, e punta sui miei sensi di colpa (potrei essere l'equivalente femminile di Gesù tanto in questi ultimi dodici anni mi sono caricata sulle spalle di tutti i mali del mondo, giustificando gli altri dei loro peccati e prendendomi il loro fardello in eccedenza), sul mio fottuto senso del dovere, sul rispetto per me stessa e del consorzio umano che mi circonda.
E di tutto quello che mi si aggrappa addosso, mi permea, spurgandomi dentro il suo malessere stantio.
Possedendomi.
Così cheto la mia isteria latente con Efexor e pillole coadiuvanti.
Solo per dormire, nonostante gli scompensi notturni, non prendo nulla per evitare lo stordimento passivo che farebbe di me una perfetta zombie e mi toglierebbe anche quell'ultimo istinto a decidere almeno sulle cose marginali a cui io ora, per sfida e per bisogno, sono costretta a dare un senso vitale.
Ma mi rendo conto che più passa il tempo ho sempre meno energie, fisiche e mentali, a cui attingere.
Riesco, però, ad avere ancora guizzi d'orgoglio per urlare testardamente i miei no.
Ma a che serve?
Sono solo vittorie momentanee, per riprendere fiato e ributtarmi nella mischia.
A volte penso che queste pause, in cui mi sembra di aver conquistato un avamposto, rientrino solo in un gioco strategico predefinito, per non farmi sentire troppo stremata e darmi l'illusione che io ancora sia in campo.
Insomma, è come quando sotto tortura il boia si ferma e ti ritempra con acqua ed una minestra energetica, medica le tue ferite, diventa persino amichevole, ma solo per mantenerti in vita ancora per un po', fino a che non abbia compiuto per bene il suo sporco lavoro.
Marilena

12 commenti:

  1. Mia cara Caos di mille altri Caos dentro, in tutti noi convivono realtà diverse , un dentro , un fuori, e spesso non coincide perfettamente, anzi quasi mai. Ma anche se per forza un po' dobbiamo adattarci alla vita, che bastardamnete non lo farà mai con noi, è irrinunciabile fregarsene del generale giudizio, che intanto non sarà mai dalla nostra parte. Vivere quel dentro anch se ci sembra così diverso, senza remore, solo senza danneggiarci, come ci sarà sempre chi ci metterà i bastoni fra le ruote ci saranno anche quelle poche e preziose creature particolaro che comprenderanno, condivideranno e sapranno amarci per come siamo.
    Un bacio mia Escura che adoro in tutte le sue motitudini sfaccettate. miaoooooooooo

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  2. Insomma, Lucy, ho attinto da questo tuo commento tutta la saggezza, ed il buon senso, che esso contiene.
    Non sempre è facile, però, fregarsene, è questo il punto.
    Ci sono momenti in cui vorrei soltanto essere capita, accettata, senza troppi sofismi, nella mia verità essenziale, seppur non condivisa.
    E' che sono davvero consapevole che, se solo abbassassi la guardia tutto questo mio affannarmi, alla fine, mi riporterà esattamente indietro al punto da cui sono partita.
    Un punto a cui non voglio ritornare.
    Grazie, Lucy, per la tua vicinanza
    Un bacio sincerissimo dalla Escura alla sua luminosa amica Lucy, per la sua meravigliosa capacità di amare e condividere.
    E comprendere
    Marilena

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  3. Sai miciona streghesca ho notato ora il nostro dualismo polare tu la Escura io il nome della Luce è fantastico, adoro i contrasti ed eravamo già Cancro e il suo opposto Capricorno, è bellissimo. Miaaoooùùùùùù

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  4. Ciao Marilena,capisco bene quello che vuoi dire in questo tuo scritto,ma ti dico questo io ho molti demoni dentro di me e mi batto con tutte le forze che ho,molti li ho sconfitti per sempre,il desiderio di morte è uno,anche se alle volte viene a farmi visita travestito da puttana da saloon, allora io mi trucco molto pesantemente e lei o lui non mi riconosce e va via,a me personalmente va bene come sei in tutte le tue vesti,nel donare o ricevere l'amicizia uno deve tenere conto anche di questo.
    Molto bello il commento di Luce che io condivido pienamente.
    Scusa la domanda ma l'arpione lo usi?
    Buona serata Amica dell'antro.
    1000 baci.

