Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 23 marzo 2016

Poteri

Dunque, il mio ritorno all'antro è stato caratterizzato da due novità significative: l'arrivo dell'Imperatrice Camilla e la partenza di BLOG.
...a distanza di poche ore l'una dall'altra.

Preannunciata dal profumo provocante dello Chanel n° 5, Camilla si è materializzata sulla soglia, impeccabile e al contempo seducente, in un castigatissimo tailleur color avorio (per ribadire la sua predilezione assoluta per le tinte chiare).
Si è incarnata sulla soglia, avvolta dalla luce ialina del giorno, solitaria e maestosa come una zarina in fuga da una rivoluzione, alla quale, spontaneamente, e senza bisogno che ne faccia richiesta, viene accordato il diritto d'asilo.
E' entrata e ha posato in terra la sua borsa da viaggio Louis Vuitton, mentre gettava intorno sguardi d'affetto, a confermare i suoi ricordi nell'immutabilità della scenografia e degli attori presenti sulla scena, impazienti di riprendere la recita, esattamente da dove era stata interrotta.
...e solo allora la bellissima donna si è accorta della presenza di Robinson, il topolino naufrago, new entry nel microcosmo dell'antro.
Camilla, allora, amichevole, ha aperto la sua grande mano per accoglierlo nella cavità del palmo, ma lui, invece, impaurito da quell'improvviso calar d'ombra sulla sua testa, è fuggito via.
...gesto che l'ha visibilmente rattristata, poiché a lei e alla sua grazia sublime, tutto volontariamente si offre o viene offerto.

- Devi dargli tempo, non ti conosce ancora -
Sono intervenuta per giustificare Robinson e rassicurare lei.
In realtà a spingermi ad infrangere il silenzio che ormai permane da lungo tempo tra me e l'Imperatrice,  un tempo mia amica e mia biografa, è stata la visione di una piccola, sottilissima ruga, delineata sull'epidermide levigata della sua fronte.
Una piccola, insidiosa ruga, che col tempo inasprirà a minacciare la sua meravigliosa bellezza.
Detesto che la vecchiaia contamini anche lei, così il mio auspicio è quello di una morte prematura nello splendore pieno della maturità.
Ho il potere di farlo.

BLOG, il mio figlio obeso e nichilista, è destinato, invece, a rimanere eternamente giovane, nonostante sia venuto al mondo già saggio e colmo d'esperienza: un piccolo Buddha che osserva il mondo dietro le lenti schermate dei suoi occhialoni neri, in attesa di decidere sulla sua salvezza o sulla sua dannazione.
BLOG, in questo universo parallelo, ne ha il potere.
...in quanto figlio della strega.
...in quanto mio figlio.

BLOG, nonostante il mio ritorno, o forse proprio a causa di esso, si accinge a partire per uno dei suoi  solitari e misteriosi viaggi, a cui nessuno di noi è dato conoscere la meta, ma che io immagino svolgersi come nella trama di un film d'avventura.
Il mio istinto materno vorrebbe trattenerlo, quello della strega, invece, lo immagina già fuori a misurarsi col lato oscuro del mondo, protetto solo dai suoi occhialoni neri e dalla preveggenza della sua saggezza.
Troppo poco a garantirne il ritorno.
Ma mi deve bastare, poiché se io ho potere illimitato sugli abitanti dell'antro lui ha lo stesso su di me.
Senza di me BLOG non sarebbe mai nato.
Senza queste sue escursioni, però, io non avrei materia di racconto.
Così dipendiamo strettamente l'uno dall'altra.

Nessun commento: