Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 5 ottobre 2008

Un incontro

Venerdì, 3 Ottobre 2008. ore 12,20 :
come al solito dò appuntamento vicino alla scala della stazione di Roma Termini.
Io sono puntuale col treno ma lei mai col tram.
Aspetto vicino alle fatidiche scale, che portano poi al ristorante.
Lunga attesa ma lei non si vede,(Vedi che non lasci gli spazi!!!!! mi sta tormentando lei,in questo momento, in un orecchio).
Provo a telefonare e mi dice che è tutta da un'altra parte,vicino ai binari!
"Ah ecco, Te vedo! 'Sta lì, nun te move!"
Io! non mi devo muovere! ma chi si è mai mosso dal punto prestabilito!
La vedo avvicinarsi, il suo sorriso mi fa dimenticare una incipiente incazzatura .
"Ao, ero da un'altra parte, pensavo che le scale fossero laggiù, poi mi sono trovata vicino ai binari."
Si deve sapere che ormai sono dieci anni che ci troviamo in stazione (quasi mai nello stesso punto), ma era abitudine trovarsi li e poi mangiare qualche cosa.
I cronici ritardi dei tram (e suoi) ci fanno improvvisare qualsiasi sorta di appuntamento.
Mi sta dicendo in questo momento, di non fare il furbo perché una volta sono sceso a Latina invece che a Roma( io sono pure ferroviere!)
Questi sono i nostri primi 5 minuti di incontro, da dieci anni a sta parte.....(5 puntini, per la cronaca non va bene nemmeno così!)
Lorenzo
Venerdì 3 ottobre 2008 ore 12,50:
Beh, ad essere onesta sono arrivata con un pò di ritardo, quindi non erano proprio le 12.20 (mica tutta colpa mia, i tram qui funzionano......ok lo ammetto, solo colpa mia, riesco sempre a far tardi pur preparandomi con grande anticipo). Mi telefona indicandomi con la sua solita precisione il luogo dell'incontro, io che vado di fretta perché già so di essere in ritardo, non ascolto, gli dico va bene, ci vediamo lì.
Ma lì dove?
Vabbè, poi se non lo trovo lo chiamo col cellulare.
Una corsa contro il tempo la mia, sono l'unica persona in tutta Italia che spera nei ritardi dei treni per arrivare puntuale. Ma non ho scampo: il tram si fa tutti i semafori e non salta nemmeno una fermata.
Arrivo in stazione e m'incammino, ovviamente dalla parte sbagliata (ma qual'era quella giusta?),
Chiamarlo subito no, ho una dignità da difendere, quindi inizio a guardarmi intorno. Il mio senso d'orientamento è zero, però non ricordo i binari vicini alle scale che portano al ristorante.
I binari ci sono, le scale no!
Non ho capito niente? Mi sono persa!
Lui mi toglie dall'impasse, chiamandomi al cellulare. L'onore è salvo!
Non solo è già da un pò ad aspettarmi alle scale, ma è anche passato al bancomat e ha comprato pure il regalo per un nostro amico.
- E non aggiungo altro!- mi dice. Non vuole farmi pesare il ritardo? Ho qualche dubbio a tal proposito.
- Dove sei? - La sua è una calma che non mi piace.
- Arrivo, ci sono quasi, però non ti vedo - cerco di aggiustare io che sinceramente non so proprio dove andarlo a cercare
- Sto aspettandoti proprio dove dovevamo incontrarci. - L'infame non mi vuole aiutare
- E sto esattamente dalla parte opposta dove stai di sicuro tu.- Ironizza
Parte opposta......è un indicazione, mi giro, lo vedo
- Ah ecco, ora ti vedo. Stai fermo lì e non ti muovere!
Si muove invece, mi ha vista e mi viene incontro. E' bellissimo sempre ritrovarsi.
Marilena
PS - Mi manda in paranoia perchè non tiene conto nè della punteggiatura nè degli spazi, inoltre rifiuta l'idea che i puntini sospensivi debbano essere, a mio parere, sempre sei!

2 commenti:

  1. Very nice blog, good idea
    Axel,Germany

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  2. Tank you very much. I'm very happy for your comment
    Bye
    Marilena

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