Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

lunedì 2 settembre 2013

Ritorno a casa

Leggera è la strada che ci riporta verso casa, sia essa appena dietro la steccato o ancora indistinta, oltre il confine, e già ci avvolge un caldo odore di minestra e l'onesto profumo del vino scuro.
Il divano sdrucito con sopra un libro dimenticato e, in un angolo, la bambola con gli occhi dipinti e una treccia sciolta, e le tende spalancate su altri interni, in una sequenza infinita di strade/pavimento luccicanti sotto la luce rassicurante degli aba tjour.

Io, sempre, ritornavo a casa perché non avevo un altro posto dove andare.
Oggi vorrei ritornarci, per poter dire ai fantasmi che ancora l'abitano, che nella mia anima ho costruito una casa vera dove c'è una stanza anche per loro.



6 commenti:

  1. Un te spietatamente più vero di te, la tua casa

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    1. Assolutamente vero, Andres, la mia casa mi rispecchia.
      Perfino nelle piccole crepe dei mobili: Invecchia con me :))))))))))))

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  2. Stregatta randagia anche tu ? Molto bello questo pezzo lo sento mio. Baci fantasmatici

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    1. No, Lucy, io sono davvero il contrario di un randagio, sono persa senza le mie sicurezze, tetto e mattoni, porte e finestre e serrature. E dormire sotto le stelle lo troverei scomodo, anzichè romantico.

      Ma proprio perchè sono così maledettamente stabile, subisco la fascinazione dei randagi, degli zingari, dei fuggitivi: una compensazione.

      Baci a te, che randagia lo sei, nel senso di libera :)

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  3. Anche On the street i Jack Kerouak con addosso non case simili a quelle — tutte uguali — che si chiamano case

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    1. Dall'armadio della mia camera da letto, scendo una scala a chiocciola molto stretta, diversi metri sotto il pavimento, in aperto contrasto con lo spazio e il tempo e le geometrie architettoniche, una costruzione impossibile, un progetto di Escher, e lì c'è il mio antro, la mia vera casa, simile a nessun'altra, Andres, abitata da pappagalli bestemmiatori e fantasmi crudeli, un killer derelitto e la mia bellissima alter ego (che ahimè non sono io, e neppure un pò mi somiglia)e......
      Se t'affacci alla finestra fuori non c'è un paesaggio, ma solo un'idea di paesaggio, variabile alla vista e all'umore e al colore degli occhi di chi guarda, e se......

      Kerouac era sulla strada alla ricerca della purezza dell'uomo, io, invece, aspiro alla perdizione.
      Per giunta con molti rimpianti......

      On the road: va a finire che me lo rileggo :))))

      Grazie, Andres :)


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