Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 30 dicembre 2016

Un sogno preso in prestito

Il presagio del lieto fine è evidente fin dalle prime scene, ed è proprio questo che mi induce a seguire fino alla fine il film tv dalla trama prevedibile e dalle battute scontate.
In altri tempi avrei cambiato canale...in altri tempi avrei rifiutato la banalità del lieto fine, per di più ampiamente preannunciato, ma non questa volta, non questa sera, che il bisogno di calore e di certezze è così preponderante da necessitare di coglierlo da qualsiasi fonte possa provenire.

Rannicchiata sotto le coperte mi scaldo nella certezza di quel lieto fine predestinato ad avverarsi ad onta di tutte le vicissitudini messe in campo dal regista per mantenere alta la tensione e far dubitare, fino alla fine, lo spettatore.

Ma in realtà tutto l'intreccio della storia fin dall'inizio punta al disgelo, all'aggiustamento, anche se forzato, della trama, e non importa se le incongruenze risultano evidenti, stasera sono disposta ad ignorare tutte le piccole, innumerevoli, e poco innocenti malizie, attraverso cui si evolverà la promessa di una felicità eterna.


Perché talvolta mi capita, come in questa sera, di avere disperatamente bisogno di un sogno in cui credere, un lieto fine in cui sperare.
 ...e non importa se è solo un sogno preso in prestito.
Marilena