Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 25 aprile 2013

La noia della pornografia ma anche di una certa letteratura erotica

"Va bene. Ma lasci perdere la poesia e le descrizioni di tutto quello che non è sesso. Si concentri sul sesso"

"Meno poesia" diceva la voce al telefono "Sia specifica"

"Ma c'era davvero qualcuno capace di trarre piacere dalla lettura di una descrizione clinica? Il vecchio non sapeva dunque che le parole fanno entrare nella carne colori e suoni?"

"Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un'ossessione meccanicistica. Diventa una noia......
(Delta di Venere - Anais Nin)


 Parto da questo punto per una mia breve disquisizione sulle difficoltà di narrare l'erotismo evitando la pornografia, ma anche la noia.
Perché la noia, seppur determinata da fattori diversi, s'annida anche nella colta letteratura erotica.
Ovviamente è la mia visione personale che si basa su null'altro che la mia sensibilità, le mie esperienze e le mie letture.

I termini, noia ed erotismo, raramente vengono accomunati, che da sempre il nostro immaginario, è permeato dalla visione di una vitalità sessuale fantastica, appassionata, trasgressiva e poetica.
E, se nella vita reale può accadere che sia davvero così, in virtù delle esperienze e delle sperimentazioni, attraverso le quali ognuno di noi s'appresta ad esplorare la materia, varianti incluse, accingersi a raccontarlo nella descrizione delle emozioni e delle sensazioni, è difficilissimo.

Tale obiettivo, apparentemente, lo raggiunge più facilmente il racconto pornografico, attraverso immagini sessuali esplicite supportate da un linguaggio intenzionalmente spinto ed esasperatamente provocatorio, i suoi stilemi, alquanto elementari s'avvalgono delle immagini, e dei moderni supporti multimediali, così da riuscire ad illudere il fruitore nell'inganno di uno scambio attivo.
Non più solo voyeur, ma protagonista.

C'è una differenza sostanziale tra erotismo e pornografia, la stessa che intercorre tra un'essenza pregiata ed un'acqua colorata: la prima contenuta in una preziosa bottiglina di cristallo ambrato, l'altra in un vetro trasparente.
La diversità è già nella confezione: la trasparenza immediata del vetro, il cui scopo non è celare ma piuttosto mostrare il prodotto, offrire la carnalità subitaneità dell'immagine, saltando i passaggi intermedi di tutte le altre misteriose sfumature racchiuse, invece, nel vetro ambrato, promesse di effluvi da cui farsi lentamente permeare per raggiungere l'estasi solo dopo aver sperimentato l'inedito.
Perché nella pornografia non è contemplato il tempo della sperimentazione: la masturbazione è il risultato immediato.

Al contrario della pornografia, dove perno vitale è l'esplicitazione, letteraria e visiva, a favorire la realizzazione di un piacere immediato, la letteratura erotica, invece, s'avvale della poesia come di una garza a schermare dettagli troppo crudamente vividi, sublimandosi nella propria rarefatta materialità, ed indulgendo in una sorta di lirico, consapevole, narcisismo
Il risultato, spesso, è quello di  una narrazione referenziale, esasperante e noiosa.
Così come altrettanto noiosa è quella elementare e rozza della pornografia.




6 commenti:

  1. Il paragone con le bottiglie di diverso profumo e di diversa "materialità" è perfetto per descrivere l'idea delle due strade letterario-sessuale. Purtroppo un mondo sempre più usa e getta coglie poco le sottigliezze.

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    1. la differenza, Lucy, tra porografia ed erotismo c'è ed è sostanziale, anche se, spesso, i due generi sono ingiustamente accomunati.

      Ha ragione Anais Nin quando afferma che il sesso esplicito, senza anima e senza cuore, è solo un mero meccanicismo alla fine noioso.
      Noia che, però, non ci viene risparmiata neppure nel genere più raffinato, quello definito erotico, dove non sempre le parole sono in grado di tramutarsi in immagini concrete, perchè subordinate agli stilemi del genere e facendo attenzione a non oltrepassare la fatidica soglia.

      Bisognerebbe esser così bravi e far diventare carne le parole!





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  2. ... far diventare carne le parole .... ma è lò'essenza di ogni scritto rendere le parole altro da se, e oltre la stessa descrizione.
    Bellissima frase mia Escura. ffffrrrrrrrrr

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    1. E' l'essenza di ogni scritto, Lucy ma, soprattutto, per quel che riguarda la letteratura erotica.
      Un bacio, mia raffinatissima amica
      (adoro Cecil Beaton: mi hai spalancato un mondo)

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  3. immaginavo fosse sulle tu alunghezza d'onda

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    1. Lo è, Lucy, decisamente :)))))))))
      Baciotto
      Buona domenica

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