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  5. Va bene, ricominciamo tutto daccapo! se tu sei una donna abitata, io sono un palazzo, anzi no, un grattacielo abitato e pensa che in ogni appartamento ognuna donna, a sua volta, è abitata da altre. Per non dire poi di chi è pure in subaffitto!
    La cosa ke più mi da fastidio, cara sorella, è ke quando voglio ritrovare Elisena, spesso confondo il piano e l'abitazione, perkè a me sembrano tutte uguali!
    TVB. E ricorda cke ognuna di quelle tue coinquiline, sa scrivere molto bene!

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  6. forse la conosci ma non si sa mai ...

    Amaranta
    Biondi, lucidi seni di Amaranta,
    limati da una lingua di levriero.
    Portico di limoni, dal sentiero
    disviati che alla tua gola monta.

    Rosso, un ponte di riccioli sormonta
    il volto e incendia i tuoi ondulati avorii.
    Morde e ferisce dei denti il biancore,
    curvo, per aria, ti innalza nel vento.

    Solitudine dorme in ombratura,
    calza il suo piede di zeffiro e scende
    dall'alto olmo al mar della pianura.

    E il corpo in ombra, oscuro, le si accende,
    e gladiatrice, come brace impura,
    tra Amaranta e il suo amante si distende.
    Autore: Rafael Alberti

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  7. Però Lucy, bella l'idea anche per un racconto: Escura e Luce, in un viaggio attraverso i due tropici: del cancro e dell'equatore :)
    Un bacio Lucy, e grazie sempre di esserci
    Marilena

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  8. ......il desiderio di morte è uno,anche se alle volte viene a farmi visita travestito da puttana da saloon, allora io mi trucco molto pesantemente e lei o lui non mi riconosce e va via

    Ma questa immagine, achab, è fantastica, da costruirci un post.
    Ma quante idee i commenti recano.
    Come il secondo di Lucy.
    Ora, se avessi tempo......
    Ma è straordianaria quella tua immagine della morte travestita da puttana di saloon (lei o lui, perchè in definitiva la morte non ha sesso o forse è bisex, che non sarebbe poi male!)
    I nostri demoni achab......è che alla fine passiamo tutta la tua vita a combatterli, ed alcuni non muoiono mai davvero, ci danno una tregua nel loro stato di morte apparente.
    Il tuo arpione ce l'ho, magico principe, è il prolungamento del mio braccio e del miocuore.
    Su di lui conto, come sulla generosità sincera di chi me lo ha regalato.
    Un bacio, principe della Foresta Viola
    E grazie
    Marilena
    P.S. - La morte travestita da puttana da saloon...... mi seduce l'idea di un post collettivo.
    Sarebbe grandioso :)

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  9. Vero bellissima idea la Escura e Luce da un tropico natale all'altro miaoooooùùùùùùù.
    Il Capitano ha idee sempre fantasiose e profonde . Un vero CatPoeta miaaaoooùùùùùùù

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  10. ERRATA CORRIGE:
    FEL, VOLEVO SCRIVERE TROPICO DEL CANCRO E TROPICO DEL CAPRICORNO, MA TU HAI CAPITO!
    SMACKKKKKKK
    KISSSSSSSSS
    ANCHE ALLE IDEE FANTASIOSE DEL CATPOETA, MA PER ME SEMPRE PRINCIPE, ACHAB

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  11. Deve essere un condominio molto interessante quello che tu ospiti al tuo interno!
    Ma di sicuro, amministratrice unica ed indiscutibile bè, quella sei sempre tu, conoscendo il tuo carattere molto deciso, eheheheheh.
    Le mie identità non le confondo, hanno personalità così diverse seppur tutte hanno lo stesso colore d'occhi e di capelli :)
    Grazie Eli per gli apprezzamenti, di sorella e di blogger
    TVB
    Marilena

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  12. Questa Amaranta deve essere davvero bella, Antonio, se induce un grande poeta, come Rafael Alberti, a scrivere strofe così seducenti.
    Un meraviglioso ritratto di donna.
    Il segreto di Amaranta è nel suo nome, lo sapevi?
    Un bacio
    Grazie infinite per questi versi
    Marilena
    P.S. - Grazie, perchè non conoscevo questa bellissima poesia :)

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