Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 23 luglio 2013

Fenomenologia



La fenomenologia a cui faccio riferimento non ha niente a che vedere con la filosofia espressa da Edmund Husserl, ma molto più banalmente si limita all'osservazione e allo studio di soggetti annotati, da me, come fenomeni. Sto parlando di Iggy, il killer affetto da D.O.C. e di Kilroy, il "graffiti writer" della vasta brigata dei Freaks che gravita nei dintorni dell'antro. Kilroy, a differenza degli altri Freaks, non ama troppo mimetizzarsi o cambiare fisionomia, ha la mania dei graffiti anche se tutta la sua arte è limitata unicamente alla scritta ripetitiva della sua tag: KLR 666. Con questa ha coperto ogni minima superficie scrivibile, non disdegnando neppure i tronchi degli alberi o le grosse pietre che sbucano dai terreni incolti qui da presso. L'esterno del mio antro, una volta inviolabile perchè talmente ben mimetizzato da risultare invisibile, ora spicca fulgido come un manifesto pubblicitario, con l'egocentrico KLR 666 impresso a caratteri cubitali. Kilroy fa pubblicità a se stesso, solo che la fa in un luogo depresso e arido, niente affatto frequentato, un ambiente indubbiamente inusuale per un writer.
E questa la dice lunga sullo stato mentale dei Freaks.
Ma a me Kilroy è simpatico (usa molto il  colore viola), e quindi l'ho lasciato fare fino a quando......
Fino a quando non ci sono stati più muri liberi per la sua tag e, di conseguenza, ha iniziato ad imbrattare anche le pareti interne dell'antro.
Fino a quando la sua audacia (o incoscienza) si è spinta fin dentro il perimetro del territorio di Iggy, violandolo e scatenando così la sua furia.
Iggy è un maniaco depresso, niente può essere spostato o toccato, tutto deve rimanere stabile al suo posto. Inamovibile. Non sono ammessi cambiamenti di nessun tipo, figuriamoci come deve essere stato traumatizzante per lui trovarsi d'improvviso circondato da tanti KLR 666, scritti in caratteri cubitali, con colori al neon e inaudite tecniche pittoriche.
Iggy e Kilroy, psicopatici e maniacali, creature deliranti: fenomeni
Iggy, in preda a febbre distruttrice, ha iniziato a prendere a picconate le pareti affrescate da Kilroy. I suoi colpi impietosi hanno risuonato per tutto l'antro, fin quando una nube scura, velenosa di polvere e di stantio, ci ha chiuso la gola facendoci rantolare e fuggire all'aperto, mentre all'interno il killer salamandra ha continuato, nel silenzio più assoluto, la sua solitaria opera di distruzione.
Kilroy, infuriato per la devastazione perpetrata alla sua creazione, e profondamente ferito nella sua sensibilità di artista, ha tentato di metterlo ko provando a centrarlo fra gli occhi con una scarica del suo spray. Ma Iggy, lestissimo, si è prodotto in una incredibile capriola schivando il getto di vernice verde smeraldo con la quale era caricata la bomboletta e, con straordinaria agilità, ha saltato il breve spazio aereo che lo separava dall'odiato writer per planargli proprio dietro le spalle con l'idea di spezzargli il collo o un braccio, o qualsiasi cosa che gli desse la soddisfazione di rumore d'ossa frantumate.
Ma si è trovato a stringere il vuoto perchè Kilroy è svanito nel nulla.
Questa inaspettata, e riuscitissima performance illusionistica del Freak, ha fatto si che Iggy emettesse un suono sommesso, ma abbastanza percettibile, paragonabile ad un tondo oh di estatica meraviglia, come quello di un bimbo molto piccolo che si trova a sperimentare un evento nuovo e fantastico.
Altrettanto immenso lo stupore di noi tutti per questa inattesa rivelazione: il killer salamandra ha una voce!

12 commenti:

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    1. Eh si, Antoine, l'antro brulica di creature immaginifiche e, tra loro, discordanti.

      un giorno t'inviterò a prendere il tè con tutti loro: un' esperienza da fare!

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  2. Antico 666 d'un camouflage!

