Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 17 agosto 2013

Minotauro


Che se avessi saputo che nel mio ventre albergava una belva anziché un uomo lo avrei seppellito vivo nel profondo dei visceri, negandogli da subito la vita.
Che niente giustifica la furia e l'oltraggio, la violenza cattiva su un'altra creatura.
E poco più che creatura era, coi fianchi stretti di bambina e due mammelline inconsistenti, e la sottanina spalancata su quello squarcio vivo, sanguinante tra le gambe.
E mentre lei urlava, invocando la madre terrena e quella celeste, lui la inchiodava a terra.
E ancora non si dava pace la piccina.
Crocefissa al suolo pregava, supplicava, piangeva.
Sta zitta o t'ammazzo.
E lei provava a non chiedere più niente, ma il male era tanto.
E la paura ancora più grande.
Una farfalla infilzata al suolo.
E lui continuava a minacciare zitta o t'ammazzo, dilaniandola col suo grosso pene sporco di terra e di sangue.
 Zitta o t'ammazzo.
E non vedeva quanto inutili erano le sue minacce perché lei stava già morendo.
L'anima non l'aveva più. Portata via dal vento freddo e nero.
E la voce per piangere e per chiamare, risucchiata nella gola, scivolata via col sangue tra le gambe.
Una cosina minuta, sotto l'uomo ebbro di sperma.
Un minotauro impazzito. Che non mi viene da definire in altro modo.
Mai vista tanta malvagità.
Che se avessi saputo, quando l'ho partorito, che nel mio ventre albergava una belva lo avrei seppellito vivo nel profondo dei visceri, negandogli da subito la luce.
Quel pugno di carne che avevo custodito nel grembo per nove mesi, e poi nutrito di latte e d'amore.
E cullato coi racconti di angeli e di fate.
Quel cucciolo caldo che pensavo sarebbe nato uomo e non belva.
Uomo e non Minotauro.
Avrei dovuto negargli l'aria prima che risucchiasse l'anima di questa piccina.
Ma non potevo sapere.
Non potevo.
Perdonatemi, per avergli dato quel giorno la vita.

18 commenti:

  1. e purtroppo è lo stesso dolore, lo stesso ribrezzo, la stessa rabbia che continua ad urlare in questa terra maledetta dagli uomini.

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  2. Una storia simile a migliaia di altre storie, ma nel contesto da me proposto, raccontata dalla madre dello stupratore.
    Grazie, Lucy, e buona domenica :)

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    1. Si un puto di vista diverso, chi ha generato per amore, ed invece comprende di aver partorito il male. Un ulteriore violenza al mondo femminile.

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    2. E' vero, Lucy, una violenza aggiuntiva e, una sconfitta.
      Spesso le madri difendono i figli in nome di un amore, cieco e distorto, che negando l'evidenza del male, arriva perfino a giustificarlo o ad assolverlo.
      Questa, secondo me, è la violenza più grande!

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  3. Uomini o donne, c'è un'ampia scelta per la violenza

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    1. Hai ragione, Andres, la violenza non fa distinzioni di sesso, ma la cronaca ci racconta che le donne sono da sempre le vittime principali e le cifre, soprattutto riguardo gli stupri, sono sempre approssimative e sempre in difetto, perchè gli stupri che avvengono all'interno delle famiglie non sempre sono denunciati.

      Oggi, finalmente, la società s'interroga e cerca soluzioni......

      Io credo nell'educazione.
      Io credo nell'esempio.
      Io sono convinta che dovremmo essere noi donne, per prime, nella veste di madri, sorelle o amiche, ad insegnare ai nostri uomini il rispetto e l'accettazione verso l'altro sesso e, alle nostre figlie, i diritti acquisiti dall'emancipazione.

      Ma, a tutt'oggi, non la vedo facile, soprattutto quando ci sono i clan famigliari a far da barriera protettiva e difendere gli stupratori.
      O a costringere le donne al silenzio.

      Grazie, Andres, e buona domenica :)

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  4. Credimi, s'inculano altrettanti ragazzini

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    1. E' assolutamente vero, il discorso sulla violenza fisica è a 360° e coinvolge entrambi i sessi, quando la natura bestiale dell'uomo si rivela in tutta la sua primitiva, irrazionale, crudele bassezza.

