Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 14 marzo 2017

Sono la viaggiatrice solitaria di un parallelo a voi invisibile

Perché scrivo?
Perché non posso impedirmi di generare tonnellate di parole che non hanno voce alcuna, destinate a rimaner sospese per l'eternità come nubi in un cielo fittizio di cartapesta,e  a me solo visibili?

Perché scrivo?
Costringo la mia mente a faticosissimi tour de force per far sembrare reale ciò che non è, perché la realtà, quella vera, continuamente mi respinge, mi mette in un angolo, e così non posso fare altro, per non implodere, che immaginare e raccontare, e raccontarmi, in una realtà parallela dove io sono il cuore da cui genera il tutto.
Dove finalmente esisto.
...esattamente come capita ai prigionieri in isolamento che, per non impazzire, elaborano storie complesse, con nomi date luoghi, per sfuggire al silenzio e alla solitudine, e per non smarrire del tutto la logica del tempo, della ragione e della memoria.
Paradossalmente la fantasia consente di rimanere ancorati alla realtà.

Perché scrivo?
...pur essendo consapevole che tutto questo ammasso di parole, a cui io mi sforzo di dare una logica, (perché spesso i pensieri mi giungono alla mente informi, come feti prematuri a cui non è stato dato il tempo di svilupparsi completamente, e così spetta a me, e alla mia troppe volte maldestra capacità di riposizionare correttamente gli organi, e alla fine di ogni intervento sempre m'assale la stanchezza del chirurgo, che dopo aver inciso, mutilato e ricongiunto, aspira solo a sogni leggeri, incorporei)) non saranno raccolte da nessuno.
Nessuno alzerà lo sguardo verso quel mio fittizio cielo di cartapesta.
Sono la viaggiatrice solitaria di un parallelo a voi invisibile, per questo destinata a non lasciar traccia.
Marilena