Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 29 maggio 2015

Strategie perdenti



Non mi rimane difficile stringer la mano ad un avversario, che come tale, e senza ricorrere ad inganni, si è palesato.
 Trovo repulsione nello stringere, invece, quella di un amico, o che tale ritenevo, che mi ha usata come paravento, facendo conto sulla mia spontaneità e gentilezza,per perseguire altri suoi scopi.

Non la considero una mia sconfitta.
Ma piuttosto la sua.
Chi è uso ricorrere a tali strategie ha nel petto un cuore pavido.

Per questo ripongo, senza troppi tentennamenti, la mia spada, consapevole che i duelli s'avvalgono di regole leali ed avversari onorevoli.
Virtù sconosciute al mio non troppo onorevole ex amico.
E quindi non vale la pena che io macchi del suo sangue la lama della mia spada, che di altro, più appassionato e virile, si è tinta.

La mia delusione è stata quella di non aver capito subito cosa si stava tramando: ho peccato d'affetto non di dabbenaggine.
Ma da questa storia meschina ne esco intatta e rafforzata.
Nessun contraccolpo alla mia autostima.

Quando capiterà d'incontrarci (e questo è inevitabile) non sarò certo io ad abbassare gli occhi o svicolare in un angolo.
Marilena

4 commenti:

  1. Mi dispiace, so che situazioni del genere provocano delusioni inattese.
    Ammirevole il tuo atteggiamento, poi ci dirai se lui/lei ha abbassato gli occhi.
    Io ne dubito.
    Un abbraccio.
    Cri

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    1. Hai ragione, Cristiana, sull'abbassare gli occhi, perchè chi usa le persone ha superato ogni etica e moralità, trasformandole in meri strumenti utili a perseguire il proprio scopo: la banalità del male.

      Un bacio, Cri
      Buona domenica :)

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  2. L'amicizia è arma a doppio taglio, che peraltro induce a frequentare perenni arrotini. Ma come tutto ciò che può far male (o ingrassa, per citare altri più importanti di me) spesso crea dipendenza!

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    1. Credo di potermi considerare una persona piuttosto accorta nel concedere la mia amicizia, tant'è che di amici ne ho, quelli storici e quelli nuovi, seppur li conto sulla punta delle dita (credimi che è vero). Stavolta ho valutato male, e lui è stato davvero abile per un pò nel suo inganno.
      Ma solo per un pò, che il mio sesto senso, sollecitato da un suo eccessivo, ed immotivato entusiasmo nei miei riguardi, mi ha posto sul chi va là.
      E così ho visto il tranello.
      Non ho riportato danni irreparabili: intatta la mia autostima, anzi, di più, rafforzata, anche se all'inizio il mio orgoglio ne ha risentito.

      Grazie, Giò :)

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