Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 19 febbraio 2014

Notte ermetica

La porta si richiude alle mie spalle.
Lasciandomi sull'uscio buio della notte.
Notte nera. Compatta.
Notte da naufragio.
In una terra priva di contorni.
E senza sciabordio di onde.
E così mi sento squilibrata. E transitoria.
Come Morgana, che privata dei suoi poteri, immemore vaga nelle terre di Avalon.
Con passi accorti m'incammino.
Perchè il terreno è ostile.
Ed i miei piedi intuiscono nodi di radici.
E trappole di terra.
E mi spaventa l'ipotesi di un dirupo nascosto.
O di un sentiero che confini col nulla.
Nessun luccichio di stella all'interno di questo buio insondabile.
Notte ermetica.
In cui trascino la pesantezza della mia anima.
E quella della mia treccia.
Perchè anche i capelli possono essere zavorra durante il tragitto.
Seppur non spiri alito di vento.
E la mia treccia ballonzola docile, come coda di cane.
Senza gioia. Nè tristezza.
Rassegnata al pettine, che l'ha prima dipanata.
E alle dita, che l'hanno poi serrata.
Sciolti, i miei capelli, avrebbero assecondato i respiri dell'aria.
Sottili, come di quelli di una bimba.
O di una donna che si avvia ad invecchiare.
Perchè gli anni passano.
Come le lune nel cielo.
Con le albe sempre più brevi.
Ed i tramonti sempre più lunghi.
Con le ore della veglia che si mangiano quelle del sonno.
Sonno che non ristora.
Ma piuttosto è un cedere alla quiete del buio.
Alla notte ermetica che così tanto somiglia alla morte.
Ma che ha ancora traccia di respiro.
Quindi è ancora vita.
O forse solo entratura di coma.
O chissà quale imbroglio.
Quale magia.
Che mi fa sembrare viva.
E se è questo, oppur altro ancora, allora è giusto che io tenti questo cammino.
Ma con prudenza.
Attenta a non cadere nelle trappole predatorie della notte ermetica.

11 commenti:

  1. Già pubblicato il 09/12/2009 con l'etichetta FRONTIERE

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  2. La notte divora carne e pensieri. Orologio pianta scadenze nel cervello della ragione. Rapida successione d'immagini. In piazza De Ferrari... Ed io? Io soffro...
    Bacio
    TVB

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    1. Ognuno di noi ha la sua notte ermetica, Claudia.
      Ognuno con i propri fantasmi e con le sue stelle buie.
      Possiamo raccontare della notte ermetica, e questo è già un arrestarsi sulla soglia del buio totale, un prender respiro, un darsi ancora del tempo.
      In attesa dell'alba.
      Bacio
      TVB anch'io

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  3. A un al di là del monte, d'una lena
    Cara amica
    Al buscar metamorfosi, altre luci
    Un'altra lingua

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    1. Altre emozioni, Andres.
      Anche solo un pochino più materiali :)
      Grazie di questa condivisione :)

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  4. il sonno che non ristora, ne il fisico ne l'anima e ci si sente intrappolati in un'altra dimensione fatta di angoscia e priva di luce.
    è questo che mi atterrisce, si rimane incastrati in che cosa? non lo so.

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    1. E' la depressione, endi, non solo la mancanza di sonno, quello è solo un sintomo che si è ormai radicalizzato.
      Così si rimane incastrati in noi stessi, endi.
      E' un esser sepolti vivi: diventare invisibili a noi stessi prima ancora che agli altri.
      E' una dissolvenza.
      Io l'ho già vissuta.
      Conosco i sintomi.
      Ne ho un fottuto terrore.
      ......e a Roma, oggi piove pure.
      Un pò di sole avrebbe aiutato :)

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  5. Però la notte amplifica le percezioni. Una matita che cade in terra di giorno, la percepisci solo se casualmente ti imbatti nella sua traiettoria; di notte ti regala il rombo d'un tuono. E tutto il resto, nella notte, non fa sconti alle percezioni. Chissà se attraversare la notte sia così male, o non sia invece un male necessario in un momento dato delle nostre vite, per acuire i sensi, o produrre la scoperta di ciò che la luce del giorno illuminandone troppo i conorni, aveva reso invisibile :-)

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    1. E' meravigliosa, Giò, la notte che tu racconti: vivida e vitale, i sensi allertati a captare sensazioni ed emozioni che nel buio esplodono, incontaminati ed inediti.
      Un buio sorprendente e non drammatico.
      Un buio in cui smarrirsi è affascinante e stimolante.
      Un buio che non t'ingloba a semplice ombra.
      Ma la mia notte, Giò, è colma di solo buio e stremante, dove faccio fatica persino a compitare pensieri logici, che il caos interiore m'afferra e mi dilania e, al mattino, balbetto pensieri inconcludenti, non riesco a concentrarmi (per questo ho difficoltà a scrivere) smarrisco il senso dei pensieri, così m'arrabbio con me stessa, con la mia inconsistenza esistenziale e le speranze dementi con cui incorono le mie giornate, per dare loroun senso e convincermi che questa sia la vita e non una dannata beffa.

      Tutte le mattine scrivo un copione nuovo, che invece è già vecchio, ma che scentemente mi propongo come inedito, mi ritaglio un ruolo e provo ad essere in quello.
      Faccio meno fatica a credere di essere un'altra anzichè essere io.
      E poi di nuovo verrà il buio e tutto ricomincia.

      Grazie, Giò
      A presto :))))


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  6. Non è magia stavolta quella che ti fa sembrare viva, ma l'intraprendere un cammino è già vivere.
    Baci mia Escura nella notte .

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    1. Sono così stanca, Lucy, d'intraprendere cammini, dove è solo la stanchezza a farmi sentire ancora viva.
      Ma m'ostino a non mollare......
      Grazie Lucy
      Un bacio immenso :)

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