Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 23 agosto 2016

Sulla soglia di un luogo incantato

Stamani, finalmente, mi sono decisa a varcare di nuovo la porta dell'antro, disertato da ben quattro mesi.
In realtà non è stata un decisione impulsiva ma piuttosto un'imposizione a cui mi sono sottoposta facendo ricorso al mio senso del dovere che da qualche tempo non è più così rigido come lo era una volta, e così ecco spiegata la mia defezione da questo luogo che pur tanto amo, e dagli affetti che esso racchiude.
Sono scesa a piedi nudi, sul far dell'alba, esattamente come è sempre stata mia abitudine, per sorprendermi e, secondo il caso, deliziarmi o angustiarmi, delle situazioni che avrei trovato.
Ma confesso che ho sostato un bel po davanti l'uscio, incurante del vento fuori stagione, freddo ed irruento, che tentava di spazzar via, insieme alle foglie, anche la mia scarsa determinazione a questa incursione, sicché ho dovuto lottare con l'impulso di fare dietro front e tornarmene alle certezze assolute della mia casa, dove nulla  d'imprevedibile accade se non qualche piccolo guaio domestico causato dall'irrequietezza felina di Cagliostro.

L'antro è ancora immerso nel sonno o, cosa più probabile, nell'abbandono, dal momento che non ci sono tracce visibili di nessuno dei suoi abitanti.
Poi un fogliettino bianco, piegato con cura sul tavolo, attira la mia attenzione: poche brevi parole vergate con la grafia asciutta di Amaranta che m'informa della sua partenza, con Iggy al seguito, diretti a Fairbanks, in  Alaska, ospiti della famiglia Pedroni, i pronipoti di Felice Pedroni (conosciuto anche come Felix Pedro) cercatore d'oro italiano che nel 1902 scoprì un ricco filone aurifero in Alaska e con quello fondò la città di Fairbanks.
Come diavolo Amaranta abbia queste conoscenze per me rimane un mistero, ma a quanto scrive è stata invitata a Fairbanks per assistere ai festeggiamenti dei "Golden Days", in onore dell'illustre, quanto sfortunato, fondatore, e con l'occasione ammirare anche lo straordinario spettacolo, questa volta della natura, delle aurore boreali, originate da quelle tempeste magnetiche che proprio questo anno si preannunciano all'apice della loro attività.

Amaranta ed Iggy, tra i ghiacciai dell'Alaska.
BLOG, invece, vagabonda chissà dove, col suo scarso bagaglio e la sua inesauribile fame di conoscenza, perso in quel vasto mondo che scruta dietro le lenti di quei suoi occhialoni neri di giovane pioniere, anche lui alla ricerca del suo filone d'oro col quale salvare l'intero pianeta.

Nessuna traccia neppure di Kilroy, il freak graffiti writer, (ma delle sue improvvise sparizioni/apparizioni, ci ho fatto l'abitudine) e di Lizard Monna/Lisa, la lucertolina bionda, che presuppongo alla ricerca perenne di un angolo solitario, nudo ed assolato, dove poter continuare a sognare della sua precedente vita di sfinge.

Ma ora che ho varcato di nuovo la soglia di questo luogo incantato, so che qui ritornerò e con me porterò il mio piccolo Conte Cagliostro del Vlad, che credo sia tempo faccia la conoscenza con le meravigliose creature che questo spazio abitano.


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