Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 12 aprile 2014

Interno giorno

I miei nuovi ritmi esistenziali mi allontanano sempre più dalla realtà dell'antro.
Ogni volta che tento di oltrepassarne la soglia, s'alza un vento forte e contrario che mi risucchia nel suo ingarbugliato vortice, per catapultarmi, senza troppi complimenti, sul pianeta Terra.
Solo il tempo di gettare, attraverso l'esterno dei vetri, una rapida occhiata, per  intravedere la sagoma scheletrica di Iggy appollaiato, come un pappagallo rissoso, sulla spalla di Amaranta, improvvisata governante di una dimora che, altrimenti, cadrebbe in balia dell'anarchia più assoluta.
Ora è lei che ha preso le redini del comando e, come si dice  in gergo, dirige la baracca.
Probabilmente pensa che io sia ancora in viaggio, seppur ben conosce la mia difficoltà ad avventurarmi da sola, fosse pure in una strada adiacente e mai percorsa.
Così, dai vetri capto la fugace visione della mia alter ego che s'aggira per le stanze dell'antro con un cigarillo tra le labbra e con Iggy abbarbicato alla sua spalla, esibito come un trofeo, e felice di esserlo.
L'amore ci rende arrendevoli e gentili.
La ferocia di Iggy, il minuscolo killer affetto da D.O.C, sedata dal profumo insidioso della treccia di Amaranta a cui, teneramente, rimane aggrappato con le tozze dita, a tracciare, nell'intrico dei capelli, caste carezze.

Non necessito di vedere per sapere, che ben conosco i protagonisti, così dal mio momentaneo esilio coatto, nitidamente immagino le successive sequenze: Amaranta spalanca le finestre, Iggy, traumatizzato dall'irrompere improvviso della luce, pur non cede la sua postazione, stoicamente resiste a quella tortura, abbagliato dal sacrificio dell'amore e dalla poesia della sua eterrnità.
Durerà poco questo idilio mattutino, come tutti gli altri di cui sono stata testimone oculare, che la mia alter ego, presa da altre impellenze, vorrà presto alleggerirsi di quel minuscolo fardello che pur le grava sulla spalla, nonostante gli sforzi di Iggy per rendersi incorporeo.
Dapprima ricorrerà all'arte della persuasione, che non sortirà alcun effetto, per diventare, poi,  irriducibilmente decisa.
Allora lui, preda della sindrome dell'abbandono, scalcerà e si ribellerà, ricorrendo in ultimo al fallimentare ricatto dell'autolesione.
Amaranta non se ne lascerà intimorire e, pragmaticamente, lo lascerà sfogare nel suo bugicattolo dove lui, di lì a poco, privo di energie, cadrà in un sonno ristoratore e consolatorio, in cui continuerà a sognare di lei.
Scene già viste.
Scene che vorrei continuare a vedere.

Amaranta spalanca le finestre e la luce inonda le stanze di flebile tepore primaverile.
Dal sottotetto dell'antro, una rondinella abusiva, spicca il volo verso un cielo da cartolina.
Lo stesso cielo di Roma, lontano migliaia di miliardi di parsec.

10 commenti:

  1. Gli anni luce son poca cosa per Amaranta

    RispondiElimina
  2. “Perché i poeti aprono sempre la loro finestra,
    anche se noi diciamo che è una finestra sbagliata”

    https://www.youtube.com/watch?v=My1nZCxFjP4
    Buon ascolto. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ......vorrei continuare a tenerla aperta questa finestra, Giò.
      Vorrei :)

      Grazie
      (quanti ricordi questa canzone: un salto nel tempo. Il testo è bellissimo)

      Elimina
  3. Finestre reali spalancate sulla Fantasia ....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ......una fantasia che mai vorrei diventasse artificio.
      Un bacio, Lucy
      Grazie
      (mi rifarò viva presto anche sul tuo blog :)

      Elimina
  4. chissà cosa scrive Amaranta sui vetri, quando si appannano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uno spazio segreto è sempre saggio mantenerlo: così lei risponderebbe.

      Grazie, endi
      A presto :)

      Elimina
  5. ...ciao Marilena, lascio qui due parole: Buona Pasqua; le ho scritte qui per non mancare di rispetto alla persona che io ritengo essere la più importante per ogni essere umano: la mamma, in questo caso la tua...un sincero abbraccio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Contraccambio di cuore, Sergio, augurandoti serenità e dolcezza.
      Grazie per la tua squisita sensibilità.
      A presto :)))

      Elimina