Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 20 dicembre 2015

Nuove trame



Nell'antro fervono i preparativi per il Natale, me lo raccontano i rumori, e le voci spesso concitate, che provengono dal basso. Non ho bisogno di scendere per vedere cosa sta accadendo poiché a memoria conosco i miei protagonisti e le loro performance rituali.
Perché è di riti che si parla, quegli stessi che vanno in scena ormai da anni e di cui nessuno di noi può farne a meno, pena la perdita della memoria.
E' da circa due mesi che non vi  faccio una capatina, da quell'otto di Novembre, giorno in cui è giunto  qui a Roma il piccolo Conte Cagliostro del Vlad, a stravolgere in positivo la mia vita.
E così, se nell'antro va in scena una commedia già collaudata, e che può quindi essere inscenata senza la mia regia, io mi ritrovo nel mio appartamento a doverne scrivere una inedita, dove è prevista la partecipazione, come protagonista principale, del piccolo felino che man mano che passa il tempo si disvela sempre più in tutta la sua regale grazia di sinuosa pantera in miniatura.
Ed ecco allora che da regista mi trasformo in spettatrice, attenta a non perdermi neppure un passaggio di questo suo meraviglioso, felino sbocciare, non solo nel fisico ( una struttura solida, compatta, ma al contempo agilissima e scattante, che la tensione dei muscoli si rivela nella posizione a lui più congeniale, quella del cacciatore nell'atto di avventarsi contro la preda), ma anche nell'evoluzione del comportamento e dell'apprendimento di codici comuni  e dell'etica della convivenza.
 Siamo troppi presi, in questo attuale momento, a stabilire intese e approfondire la reciproca conoscenza, che tutto il resto, quello già consolidato, può benissimo aspettare.

...eppoi le nuove trame hanno sempre bisogno di ritocchi e di perfezionamenti, soprattutto in corso d'opera, quando è più facile cogliere il dettaglio difettoso e correggerlo in tempo reale, cosicché l'accuratezza della tessitura non appaia deturpata da particolari impropri o inopportuni.

Nell'antro tornerò agli inizi di Gennaio, quando terminato il clangore delle feste, ed esauriti gli eccessi degli entusiasmi e dei nervosismi, che anche lì si consumano, tutto sarà ritornato alla solita innocua, coadiuvata follia.
Marilena

mercoledì 9 dicembre 2015

Divine condivisioni

Riprendo a raccontare sulle pagine del mio diario, a un mese esatto dal suo arrivo, della fantastica convivenza con il mio nuovo coinquilino, il Conte Cagliostro del Vlad, di cui mostro una foto.


Il Conte non è di quegli aristocratici con la puzza sotto il naso, niente affatto snob, da subito mi ha lasciato ampio spazio d'interazione in modo che io potessi, in maniera soft, capire quanta confidenza avrei potuto lecitamente prendermi senza incorrere in spiacevoli fraintendimenti.
Il mio temperamento, materno e al contempo passionale, fa si che le mie dimostrazioni d'affetto siano talvolta irruente, chiassose ed istintive, molto teatrali, e il piccolo Conte, seppur magnanimamente le sopporta, non sempre dà mostra di apprezzarle.
Allora faccio un passo indietro, chiedo scusa e mi dileguo, attendendo il momento in cui sarà lui a cercarmi per reclamare, con grazia regale, un bocconcino o una carezza.
Quando avanza con la coda dritta (spettacolare quella sua coda bicolore, che svetta nera nella parte superiore e grigia in quella inferiore, così come lo è nel sottopancia, della stessa soffice tonalità che alla luce acquista sfumature d'argento e metallo, che irradiano in un'aura avvolgente, così da farlo somigliare ad un fantastico cavaliere lunare), e il richiamo, dolce ed imperativo, del sovrano che è disponibile, solo in quel momento, ad accogliere le mie suppliche e concedersi alla mia ammirazione.

Solo i gatti, tra tutti gli esseri viventi, possiedono il misterioso segreto della seduzione innata, solo loro ne conoscono gli atavici codici, e così quando ti permettono un sia pur momentaneo approccio a quella loro sublime divinità, ti par di toccare il cielo con un dito, perché non c'è nulla di più spontaneo, incorrotto, prezioso e sincero, di quel momento condiviso.
Marilena