Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 24 febbraio 2013

Un naufragio felice (cap 1)


UN NAUFRAGIO FELICE
 L'approdo
...per un breve istante, una luce turchina illuminò l'oscurità ermetica in cui il cielo, completamente offuscato da nubi, impenetrabili e nere, era piombato. Quel bagliore aleatorio fu però  sufficiente a svelarmi la rassicurante consistenza della terraferma, tanto da indurmi a passar la notte, che pur l'avevo immaginata insonne, a pochi passi da quel relitto che una volta era stato un solido vascello, e dove speravo poter recuperare l'avanzo di qualche mio bene scampato alla voracità dei marosi.
Sfinita, al riparo di una roccia, m'avvoltolai nei miei umidi panni, predisponendomi ad una notte di veglia

Il sogno
...invece, ad onta delle mie pessimistiche previsioni, accadde che m'addormentai e sognai della mia casa di Roma, dell'aereo terrazzo spalancato sul verde luminoso del Gianicolo, con le lenzuola stese, che la dolce brezza di ponente andava gonfiando come vele auriche, pronte a dispiegar la rotta al segnale convenuto dallo sparo del cannone di Castel Sant'Angelo, mentre la mia Capitolina, una lupa irascibile a stento trattenuta da un robusto guinzaglio che lei aveva già in parte dilaniato, abbaiava furiosa, apertamente ostile a quella mia partenza.
Avessi dato retta alla sua furia me ne sarei rimasta tranquilla, al mio lussuoso affaccio, a raccogliere il malizioso omaggio dello stornellatore che m'avrebbe, fra quelle stesse lenzuola, di li a qualche ora, incoronata sua sposa.
Ma aborrivo assoggettarmi al guinzaglio, sia pur d'oro, di una fede nuziale, e al pari della mia lupa Capitolina avrei dilaniato l'amorevole mano che me l'offriva.
Per sfuggire al mio destino di sposa non ebbi altra scelta se non quella del mare aperto.

Il risveglio
...ed ecco, al risveglio, accogliermi un'alba di porcellana sotto l'egida di un sole benevolo, cosicché seppur ancora frastornata dalle vicissitudini del recentissimo naufragio, avrei potuto godere di quell'ottima meteorologia, col favore della quale avrei più serenamente espletato il miserevole, ma necessario, compito di recupero delle reliquie scampate alla tempesta.
 Solo dopo avrei potuto dedicarmi all'esplorazione del mio fortunoso approdo.

La Cattedrale
 ...ma, se malamente  inciampando non fossi ruzzolata lungo il pendio, non avrei notato l'imponente struttura scavata nella roccia viva che, magistralmente mimetizzata nelle trasparenze saline di quel paesaggio di vetro, imbaldanziva vero l'alto, nascosta dalle nebbie ardenti del mezzogiorno.
No, mai avrei scorto, in quel rosso baluginio, la fantasmagorica Cattedrale con l'ultima ogiva che terminava in gloria al centro della vetta, e al cui interno un'aquila dalla testa bianca aveva nidificato.
 Così passai il resto della giornata, incurante della fame e del caldo straziante, ad ispezionare il terreno alla ricerca di quel passaggio, che avrei scommesso sulla mia vita, dovesse esserci.
Una così mirabile opera non poteva esser stata creata col solo intento di una scenografia compensativa per i giri di ronda delle aquile calve.

La porta
...così trascorsi la mia prima giornata di naufraga alla ricerca fallita di un varco d'accesso a quella fiabesca dimora, fino all'ora in cui dovetti cedere agli imperativi del buio e della stanchezza, determinata, però, a replicare per tutto il tempo della durata di quel mio soggiorno forzato.
Decisi di trascorrere la notte nel posto stesso in cui ero, e da dove avrei ripreso, col chiarore del giorno, i miei giri ispettivi.
Esausta, mi raggomitolai in un incavo di roccia, già predisposta alle persuasioni del sonno, quando un bagliore turchino, divampando dalla cima della cattedrale, eruppe in verticale coi filamenti stellari di un fuoco d'artificio, ad illuminare con l'intensità di dieci lune, la porta mimetica della Cattedrale.

10 commenti:

  1. Questo racconto lo avevo in fase di scrittura già dalla prima volta che ho visitato il suo blog: un immaginifico, fantastico drugstore delle idee e del propositivismo.

    ......che poi, ho trasformato in una immaginifica, mimetica Cattedrale a rappresentare un mondo nel mondo.

