Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 28 agosto 2013

Configurazione di un continente


Così mi sono assunta l'incarico della configurazione, orizzontale e verticale, di Blogosphere e, per assolvere con più precisione a questo compito, ho fatto ricorso, sia pur con qualche azzardo, alle componenti della fisica per delineare con maggiori e più precisi dettagli, i miei esiti.
Ed eccomi dottamente a dissertare di atto di moto, sistema di riferimento, posizione d'equilibrio, distribuzione elettronica (in attinenza ai magnetismi) e raffigurazione di campo. Il tutto trascritto in bella grafia sul mio diario di bordo, che ha sempre meno pagine dal momento che la mia ossessione per la perfezione mi vieta cancellature e fuoriuscita dai margini, per cui ad ogni errore strappo il foglio e riscrivo da capo.
Cosicchè questo mio brogliaccio è simile, in tutto e per tutto, alla tela di Penelope, a quella faticosa e leggendaria intraprendenza notturna, che lei puntualmente disfaceva all'alba per prolungare i tempi dell'attesa, e concedere ad Ulisse una possibilità ulteriore di giungere in tempo per il lieto fine.
Ma le similitudini si limitano a questa strategia di femmine perchè io, invece, dopo aver smesso di consumare le mie notti nell'attesa di un sogno premonitore, e trascorrere i giorni a scrutare, dietro una porta o una finestra, le tracce di un auspicio favorevole, coscientemente in questo viaggio esplorativo ho indossato i panni di Ulisse.

Una zattera bianca e la mia gonna rossa, tramutata in vela, che svetta come un vessillo corsaro, gonfia di vento e di pioggia e di sole, splendente come un astro novello ed immaturo, che i secoli su Blogosphere sono ancora a venire, e così le giornate sono imprecise, con ritmi  incoerenti a determinare gli intervalli del giorno e della notte, alla stessa stregua delle maree, imprevedibili  nell'indecifrabile alternarsi delle correnti direzionali,  estemporanee ai corrispondenti cicli dell'atmosfera.

Un mondo in fermento, dove nulla è definito e niente è stabile.
Una enorme massa di creta da plasmare con le dita forti di un titano e le carezze di una dea.
La vitalità di Blogosphere è nel suo dinamismo convulso, affannato perfino, in quel suo battito cardiaco accelerato che rimbomba interno ai vulcani e dirompe sotto la crosta terrestre e quella marina, insinuandosi tra le grige rocce ignee e i rossi banchi di corallo, per esplodere poi, in superficie, in roboanti geyser.

I confini tra il mare e la terra, in Blogosphere, non sono ancora delineati, e così è tutto sfumato e promiscuo, fertile e concupiscente. Una soffice natura, dolcemente lasciva, mollemente fluida, ancora invertebrata, che riluce con trasparenze di medusa e riflessi di acquamarina. Ad una occhiata più attenta, però, s'evidenziano, inglobate nel cristallino, minute inclusioni, le impronte cromosomiche di un destino programmato ad evolvere, nel travaglio delle ere a venire, in artigli e becchi e zanne.

9 commenti:

  1. L'inutile cercarsi un plusvalore che si sa digià

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  2. Vero, Andres, i cicli si ripetono.
    E la storia pure.
    Siamo condannati, dunque, ad un eterno rewind :)



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  3. Mi piace questa versione fantastica della blogsfera, ne coglie il divenire, l'intersicarsi di persone e fatti, di idee e deliri. Fertile hai scritto, si un mondo in fermento in cui c'è movimento, e il movimento è vita. Un bacio afono mia Escura

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    1. Ho ancora, dopo cinque anni di blog, una idea romantica di Blogosphere.
      Stare qui mi è servito tantissimo, devo molto a Blogosphere.
      Credo che non smetterò mai d'amarla, questa terra virtuale, anche il giorno in cui andrò via.

      Afono? Come mai?
      Vedi che significa tornare dalle ferie?????
      Ti avevo scritto una minuscola mail ma non so se ti è arrivata.
      E' partita strana!
      TVB

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    2. ormai sai perchè afona e he a mail arrivata un miao ancora roco

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    3. Si, ho letto la tua risposta :)
      Ma che fine fanno le tue consonanti iniziali?
      Afone anche loro?
      Ho letto il tuo commento sul blog di Giardi e ho trovato un "agica", sono andata a cercare su Wikipedia il significato e ho trovato questo:
      Associazione Ginecologia e Chirurgia Avanzata del Prof. Vincenzo Coscia.

      Poi ho capito che era "magica": t'eri persa la M.

      Strabaci

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  4. Ma Ulisse è Penelope, almeno quanto Penelope è Ulisse, entrambi con la propria tela, entrambi con le proprie traiettorie imperscrutabili. :-)

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    1. Hai detto bene, Giò, imperscrutabili.
      E le traiettorie di Ulisse lo sono, di sicuro, di più :)))))))))))
      Diciamocelo, in quanto a traiettorie era un genio: è partito da Itaca e poi......di lui si sono perse le tracce.

      Penelope ha filato una meravigliosa coperta pensando di usarla come un antesignano tepee indiano, una capannina solo per loro due. Di buon grado Ulisse ha accettato la coabitazione (Penelope era una gran bella donna, a quanto si dice)si è divertito, ci ha fatto un figlio, e si è accorto che la routine lo annoiava e che fuori dal tepee c'era tutto un mondo, donne ed avventure, gloria e ricchezza, e poche responsabilità dirette. Un mattino che Penelope è andata a fare la spesa ( o dal parrucchiere) lui ha smontato il tepee e se l'è gettato sulle spalle a mò di poncho, s'è acceso un cigarillo, ha riempito l'otre e la bisaccia e s'è imbarcato. Ma siccome era un gentiluomo (gli eroi lo sono sulla fiducia :) non se l'è squalgliata senza dir nulla, ma le ha lasciato un appunto:
      Vado a salvare il mondo e non so quando torno. Ti amo

      Poi, il resto della storia, la sappiamo :))))))
      Credo che le cose siano andate presso a poco così. Omero, però, lo ammetto è stato bravo a far sembrare tutto giusto.
      Ovviamente dalla parte di Ulisse!
      L'odissea,quella vera, dal mio punto di vista, se l'è vissuta lei!

      Ovviamente scherzo e concordo col tuo commento.
      Grazie Giò
      A presto

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