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  5. La violenza comincia con certe "innocenti" barzellette...
    Che nella loro stupidità covano il germe dell'offesa, poi della presa in giro quindi del ricatto e spesso, dello stupro... crimine che trovo forse più grave dello stesso omicidio.
    La mentalità... se non cambiamo quella, ci saranno sempre degli stupratori.
    Ovviamente, per loro devono esserci le sbarre. Senza sconti e senza alibi di sorta. Purtroppo, il machismo italiano e latino in genere, è duro a morire.
    Ma non dobbiamo disperare.
    Comunque, il racconto è davvero ben scritto: ha ritmo ed una nuda essenzialità che è però molto ricca. Complimenti, davvero!
    Ciao.

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    1. Come tu giustamente asserisci, Riccardo, la violenza, spesso, inizia in modo apparentemente innocente, con certe barzellette che d'innocente non hanno nulla ma, anzi, sono tese a denigrare e ad irridere, a tradurre il crimine in gioco, con l'avvallo, e la complicità, di chi divertito sta ad ascoltare, e poi a guardare.

      Lo stupro colpise duro perchè è l'atto materiale, quando il rito s'è consumato nella sua visiva brutalità.
      ma colpire, e questo lo abbiamo capito ormai da secoli, non equivale a sensibilizzare perchè pur c'è sempre qualcuno pronto a giustificare i violentatori, a dar colpa alla vittima, tirando in ballo le provocazioni dell'abbigliamento o della posa e la conclusione di quell'intramontabile "se l'è proprio cercata!"

      Insomma una mini gonna o un jeans aderente (pardon, coi jeans troppo stretti non può esserci stupro, ha delberato una sentenza, poichè la difficoltà a tirarli via lascia presagire un consenso)una posa disinibita, un sorriso male inteso, due gambe accavallate, un decoltè troppo esposto, tutto può essere inteso a giustificare "la follia animale"
      (mai sentito però di un animale che abbia mai stuprato)quindi solo, ed esclusivamente, "follia umana".

      Hai ragione, Riccardo, dobbiamo cambiare la mentalità, ma a me pare che ci troviamo, invece, di fronte ad un regresso morale ed un imbarbarimento intellettuale, e di cui in parte siamo responsabili anche noi donne.

      Grazie, Riccardo, per questo commento, che il tema è vasto e molto ci sarebbe da parlare e scrivere e, ancor di più, esplicare come impegno sociale.

      Grazie ancora
      A presto :)
      Marilena

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  6. Troppo spesso molti uomini sono peggiori del Minotauro, e del resto la belva era al servizio di uno di loro. Diceva uno assai più importante di me: “rassomiglia al mago che non riesce più a controllare le potenze degli inferi da lui stesso evocate”. L'uomo è Stranamore! È sempre bello leggerti Marilena.

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    1. Nessun'altro, meglio di questa figura mitologica, secondo me, può incarnare la brutalità bestiale dello stupratore.

      La violenza fisica non uccide solo il corpo ma anche l'anima: ti annulla come essere umano, ti riduce ad un oggetto, inutile e sporco, e colpevole.

      Colpevole: è qusta l'aberrazione più grande, che la vittima, molto spesso, si sente colpevole di aver indotto, anche se inconsapevolmente, alla violenza.
      E' questa la giustificazione principale di cui si fanno scudo i violentatori, e quella parte connivente di società, che è altrettanto violenta e bestiale.

      Abbiamo addirittura assistito al tentativo di rivisitazione di uno stupro in chiave glamour, quella attuata degli stilisti Dolce e Gabbana......

      Lo stupro non ha niente di glamour nè di filmico, lo stupro è un crimine, ed uno dei più abbietti, è violenza allo stato puro e non ci sono giustificazioni di sorta atti a diminuirne la portata anche se, invece, come ho scritto prima, di attenuanti se ne danno sempre troppe.

      I Minotauri che girano tra di noi, Giò, sono peggiori del povero uomo/toro, scherzo di natura, nato come vuole l'epica, dalla vendetta di un dio e concepito nel ventre di una donna.

      Siamo noi donne a partorire i Minotauri, li nutriamo col nostro latte, gli insegniamo a camminare, gli diamo il nostro amore, talvolta fino a giustificarli negli eccessi, mistificando la violenza con un surpluss di ormoni.
      Come se l'addebitamento al surpluss di ormoni rendesse meno grave il crimine!

      Bella la citazione dal dottor Stranamore, rende visivo il concetto.
      Grazie Giò per il tuo commento.
      A presto :)


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  7. L'associazione che tu hai fatto è, incredibilmente, la stessa che fece King in un suo libro...
    Straordinaria!
    TVB

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    1. Ehilà Claudiotta, quale è il libro di King, mi hai incuriosita.
      Un bacio :)

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  8. 'Rose Madder'
    Un bacio anche a te :)))

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