Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 28 febbraio 2013

Un naufragio felice (cap 2)


 UN NAUFRAGIO FELICE
Nel ventre asciutto della Cattedrale
...e ciò che vidi all'interno del portale non ha eguale in nessun'altra regione del mondo, che pure io, viaggiatrice di comprovata esperienza ed avvezza a non stupirmi di nulla, rimasi esterrefatta, per un lungo momento smarrita della mia consapevolezza di naufraga alla mercé di miraggi fraudolenti e terribilmente pericolosi quanto più appaiono veri ed affascinanti.
La stanchezza, la debilitazione e la solitudine, in sinergia hanno il potere di portare alla superficie le follie latenti, materializzare desideri occulti, partorire spettri e resuscitare fantasmi..perché lì, nel ventre asciutto della Cattedrale andava in scena il più strabiliante dei deliri: o il più grandioso dei miracoli: la materializzazione di una realtà parallela.

Una  strabiliante realtà parallela
...e cosi benissimo può accadere, senza grande meraviglia, che soffiando troppo forte un vento d'aliseo possa temporaneamente deviare l'aerea nube dorata su cui Dante Alighieri è assiso a prendere appunti su quella commedia, umana e tragica prima ancora che divina, da cui trarrà immortalità e gloria, alle falde del Monte Cicala, dove un giovane frate domenicano, di nome Giordano Bruno, ancora lontano dallo scempio del rogo, è intento meditare "su, aldilà di ogni apparente limite, vi è sempre qualche cosa di altro".
E così alza gli occhi e vede Dante che a sua volta lo ha scorto, l'uno già assurto da secoli ai fasti del paradiso l'altro, invece, condannato nel suo futuro prossimo, all'inferno degli incompresi, ma che al presente è solo un giovane frate permeato dallo spirito inquieto del libero pensiero, ed ancora ignaro di quanto la filosofia possa rivelarsi per lui mortale.
Si sorridono, scambiandosi opinioni fugaci che da quella zattera celeste, su cui l'Alighieri è per l'eternità delegato a circumnavigare gli oceani delle umani passioni, si trova a maledire l'altezza irraggiungibile a cui la gloria lo ha collocato, impedendogli di fatto la possibilità di un ormeggio e di un dialogo.
Ma eccoli ora, da secoli di distanza, intenti a conversare, il giovane filosofo ed il sommo poeta, che se l'uno fosse nato nel secolo dell'altro forse la storia, chissà, sarebbe stata diversa, seppur ho il sentore che, in ogni caso, il fraticello aveva insito nel suo destino l'inappellabilità del rogo.

"su, al di là dell'apparente limite, vi è sempre qualcos'altro"
...così è che l'assioma aristotelico " su, al di là di ogni apparente limite, vi è sempre qualcos'altro" trova incontrovertibile conferma qui, all'interno di questo portale, dove le epoche s'intersecano attraverso convergenze illusorie, e cosi come è possibile che Dante possa conversare con Giordano Bruno, è altrettanto plausibile che Gustave Effeil abbia potuto chiedere a Leonardo da Vinci consigli d'architettura per la sua Torre di Parigi, e d'ingegneria per l'interno della Statua della Libertà a New York, così come reale è la corte, discreta ma assidua, di Shakespeare a Eleonora Duse, che la vorrebbe tra le sue muse ispiratrici, eleggerla "unica e divina", portandola via a quel D'annunzio che non l'ha saputa nel giusto modo amare.
Nell'interno di questa straordinaria Cattedrale, da oggi assurta a "tempio della memoria viva", l'assioma filosofico di Aristotele pienamente, e felicemente, si conferma come realtà oggettiva e non più solo come affascinante concetto metafisico che, declinando nel teorema matematico de "la meccanica del (corpo) continuo", è in ultimo traducibile nella tridimensionalità moderna dell'ologramma.

 L'umana commedia
...e già fuori la notte schiariva nella luce ialina di un'alba di sale mentre invece all'interno andava esaurendosi quel giorno fatato, calando il buio, come un morbido sipario di velluto a celare la magnificenza del palco, ma solo per il tempo di una breve pausa tra un atto e l'altro, che poi l'umana commedia sarebbe ripresa esattamente dal punto dove s'era interrotta, logica e scorrevole, seppur la trama, a tratti spregiudicata, concedeva un po' troppo alla fantasia, ma pure  il pubblico sarebbe stato disposto a perdonare gli eccessi e le eccentricità dell'autore se ad interpretar la storia c'erano, in qualità d'attori, Dante Alighieri e Giordano Bruno,  Gustave Effeil e Leonardo da Vinci,  William Shakespeare con Eleonora Duse e Gabriele D'annunzio. E la partecipazione straordinaria del grande Aristotele.

Omaggio, infine, ai sognatori felici, che con gusci di noce improvvisano vascelli

Applausi a scena aperta, non per me che ho scritto la trama ma per gli attori chiamati alla recita e che, magistralmente interpretando se stessi, hanno rivestito di lustro questa piccola storia, il cui unico scopo è quello di render omaggio a tutti coloro che hanno brama di libertà e di conoscenza, e rifuggono qualsiasi tipo di catena, che possa essere una fede nuziale o l'imposizione di una dottrina. A coloro che con l'ombrello del proprio ingegno puntano direttamente al cielo, e a quelli che lo sovrastano con la magnificenza della loro arte. Omaggio, infine, ai sognatori felici che con gusci di noce improvvisano vascelli e con quelli si spingono oltre le Colonne d'Ercole, travalicando i confini del mondo conosciuto alla ricerca di nuovi.

14 commenti:

  1. "Interrogo i libri e mi rispondono"
    F. Petrarca


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    1. Assolutamente vero.
      Grazie di questo commento.

      Petrarca......un grande tra i grandi.

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  2. Delizioso poutpourri di personaggi "fuori tempo" degno del ricco blog di Pupy. Miao

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    1. La vetrina di Pupy è sfiziosa di libri e d'autori d'ogni genere, contemporanei che di sicuro sarebbero ben felici d'inteloquire con "colleghi" di tale levatura e chissà che davvero in quel suo blog/cattedrale tutto questo non avvenga?
      Ti strabacio :)))

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  3. in super ritardo a ringraziarti, preziosa amica!
    infiniti grazie per te che hai saputo parlare di me in un modo in cui, da sola, per la pretta e la banalità del quotidiano, non riesco a vedermi.
    grazie anche per l'amabile signora e scusa per il mio non tanto amabile, ma sicuramente "colpevole" ritardo.
    buona domenica
    un abbraccio

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    1. Di nulla, Pupy, per me è stato un piacere innanzitutto conoscerti e poi poter scrivere questo racconto che, come ho già detto, altrimenti non ci sarebbe stato.

      ......non devi scusarti per il ritardo perchè la carenza di tempo fa parte della vita, soprattutto di questa contemporanea.

      Un bacio :)

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  4. buon inizio settimana e grazie ancora

    ho condiviso il tuo racconto con un post:

    http://pupottina.blogspot.it/2013/03/un-naufragio-felice-di-amaranta.html

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  5. Buon inizio anche a te, Pupy :)
    Una condivisione felice, direi.
    Un bacio
    (onorata di essere nella tua vetrina)

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  6. Racconto ricco di sapori. Complimenti sinceri! Un saluto.

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  7. Grazie a te, riri, per questo passaggio e per questo commento.
    A presto
    Marilena

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