Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 27 maggio 2017

L'illusione di un cuore nella bambola di pezza


Da quando ho smesso di scrivere davvero?
Leggo i miei vecchi post e m'assale la nostalgia del periodo di quando fermamente credevo nelle doti della mia scrittura. Era questa la forza che ha tenuto in vita il mio blog (e forse dovrei dire anche me) in tutti questi anni. Non avrei mai dovuto varcare, però, la soglia del mio antro per avventurarmi ad esplorare i mondi limitrofi, limitandomi solo ad esplorare il mio.
...così mi sono persa.

Perché mi ostino ancora a scrivere?
Semplicemente perché se smettessi non avrei altro scopo nella vita
La mia scrittura è diventata nel tempo il mezzo della mia sopravvivenza emozionale, ha riempito gli spazi vuoti e illuminato gli angoli bui, ha sostituito corpi fisici che non c'erano e scaldato il mio freddo interiore, fin quando la certezza, la stupida e formidabile certezza  in questa mia capacità, è crollata, è rimasto solo un doloroso vuoto informe che non riesco a riempire con nulla.

Svanita l'illusione di sentire battere il cuore nella mia bambola di pezza.
..eppure continuo ad allattarla questa tremenda creatura, disidratata ed aliena, che succhia vorace dal mio seno ormai sterile, puerilmente anche lei illudendosi sulla mia fertilità.
Entrambe vittime della stessa allucinazione: la bambola di pezza non ha un cuore così come io non ho latte, anche se per un lunghissimo tempo abbiamo voluto credere reali le nostre percezioni distorte fagocitandoci a vicenda.

Ma non è stato difficile vivere in simbiosi finché la finzione ha retto, ma ora?
...ora che ne sarà di noi?
Dovrei trovare il coraggio di disfarmi di questa subdola creatura, murarla in una parete e dimenticarmi di lei e provare a vivere comunque, anche senza l'illusione di quel suo cuore.
Marilena

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