    Eretico non so nulla di Husserl, adoro il viola; che l'odioso di un Woody detto l'Allen mai ti possa copiare il canovaccio

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    1. Ehilà, Andres, quanto mi piace l'idea del camouflage (letterario e cinematografico)
      E si follemente adoro il viola ed altrettanto follemente amo il Woddy che tu, invece, sembri detestare :)

      Accordanze e discordanze......un piano d'incontro sempre si trova e, nel mio cannovaccio, quella tua virgola che s'insinua tra il tentare e il nuoce, come un animaletto vivo, chissà che non diventi un personaggio.

      Del mio antro, è ovvio :))))))))

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  3. Fenomenologia del dirompente, antro-pologia dell'imprevedibile, archetipo illustrativo dello stregonesco. Wow!

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    1. Questa etichetta è un divertissement, il mio mondo parallelo, la mia vera Blogosphere.
      Tutto il resto è venuto dopo.

      L'esigenza, e la materializzazione, di una realtà parallela, che in me è sempre stata presente, qui trova la sua sede naturale.
      Per me un conforto ed una certezza.
      Grazie Giò :)

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  4. pensa che noia fossero "normalissimi " frequentatori ...... ma qualunque cosa di "normalissimo " non può appartenerti o avvicinarti mia cara Escura ffffffrrrrrrrr
    la tua stregatta matta semiglamour

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    1. Ciao a-micissima, splendida Lucy, tu sei di casa nel mio antro da quel lontano giorno in cui ti sei acciambellata accanto al fuoco dove io rimestavo, in un immmenso calderone, tutte le mie pessimistiche idiosincrasie.
      Sei entrata col passo felpato di un felino glamour ed abbiamo iniziato a chiacchierare, dapprima timidamente poi sempre più convinte.
      Quel chiacchiericcio è diventato un delirio di parole e d'immagini......
      TVB :)

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  5. Ciao Marilena, sono passato per un saluto e mi sono gustato il tuo modo di scrivere e raccontare, ho bevuto tutto d'un fiato le tue descrizioni sia riguardo a scrivere sulle pietre dei terreni incolti, sia di sentire qualche scricchiolio di ossa rotte, come quel povero vecchietto che abitava vicino casa mia, quando camminava, a causa dell'Artrosi scricchiolava tutto, ed io na volta gli ho detto che avevo la pompa del grasso e se voleva gli facevo un'ingrassata gratis.
    Ti saluto con un abbraccio a distanza e a rileggerti.

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    1. Ma che piacere, Gaetano, ritrovarti qui nei pressi del mio antro.
      Il collegamento tra questa mia storia di pura invenzione e la tua, invece reale, mi fa davvero piacere, perchè è come attraversare un ponte levatoio che permette l'accesso, e lo scambio, tra mondi diversi, in questo caso quello del fantastico e quello del reale.

      Ma la fantasia, è ben noto, che trae spunti dal reale e, anzi, talvolta ne è addirittura superata e così, nel bene e nel male, penso che noi, nonostante tutto, abitiamo un mondo meraviglioso.

      Grazie Gaetano della tua gentilezza.

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  6. ciao Amaranta.
    eccomi alla base. stanca, accaldata, ma anche contenta. ne è valsa la pena, anche se è sempre duro rientrare per tutto il daffare che comporta il rimettere a posto la valigia e il riprendere la routine.
    osservare gli altri è sempre un po' comprendere noi stessi, per quelli che sono i nostri gusti, i nostri atteggiamenti o le abitudini. ci porta a fare autocritica. per il resto di fenomenologia filosofica me ne intendo poco ;-)
    buon proseguimento

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  7. Ben ritrovata, Pupy, è sempre un piacere trovarti e...... ritrovarti dopo le vacanze ancor di più.

    Sai, Pupy, io sono una persona assolutamente distratta, le cose perchè io le veda devono cadermi sulla testa o sopra i piedi, però......però, quando qualcosa davvero mi colpisce (in senso metaforico, stavolta :) allora divento una buona osservatrice, intransigente perfino, addirittura ricorrendo al rewind, perchè nessun particolare possa sfuggirmi :))))))))

    Baciotti

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