Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 11 novembre 2012

Sogni

Caro diario, a scriverti  è una ragazza di 56 anni col cuore e la testa traboccanti di emozioni e parole che prova a raccontare con l'entusiasmo e la convinzione di una prosatrice autodidatta, ma scrupolosa.
Caro diario, questa ragazza di 56 anni non ha rinunciato ai sogni, seppure per motivi esistenziali ed anagrafici li ha ridimensionati, ma ti confiderà che l'averli rimpiccioliti un pochino li rende più alla sua portata, più credibili, sicuramente meno faticosi e forse fattibili.
Di che natura siano i miei sogni non ha importanza, né il dichiararlo cambierebbe il senso alle tue pagine, i sogni sono sempre belli, ed anche se il raccontarli non li rende di certo  più veri o realizzabili, stabilisce con loro un rapporto più diretto, più confidenziale, an che più umano, perché i desideri, in virtù della loro natura volatile, paiono sempre irraggiungibili. 
Lo scriverne rende a me stessa l'idea esatta dell'estensione dei miei sogni e, a dirtela tutta, col passare degli anni essi stessi, spontaneamente, sono andati a rimodellarsi sulle variazioni che ogni stagione della vita comporta.
Caro diario, dei miei sogni ho realizzato quelli più facili, anche se quelli a cui aspiravano erano, invece, quei palloncini che non sono riusciti ad involarsi verso le vette più alte del cielo, a toccare il sole.
Ma c'è pur sempre un sole che sorgendo dal basso scalda nell'immediato. Un sole casalingo, da caminetto, al quale possiamo tendere le mani nelle giornate più  malinconiche e trovare il conforto di un po' di calore.
Caro diario, i sogni non sono mai piccoli o striminziti, questo me lo dice, oggi, la saggezza della mia età, ma è  piuttosto l'intensità o l'impazienza con cui li desideriamo a stabilirne la vastità e la priorità.
Ci sono desideri che una volta concretizzati rimangono con te tutta la vita, diventano i tuoi successi altri, invece, solo temporanei, li ascriviamo ai fallimenti.
Caro diario, anche quelli erano invece sogni che s'erano realizzati, mentre io ho cercato perfino di rimuoverli dai miei ricordi: come è stato possibile che io abbia voluto dimenticare l'intensa emozione  del mio matrimonio, e ricordare solo il rancore e la disperazione di quando poi  è finito? Come è stato possibile che io abbia desiderato cancellare i giorni in cui il mio cuore ha ricominciato a battere per un nuovo amore, e la passione e la complicità che hanno scandito quegli anni della mia vita?
Caro diario, erano sogni anche quelli, realizzati nel loro breve destino.
Marilena


4 commenti:

  1. E' "toccante" per me questa pagina di diario.....perché ti conosco e conosco la tua vita. Ma i sogni no......quelli ce li portiamo dentro, quelli più nostri e non scontati alla luce d'un sole che scalda tutto ma non quello che non lascia traccia nella nostra vita ma resta solo un'orma nell'anima e la mente!
    Tvb

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    1. Mi fa piacere, Eli, che su questo post il primo commento sia il tuo.
      Conosci tanto di me, è verissimo, e sai anche la fatica che sto facendo per "non esser di peso a me stessa", optare per la leggerezza e autoironizzare anche su questo periodo "traumatico" della mia esistenza.
      Non ci avrei mai creduto, all'inizio di questa mia avventura in Blogosphere, che un giorno sarei stata in grado di scrivere una "pagina dolce" in antitesi all'amarezza con cui ho da sempre guardato al mio passato.
      Ma è una pagina sincerissima, non di perdono, che sarebbe una cosa stupida e sintomo d'arroganza, dal momento che nessuno ha mai voluto intenzionalmente far del male, certo mi ci è voluto del tempo per capirlo ma, il capirlo, mi ha, invece, enormente aiutata.
      Non si può trasportare, quando si è ancora vivi, il peso della propria bara, la cosa più giusta è poggiarla a terra, guardarci dentro e vedere che è ancora vuota, e tu sei viva e puoi ancora sognare.
      Grazie, Eli
      Un bacio grande

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  2. e poi ci sono i sogni non realizzarti - forse non ancora - ma talmente intensi da divenire ricordo, e addolcire certi attimi cupi.
    Un bacio coraggiosda amica mia miaooùùùùù

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    1. E' così bello ricordare con dolcezza, Lucy, che non credevo ci sarei mai riuscita.
      L'amarezza, no......non è l'amarezza quella che a volte compare ma una sorta di malinconia per non aver saputo, forse vivere gli attimi belli nella loro pienezza.
      Ma è anche impossibile vivere tutto come se fosse sempre l'ultima volta, catturare l'attimo, la parola, quello sguardo che poi diventa ricordo ed è giusto così perchè noi siamo umanamente votati all'eternità: le cose belle devono durare per sempre.
      Sappiamo che non è vero, solo ci viene più facile crederlo.

      Eppoi, vedi, ci sono i nuovi sogni......
      Un bacio grande, Lucy
      TVB

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