Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 14 gennaio 2014

Il bacio del vampiro


Non puoi ancora andartene, Mari, devi terminare la storia di Rebecca.

La voce dell'Imperartice Camilla  mi giunge, attraverso il cellulare, da una distanza ignota, e non c'è verso di sapere da dove chiama, che ancor oggi ce l'ha con me per quella storia di Mr Nativity, per questo specifica con puntiglio che non mi sta parlando in qualità di agente letterario, ormai ex, ma piuttosto, e nonostante tutto quello che tra noi è accaduto, come amica.
Amica/martire, sottolinea.
Questa definizione mi strappa un sorriso che lei deve aver intuito, così la immagino irrigidirsi e porsi sulla difensiva per non concedermi niente di più di quello che ha stabilito potesse darmi, che è già questa una lodevole e generosa concessione, ennesima prova del suo affetto indomito, dal momento che io sono, nella sua cerchia, quella per la quale s'è sempre spesa in prima persona e spesso rimettendoci.
Amica/martire, appunto.

Io - Rebecca...ma a chi vuoi che importi? Rincollo i capitoli in bozze e di lei non rimarrà più alcuna traccia: il delitto perfetto -
Imperatrice  - Lei è qui, con me -
Io - E' con te? Dove? -
Imperatrice - Non dovresti chiedermi dove, ma perchè -
Io - Perchè è con te? -
Imperatrice - Di te non si fida più. E con ragione. Le hai fatto delle promesse e dato una speranza, proponendoti madre putativa avresti dovuto proteggerla anziche servirtene -
Io - Servirmene? Ma cosa stai dicendo? -
Imperatrice - Te ne sei servita per esistere attraverso di lei, sfruttando le sue intatte energie per emergere dall'acquiescenza esistenziale, quel coma srategico in cui normalmente versi, e resuscitare te stessa. Il vero scopo della tua scrittura, Mari, non è quello di dar vita ai personaggi, ma di ricavare dalla loro spunti vitali per la tua. Sei un vampiro che vive del sangue delle proprie vittime. Deve esser questa la tua idea di immortalità! -

Camilla riesce a dire cose tremende senza mai alterare il tono della voce e senza alcun riguardo verso l'interlocutore, ma lo fa con garbo pacato, senza intento d'offesa o di umiliazione, perchè le sue parole, per quanto dure e devastanti possono essere, non sono mai dettate da sentimenti ambigui o avversi, ma piuttosto da ciò che per lei costituisce la verità.
Ti squarcia i polmoni col suo pugnaletto, non per farti morire ma per farti meglio respirare.

Io - Dunque, sarei una specie di parassita! -
Imperatrice - No, poiché tu non miri ad alterare la biologia dei tuoi disgraziati ospiti, né tanto meno ad ucciderli, anzi ti dai da fare per mantenerli in vita perché sei di certo consapevole di aver bisogno di loro. Aspiri all'immortalità personale ma anche a quella delle tue creature, così ti rinvigorisci con il loro sangue, e le loro energie, per poter continuare a vivere (o almeno apparentemente farlo) e preservare loro stessi dalla morte, concedendogli, col tuo bacio, l'immortalità. Ma in realtà sono "non morti" che è assai diverso dall'esser vivi. Uno di quei paradossi, Mari, che così tanto ti piacciono -
Io - Va bene, ora che ti sei sfogata puoi dirmi dove siete? -
Imperatrice -  A tempo debito lo saprai. Nel frattempo t'nvito a riflettere -

6 commenti:

  1. tutto a tempo debito, questo è un tempo pazzo.
    ci vorrebbe un fischietto per addomesticare le nuvole e far piovere solo di notte.
    e chissà se Rebecca si sente sola. :)

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    1. Credo che Rebecca si senta davvero sola, preda della solitudine del'abbandono: la solitudine più infima.
      ......ed io sono ancor più sola di lei, perchè, pur possedendo la consapevolezza della sua esistenza non ho più la forza per andarla avanti, così, senza più parlarne, sbrigativamente mi sbarezzerei di lei.

      La morte la colse nel fiore degli anni: non voglio essere io a porre quella lapide sulla sua tomba d'adolescente.

      Se dò una possibilità a lei, probabilmente la dò anche a me........
      Chissà se questo è il modo per addomesticare le nuvole e far piovere solo di notte :))))

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  2. vedi Marilena neppure le tue alter ego e le tue protagoniste vogliono lasciare blogsfera, devi finire Rebecca, raccontare delle altre, narrare dei tuoi diari, questionare con l'Imperatrice non non si può abbandonare l'antro impunemente ...... e poi vampiri, freaks, uomini persi e stregatte randagie dove possono approdare ?

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    1. Se raccontassi che la mia alter ego, e tutta la banda dell'antro, personaggi di carta inclusi, vogliono che io rimanga in Blogosphere perchè consapevoli che la mia defezione comporterebbe la loro morte, non sarebbe vero, perchè è esattamente il contrario: sono io a temere di non esistere senza di loro.

      ......e pr le stregatte randagie c'è sempre un rifugio qui a Roma :)))

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    2. meno male miao ..... fffffrrrrrrrrrr

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