Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 2 febbraio 2017

A passo di danza


Archiviato Gennaio, con una qualche difficoltà che s'è dimostrato un mese ostico, davvero difficile da gestire, e con la conseguenza derivante di una mia nuova, possibile, caduta depressiva.
Ho combattuto a lungo, e strenuamente, contro i miei demoni, cercando di non ricorrere ai farmaci e facendo appello alla mia residua capacità di resilienza per non arrendermi allo sconforto, alla tristezza, alla solitudine e alla stanchezza che, in dosi massicce, Gennaio mi ha generosamente elargito.

Tutte queste mattine mi sono svegliata col buio negli occhi e nel cuore, cercando un motivo qualsiasi per tirarmi fuori dal letto ed iniziare la giornata: difficile, difficile, difficile.
La vita è un grande, grottesco bluff, perché nonostante tutto l'impegno che ci ho messo per darle un senso, questo, ancora continua a sfuggirmi.

...ma ora finalmente è Febbraio, il mese nano dal sorriso di fanciullo, che fa dono a tutte le donne di mazzolini di violette, profumatissimi e così colmi di vita seppur ancora irrorati di neve, con i quali viene istintivo adornarsi il seno e i capelli, e poi affacciarsi al balcone per mostrare al mondo, attraverso gli occhi dei passanti ammirati, la propria vitale bellezza.

Una rinascita, quel cuore che ricomincia a battere in una bara di ghiaccio: l'eterna favola della principessa che, preda di una cupa malia, cade addormentata in attesa che il bacio di un principe la risvegli.
Una favola che anche le più ciniche, seppur senza ammetterlo, vorrebbero si realizzasse.

...e allora anch'io bandisco il disincanto, anzi convintamente lo abiuro come filosofia malevola, sciolgo i capelli e indosso un abito impalpabile, dai colori primaverili, e m'incammino, a passo di danza, verso questo nuovo giorno, cantando perfino, io che sono stonata e non azzecco una nota.
...ma è solo per farmi coraggio.
Marilena