Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 24 gennaio 2018

La regola di Anna


Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello.
(Gabriel Garcia Marquez)

TU NON FARMI DOMANDE ED IO NON TI RACCONTERO' BUGIE
Tu non farmi domande ed io non racconterò bugie: è questa la regola di Anna che Giuliano accetta per amore, perché averla anche solo per brevi momenti è meglio che non averla affatto.
La storia dell'amore univoco di Giuliano, verrebbe da pensare, ma no, non necessariamente, che Anna non è obbligata a stare con lui, ad amarlo o fingere di amarlo, come può accadere in un matrimonio o in una relazione di altro tipo, in cui per svariati motivi si è costretti, a volte, a rimanere insieme.
Anna lo ama, ma c'è un altro uomo, e ama anche quello.
Eh già vedo molte facce perplesse: se davvero fosse stata innamorata dell'uno o dell'altro, avrebbe fatto una scelta.

ANNA
Non ho potuto scegliere perché li amo entrambi. Il mio amore per Giuliano non diminuisce quello per mio marito. E qui non sono in ballo le troppo abusate, in letteratura come in psicoanalisi, complementarità, l'uno non possiede le doti di cui l'altro difetta, e non ho mai messo in atto il tentativo di creare, attraverso un loro assemblaggio, l'uomo perfetto. Semplicemente mi sono innamorata di Giuliano così come ho continuato ad esserlo di mio marito, per questo non ho mai vissuto questa mia relazione con le stigmate del tradimento, ma non potevo certo pretendere che Giuliano capisse fino in fondo questo mio sentire, che il mio cuore non sarebbe risultato diviso fra loro due, ma unico per entrambi. Avrebbe sofferto di questa situazione, magari rinfacciandomela e, alla fine, esigendo una mia scelta. Non sono una donna egoista, non così sfacciatamente come può sembrare, io Giuliano l'ho amato e continuo ad amarlo, ma pure comprendo quel suo sentirsi tradito e quella sua reazione ultima di disprezzo e di rabbia. Ma se anche gli avessi raccontato la verità credo che l'epilogo ultimo sarebbe stato sempre questo, solo avremmo vissuto giorni tormentati di domande e di rinfacci, a scapito di quelli meravigliosi che pure sono stati. Non pretendo che il mio punto di vista sia condiviso, mi rendo conto di essere io l'anomalia, l'unica onda in quel mare piatto dove i sentimenti, troppo spesso, affondano sotto il pelo dell'acqua, invisibili e repressi, stupidi sacrifici all'amore, che pure, per sua natura, non ne esige di mortali
...allora questa mia regola non ci sarebbe stata

DALLA PARTE DI ANNA
Ora io conosco personalmente Anna, sto dalla sua parte, seppur con qualche riserva, che nonostante tutto il mio voler essere controcorrente i condizionamenti societari sono davvero difficili da smantellare in toto e in un colpo solo, figuriamoci quelli sentimentali, che pure mi viene da empatizzare con Giuliano, col suo dolore e la sua delusione, seppure qualche sospetto sulla  limpidezza del suo amore, io lo nutro, che accettando da subito quella regola imposta da Anna, qualche dubbio pure deve averlo avuto. E allora perché accettare? I motivi possono essere tanti, e fra i tanti non do per scontata la preponderanza dell'amore. Se non ci fosse stato quell'incontro casuale in cui ha toccato con mano una possibile realtà che pure, fino a quel momento aveva potuto (voluto) facilmente ignorare, avrebbe continuato la sua relazione con Anna? Lui stesso s'è trovato ad ammettere che averla anche solo per brevi momenti era meglio che non averla affatto, fin quando la realtà s'è palesata in quell'angolo di strada, e così non ha potuto più ignorarla: scendere a patti con se stesso non gli è stato più possibile
...come quella sua sola, ultima domanda, di cui non ambisce neppure la risposta, è un modo ingiusto di chiudere la storia, addebitando unicamente ad Anna tutte quelle colpe di cui anche lui, in maniera supina, s'è reso complice.

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