Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

lunedì 10 febbraio 2014

Testimonianze

Le testimonianze diventano capitoli di storia solo quando ormai gli eventi sono compiuti.
Quando uno spesso strato di polvere si è depositato sulle epigrafi dei protagonisti che l'hanno vissuta.
Quando la loro voce ormai s'è spenta.
Allora le testimonianze diventano ricordi preziosi, istantanee di cui tener conto, citazioni di cui elegantemente fregiarsi.
Ma per cambiare la storia, in tempo reale, sono soprattutto le testimonianze dei contemporanei, dei vivi, quelle a cui si dovrebbe dare ascolto.


10 commenti:

  1. È vero... la testimonianza dei vivi è la testimonianza di chi ancora può contribuire a scrivere – o riscrivere – la storia, ed ha anche un potenziale in più: contiene il ricordo dei morti!

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  2. Quelle dei contemporanei sono testimonianze troppo spesso inascoltate.

    Piove anche oggi, Giò
    Questa la mia testimonianza in tempo reale :)

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  3. La testimonianza non si può indagare come una scienza esatte e si tenderà a scegliere quella che più si avvicina alle nostre convinzioni. Non sarà mai scevra dell'influenza della nostra educazione e della nostra filosofia, con tutto ciò che ne consegue. Chi ha scelto i vangeli degli apostoli che tramandano la verginità della Madonna, piuttosto di quelli apocrifi che dicono che Gesù aveva fratelli e sorelle?
    A mio parere, anche la scelta di una testimonianza è molto soggettiva.
    Argomento assai stimolante!
    Ciao Amara'
    Cristiana

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    1. E hai ragione Cristiana, il tuo discorso non fa una grinza.
      E' sempre tutto soggettivo, quel che riguarda l'uomo,.
      Ma faccio un esempio, per spiegare bene il senso del post: i campi di concentramento sono entrati nella storia, e di diritto, col loro carico di orrori e di nefandezze.
      Le voci dei morti parlano alle coscienze dei vivi, o almeno di quelli disposti ad ascoltarle per non dimenticare, ma i campi di concentramento ci sono anche oggi, disseminati in vari luoghi del pianeta, eppure quelle voci, che fanno parte del nostro presente, non le sentiamo.
      Bisogna avere dunque un destino definitivamente compiuto, un destino sul quale sarà poi impossibile metter mano, per esser ascoltati?
      Ma sarà troppo tardi per riscrivere il capitolo.

      Un bacio, Cristià :)))

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  4. Testimonianza, abito su misura che non urla

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  5. Soprattutto se Post Mortem.

    Andres :))))

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  6. Ma mancando il distacco del tempo non sono colte nella loro pienezza ..... baci miao

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    1. Però, magari, se quelle voci si ascoltano in tempo reale, si potrebbe porre rimedio alle situazioni del presente.

      E' in quest'ottica che io lo intendo ma, ovviamente, mi rendo anche conto che, in tempo reale gli eventi non possono apparire nella loro dimensione più vera.

      Un bacio, Lucetta :)

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  7. a trovarlo un testimone vivente, di quelli veri ...

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