Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

lunedì 2 gennaio 2017

Parola di scrittrice

La finestra spalancata sul giardino invernale dove, dai rami degli alberi, pendono decine di lampioncini accesi ad illuminare la notte e il sentierino che serpeggia oltre il basso cancello, con la legnaia aperta per dar rifugio ai piccoli animali vagabondi, e alle anime esuli, che sempre s'aggirano nella notte di San Silvestro in questi pressi.
Le lucine hanno anche la funzione d'illuminare la strada al vecchio anno affinché in sicurezza smobiliti, e favorire, più facilmente, il subentro del nuovo.
A mezzanotte, puntuali, tutti noi dell'Antro ben imbacuccati e altrettanto ben predisposti, usciamo nel giardino per assistere al suggestivo rituale del passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo anno, quando nel buio una visibilissima mini cometa si materializzerà nel cielo e si scinderà in due: la testa penta stellata punterà come un piccolo luminosissimo asteroide verso l'interno del recinto, e la coda, invece, s'involerà come l'ala solitaria di un angelo, verso l'esterno.
Subito dopo questa abbagliante partenogenesi, saremo avvolti da un chiarore accecante e, al suo dissolversi, per un brevissimo istante tutte le cose ci appariranno nella loro vera natura: ben definite, giustamente proporzionate, armoniose.
In quel fuggevole lasso potremo contemplare la visione, seppur in scala ridotta, del mondo così come era allo scoppio del "Big Bang": nitido, incontaminato, odoroso.

Un dono e una maledizione questo straordinario privilegio, solo a noi concesso di poter assistere e mantenere la memoria nella zona più profonda della nostra coscienza, senza poterlo condividere con nessun altro all'esterno del cancello, per scongiurare l'interesse morboso e famelico del circo dei media, marketing e business, e l'impatto mondiale con tutte le disastrose conseguenze che una simile ipotesi comporterebbe: l'Antro trasformato in un rutilante luna park e i suoi abitanti convertiti al ruolo di macchiette.
...e  le orde di visitatori, autorizzati dal prezzo del biglietto, a calpestare i nostri luoghi, le nostre stanze, la nostra dignità: la nostra storia.

Ma questo io non lo permetterò.
Parola di scrittrice.