Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 26 aprile 2015

In perfetta armonia..

«Vivo interamente della mia immaginazione, dipendo interamente dai capricci del mio pensiero, che viene quando vuole, mentre cammino, mentre sto seduta, e queste cose si agitano nella mia mente e fanno un teatro continuo, che è la mia felicità».
Virginia Woolf


KILROY: IL MIO GIOIOSO PALADINO
E lo è anche la mia di felicità, l'immaginifico universo dell'antro, famiglia allargata e immune da parentele di sangue, che va lentamente, e felicemente, ricomponendosi.
Stamani, spalancando la porta, vi ho trovato impresso il disegno di un cuore, e Kilroy, il mio piccolo graffiti writer, addormentato sui gradini, tra le sue bombolette spry.
Kilroy ha da sempre un posto privilegiato nel mio cuore, perchè ha trovato il coraggio di ribellarsi al fanatico, distruttivo manipolo dei Freaks, non solo prendendone le distanze ma schierandosi apertamente al mio fianco, assolvendo alla funzione di gioioso paladino.
E' stata la sua contagiosa gioia di essere al mondo, nonostante quella tara ereditata, ad aver colorato i muri grigi della mia prima casa in Blogosphere, ad aver coperto di rosso, giallo, turchese e viola, la mia vacillante, anima buia.


WITCH
Così mi chiama Kilroy, con un sorriso largo e gli occhi color arcobaleno.
Witch: un tempo lo ero, quando la mia rabbia era all'ennesima potenza e scalciavo per uscir fuori da quel bozzolo che imprigionava la mia volontà e la mia anima.
E l'illusione che dopo tanto soffrire sarei rinata nuova, e il mondo ne avrebbe gioito.
Dimenticandomi che il mio mondo, in realtà, è composto da un numero limitato di occhi, per lo più distratti o solo assuefatti, e di memorie, che al pari della mia, aspirano all'assoluzione o all'oblio.
Così ho popolato le stanze vuote dell'antro, e della mia casa di Roma, della presenza metafisica di creature immaginarie ed estreme, che col tempo hanno acquisito sempre più spessore e anima, diventando parte viva del mio mondo.
Scindere e non confondere: questo mi resta facile ma, ammetto, che dietro a tutto questo progetto di scenografia e recita, c'è l'ambizione personale di raccontare una storia, la mia, dove la realtà si fa romanzo e la fantasia, invece, assume i contorni della realtà.
In perfetta armonia.

2 commenti:

  1. ma Kilroy assomiglia a Felicetto dei sofficini ?
    :))))

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  2. Odio Felicetto Findus.
    Noi tutti nell'antro lo odiamo.
    Kilroy lo odia più di tutti!
    ....e non gli somiglia affatto.
    Come ti è venuto in mente, endi, un pensiero così perverso?????????????
    Paragonare una mia creatura a Felicetto Findus!
    naaaaaaaaaaaa
    eheheheheheh
    Grazie del passaggio

    Un abbraccio :)
    Anche da parte di Kilroy, che ti ha già perdonato ;)

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