Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 27 luglio 2010

Nanà

Il nome del suo primo amore, Nanà, se lo è tatuato sul polso.
Quando la storia è finita lui se ne è andato ma il nome è rimasto lì, come un bracciale indelebile, a testimoniare che le passioni svaniscono, ma non un buon tatuaggio.
E Nanà, dopo essersi consumata gli occhi nel pianto, alla fine ha deciso che quel nome lo avrebbe mostrato con l'orgoglio di una ferita di guerra e non come il marchio di un fallimento.
Quanti nomi si possono scrivere sul corpo di una donna?
Quello sarebbe stato solo il primo di una lunga lista.
E lei sarebbe diventata leggenda.

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15 commenti:

  1. Non so quanti se ne possano scrivere sulla pelle di una donna, o di un uomo.
    So solo che ci sono altri tatuaggi, quelli incisi nel cuore, che sono indelebili e non sovrascrivibili.
    Pare strano, ma definiamo quasi sempre come prima grande esperienza una perdita. Io, invece, un trovarsi.
    Lorenzo

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  2. Questo racconto è proprio una leggenda!
    Mi piace il tuo modo di stravolgere un fallimento con le ferite dopo una valida battaglia, perkè l'amore è anke questo. Raramente ci si lascia in 2, in genere si viene lasciati, pur amando ancora e le cicatrici sono dificili da kiudere.
    Io ho trovato magnifica la foto del post e provato molta simpatia x Nanà.
    Un bacio tatuato sulla tua guancia stregata
    Elisena

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  3. a questo punto la mia Marlene Dietrich direbbe: C'è voluto più di un uomo per cambiare il mio nome in SHANGAY LILY, lei quei nomi li aveva tatuati nell'anima .....
    Miaoooùùùùùùùùùù streghessa narrante

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  4. Anche tutti, Antonio.
    Ma perchè farlo? :)
    Un bacio
    Buona giornata
    Marilena

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  5. Lò, io penso invece che, scrivere in maniera visibile, sul proprio corpo, una sconfitta con l'intento di tramutarla in qualcos'altro sia una grande prova d'orgoglio.
    E' per sfuggire alla retorica (seppur vera) delle ferite invisibili dell'anima e del cuore, che ho scritto questo post.
    I tatuaggi di Nanà sono un grido sulla pelle.
    E chi ha la forza di gridare è ancora vivo.
    E vuole vivere. a discapito di quel dolore grande che dentro si porta.
    Perdersi.
    Ritrovarsi.
    Sono entrambe esperienze che incidono profondamente momenti della nostra vita.
    Ed inducono, spesso, a cambiamenti.
    Un bacio, Lò, e grazie di questo bel commento e conseguente riflessione.
    Marilena

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  6. Hai ragione, Eli, quasi sempre è uno solo a lasciare ed il dolore dell'abbandono è una esperienza che difficilmente si dimentica.
    La si può elaborare, però.
    Nanà lo ha fatto in maniera forse estrema.
    Ma se ha sortito risultati per lei soddisfacenti è ok.
    E' simpatica anche a me Nanà.
    In definitiva una guerriera Maori :)
    L'Haka, alla fine, è un messaggio dell'anima.
    Un bacio, da amazzone ad amazzone
    Marilena

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  7. ......un uomo solo non sarebbe bastato a farmi diventare Nanà.
    E Nanà lo dice allo stesso identico modo di Shangay Lily :)
    Un bacio, Lucy
    Marilena

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  8. Qualsiasi soluzione che sortisca risultati soddisfacenti per se stessi è la soluzione giusta. E poi questa è interessante, un avvertimento per l'ultimo della lista..o per il primo:DDDDD

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  9. Qualsiasi soluzione che sortisca risultati soddisfacenti per se stessi è la soluzione giusta.

    Eh si, Doriana, concordo pienamente con te.
    Anche se non sempre, però, nella vita si riesce a metterla in pratica.

    Avvertimento per tutti, direi :)))))
    Grazie, Doriana, di questo commento così carino.
    Un bacio
    Marilena

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  10. il primo era sul polso, il secondo, forse, sul braccio...ma quelli finiti dietro la nuca o sotto al tallone se la saranno presa? baci

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  11. Sotto il tallone c'è finito un amante del tickling e dietro la nuca un gelosissimo Otello :))))))))))))))))))))
    Ady, questo tuo commento mi suggerisce un futuro post in cui, seguendo il tracciato dei tatuaggi di Nanà narrerò grandezza e miseria dei suoi amori :)
    Un bacio
    Marilena

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  12. Ciao cara, è sempre un piacere leggerti!
    Perdona la mia assenza ma sto avendo molto da fare con il teatro...non mi lascia un attimo di respiro! Ho pensato a te per un premio che puoi passare a ritirare quando vuoi!!
    Ti abbraccio

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  13. Grazie infinite Claudia per questa tua attestazione di stima :)))
    Dono stata latitante anche io in questi ultimi due mesi, per colpa di lavori in casa, fuori casa, ed altre vicende personali.
    Spero di recuperare con un un agosto meno faticoso, tutto ciò che in questo periodo mi sono persa in Blogosphere.
    Un abbraccio ed un bacio
    Grazie ancora
    Marilena
    P.S - Se ricevi due commenti uguali sul tuo blog è perchè il mio pc fa i capricci!!!!

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  14. il tuo post mi porta alla mente questa frase tratta dal film Fight Club:

    "non voglio morire senza cicatrici, perciò picchiami, sennò perdo il coraggio"



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