Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 16 dicembre 2012

Tris di donne

La libertà è un bene supremo, anche per un personaggio di carta, che solo così può essere vero e trascinarci nella lettura.
(Felinità) 

 TRIS DI DONNE

La Scrittrice
La Scultrice
L'Alter Ego


TRE DONNE PERICOLOSE
In questa storia, di donne pericolose ce ne sono tre: la Scultrice, la Scrittrice, l'Alter Ego.
Il titolo della mia ultima storia "Una donna pericolosa" trae, anche se involontariamente, in inganno, dal momento che identifica la minaccia solo nella protagonista principale, la Scultrice, che si presenta come una donna impenetrabile, morbosamente introversa e solitaria, e non riscuote le simpatie di nessun'altro degli abitanti dell'Antro, in particolare della mia Alter Ego, Amaranta, che ha maturato, a causa di un album dal quale la nostra ospite non si separa mai, contenente immagini e fotografie di membra amputate e di corpi mutilati, la convinzione che si tratti di una serial killer.
La Scultrice, di cui non sappiamo nemmeno il nome, è d'ascriversi alla categoria dei sociopatici, questo è un dato di fatto deducibile dai suoi comportamenti ma che non può, a priori, definire null'altro.
I sociopatici non sono necessariamente degli assassini.
E neppure il famigerato album contenente la lugubre galleria di corpi smembrati può essere addotto come prova di delitti commessi o da commettere.
Ovvio che le due concomitanze,sociopatia ed album pulp, possono esaltarsi a vicenda e scioccare, ma non per questo sono bastanti ad emettere un giudizio di colpevolezza.

DUE SEQUENZE DIVERSE
Nella prima sequenza vediamo una donna impenetrabile, che noi percepiamo ostile, diversa dai nostri quotidiani e cordiali modelli di riferimento ai quali lei però non prova neppure, nel ruolo di ospite, a conformarsi, ma anzi ancor di più si estranea, traccia distanze e pone barriere, provocatoriamente lasciando trapelare, attraverso un album d'immagini aberranti, l'aspetto remoto di un carattere borderline, cosicché noi ci predisponiamo a supporre che quelle costituiscano la prova del suo crimine probabile e l'arroganza della sua impunità.
L'altra sequenza, invece, ci mostra una donna diversa, compatibile alla nostra idea di ospite, con un atteggiamento più espansivo e caloroso, con la quale scambiamo idee banali sul tempo, più profonde sulla politica e sulla cultura, o effimere, sulla moda e sulle canzonette, insomma una persona che definiremmo normale, anche se coltiva l'originale, sia pur discutibile passione di collezionare immagini pulp.
Questo penseremmo: che ama il pulp.

Le perplessità di Amaranta, quindi, alla luce dei fatti fin qui registrati, sono assolutamente prive di qualsiasi fondamento oggettivo che le trasformi in indizi materiali ma, piuttosto, ascrivibili ad una quantità di dubbi suscitati da una prudenza eccessiva, forse morbosa, e sicuramente retaggio di condizionamenti mentali etici,  morali e d'immagine.
E' questo suo giudizio superficiale, basato essenzialmente sull'apparenza, a renderla una donna pericolosa.

LE TRAIT D'UNION
La Scrittrice è le trait d'union tra la Scultrice ed Amaranta.
La più pericolosa, mi spingerei a dire, perché pur di poter scrivere il suo romanzo volutamente ignora le perplessità della sua Alter Ego nei confronti della sua ospite, protagonista del suo ultimo romanzo, dalla quale spera di ricavare rivelazioni scioccanti per trasformare il suo libro in un caso letterario.
E' talmente assorbita da questo compito che scientemente ignora, minimizza, finge di non vedere la disastrosa collisione in atto, schierandosi sempre dalla parte della Scultrice, infrangendo le regole elementari del buon senso che, in un contesto tale, ricuserebbero un arbitraggio così sfacciatamente partigiano.

UNA VOCE FUORI CAMPO
 Le mie attenzioni si sono concentrate da principio sulla protagonista principale, La Scultrice, investendola del ruolo di elemento portante della narrazione, quello che avrebbe dovuto stabilire logica e distribuire coerenza e verità a questo mio affannoso affastellamento di parole e di concetti.
Analizzando però poi a fondo la storia, che tra l'altro come quasi tutte le mie storie non ha un finale stabilito, e mai come in questo caso potrei forse dire un verdetto, per tutte quelle ragioni fin qui supposte e diligentemente elencate a scapito degli alibi e delle motivazioni, vere o presunte, a cui ci si può singolarmente appellare per non chiudere definitivamente il caso, lasciando spazio al dubbio e alle ipotesi e alla possibilità che un approfondimento delle indagini preveda la scrittura di nuovi capitoli: prequel, sequel e, per quel che strettamente mi riguarda, anche midquel, dal momento che ancora permangono interrogativi a cui non si è data soddisfacente risposta per cui, fin d'ora, sarebbe onesto dire che la storia non è finita


Images by Aly Fell

6 commenti:

  1. La Scrittrice deve essere libera sempre di creare e immaginare i suoi personaggi, solo così saranno veri e vivi ai nostri occhi, e Marilena sa essere una scrittrice.
    Bavci e miagolii prenatalizi affetuosissimi

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    1. ......e così, sulla scia di questo amichevole incoraggiamento, la Scrittrice (moi, me medsima stessa, per l'appunto)continuò a sfornare un esercito di personaggi assolutamente indisciplinati, anarchici, non conformi a nessun'altra regola se non a quella dei propri bisogni e delle proprie inclinazioni.
      Un piccolo esercito inquieto che vaga da un racconto ad un altro, da un post ad un altro.......
      Grazie, Lucy
      TVB

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  2. Merci, Antoine, tu es un trésor :)
    Marlene

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  3. buona fortuna per il 21 12 12 e speriamo di risentirci dopo per gli altri auguri

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    1. Superato il giorno fatidico, di quanti altri simili sarà costellato il nuovo anno?????
      Meglio non pensarci
      Ottimismo e sorriso
      Grazie Pupottina :)))))

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