    E, questo, il blog di Pupy, egregiamente rappresenta :)))


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  2. Grazie Amaranta!!!
    è stupendo il modo in cui parli di me e del mio blog in maniera così fantastica, metaforica, universale.
    Grazie. Mille grazie per quest'opera di creatività che dimostra quanto sei brava nello scrivere e nel creare poeticamente. le tue parole hanno ricreato le fondamenta del mio blog e l'hai proposto come se fosse complesso e chissà quanto bello mentre è qualcosa di molto più elementare.
    sì, i propositi che mi pongo, come hai giustamente capito, io li metto per iscritto, ma forse lo facevo inconsciamente perché in quasi 5 anni non me ne ero mai resa pienamente conto.
    GRAZIE GRAZIE GRAZIE
    un racconto stupendo e mi sento come se mi avessi ricreata. hai davvero saputo leggermi dentro!
    mi piace "scenografia compensativa per i giri di ronda" che faccio della mia vita.
    Posso dirti GRAZIE infinite volte, ma non basterebbe. sei grandiosa. mi hai commossa

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    1. Pupy, innanzitutto sono davvero felice che questo racconto,(per altro non ancora terminato), ti sia piaciuto e, credimi, non lo dico per uno scambio di gentilezze ma è stato uno dei racconti più istintivi che io abbia prodotto: facile da scrivere, che il materiale ce n'è tanto e d'avanzo, per almeno un altro racconto, eppoi perchè il tuo blog mi ha davvero affascinato nella sua sontuosa opulenza.

      Una Cattedrale, ma avrebbe potuto benissimo essere l'Isola di Atlantide, o un modernissimo drugstore, solo una scelta di forma perchè invariata sarebbe rimasta l'essenza della "meraviglia e del fantastico" i punti che, fin dal principio, s'erano già stabiliti come cardini del racconto.

      Una Cattedrale, Pupy, è davvero un "mondo nel mondo", quello dove ci poniamo domande, diamo vita ai nostri dubbi, coltiviamo le nostre illusioni, ma nutriamo anche la nostra fantasia, i nostri sogni, le nostre speranze, nell'eterno dualismo del sacro/profano, lecito/illecito, divino/umano, e cosi di seguito.
      E, tutto questo è già insito nel nome del tuo blog.
      Un bacio, Pupy, credimi per me è stato davvero un piacere scrivere questo racconto e dedicartelo, ed aver avuto la possibilità di poter attingere, a piene mani, in quel mondo fantastico che è il tuo "faraonesco, opulento blog".

      Al secondo capitolo, allora ;)

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  3. Ho sempre pensato che il blog di Pupottina, fosse un rotocalco vivo, dove vi era un po' di tutto e una personcina cortese e deliziosa lo curava e alimentava con spirito e arguzia. Il tuo omaggio marinaresco Escura, è perfetto, naufragare nel suo blog apre la mente a mille avventure. Aspettando di entrare con voi nella cattedrale, mi care vi mando una sfilza di miagolii affettuosi miaooùùùùùùùùùùùùùù

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  4. "Un rotocalco vivo", ma è davvero così, Lucy, e lei è una persona davvero carina, dotata di spirito e, come una volta le ho scritto in un commento, molto mi ricorda come stile, la Carrie Bradshaw, protagonista della serie televisiva "Sex and the City" quando nel mezzo di una puntata ti pone una di quelle domande all'apparenza "leggere" ma, in realtà insidiosissime.
    E' uno stile che a me piace molto: leggero, femminile, disincantato quanto basta per non deviare nello scetticismo, e molto arguto.
    Una vetrina glamour su una strada newyorkese (per rimanere in tema con Sex and the City).

    Un bacio, Lucy
    A presto




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  5. ERRATA CORRIGE
    FARAONESCO invece di FARAONICO

    Mannaggia il romanesco, condizionata dal dialetto ho scritto un sacco di volte FARAONESCO invece di FARAONICO.
    Mi è già successo altre volte, invece, di sbagliare con le doppie, che noi romani le aggiungiamo dove non dovrebbero andare e le togliamo dove dovrebbero esserci!

    Forse, quel FARAONESCO, mi sarà parso più convincente di FARAONICO!:))))

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  6. Sono un'amica di Pupottina, bel racconto, verrò ancora a leggere gli altri. Intanto i miei complimenti sinceri.Ciao

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    1. Grazie riri, è per me un piacere accoglierti nel mio blog così come è stato un piacere scrivere questo piccolo racconto, che per me ha valenza di condivisione, così come dovrebbe essere nello spirito di Blogosphere: senza il blog di Pupy questo racconto non ci sarebbe stato.
      Grazie ancora, riri :))))
      A presto

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  7. non c'è altra scelta che il mare aperto per noi senzascialuppa!

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    1. Assolutamente ne convengo, socio, anche se io non so nuotare......nemmeno il morto a galla :(
      Bacio marinaro

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