Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 3 giugno 2012

L'addestratore di cavallucci marini (cap 5)

Il colonnello, invece, era rimasto impietrito a fissare quella sua mano che aveva violato il viso di Ketty,  ben desiderando che mai fosse accaduto perché sua figlia era la sua unica ragione di vita, il suo solo bene prezioso, ed il suo compito era quello di vegliare su di lei. Così, dopo quel duro scontro, aveva preso atto che nella sosta forzata a Culver City aveva trascorso troppo tempo nel recinto di Shadow e trascurato sua figlia, lasciando libero accesso ad una donna equivoca ed intrigante come quella Miss Pure che molto abilmente, e senza alcuno scrupolo, l'aveva irretita con prospettive illusorie convincendola a rinnegare la sua vita.
L'abiura di Ketty, era unicamente imputabile alle manipolazioni di quella donna diabolica con la quale era assolutamente opportuno che lui avesse un chiarimento definitivo.

Nascosto dal fitto fogliame della sequoia, Osmond Cox aveva visto il colonnello infuriato dirigersi verso l'abitato e, diligentemente preso nota di questo piccolo dramma esistenziale di cui avrebbe edotto i suoi lettori, concentrò tutta la sua attenzione su ciò che andava svolgendosi nell'area preclusa ai non addetti ai lavori, seppur ormai c'era ben poco da vedere dal momento che una volta introdotti i macchinari all'interno del tendone, rimaneva solo il via vai dei tecnici e degli operai.
Avrebbe dovuto comunque escogitare una strategia per potersi introdurre notte tempo nella tana del lupo: Mr Wolf, appunto.

Con una fluidità eccezionale per la sua stazza, Mr Wolf agilmente si districava negli esigui spazi ancora troppo ingombri delle voluminose attrezzature di scena, predisponendo gli ambiti e misurando le estensioni, che nulla era lasciato al caso e che la magia pur si avvaleva, nei suoi recessi, di cavi e pulegge, alberi motori, leve e catapulte, campi elettrici e magnetici, e quant'altro di più tecnico e materiale fosse in grado di render reale l'illusione.
Si districava, Mr Wolf, in quest'universo a lui così congeniale, con la competenza tecnica di un ingegnere, la passione di uno scienziato e la fantasia di un romanziere.
Poi, ritto su un predellino che a mala pena sosteneva il suo peso, davanti alla vasca dei suoi cavallucci marini, impugnando una bacchetta da direttore d'orchestra, si accingeva a dirigere, sulle note di una melodia solo a lui percettibile, un' invisibile filarmonica.

 Ma l'incanto venne infranto dalle voci concitate di una donna e dell'Ulisse pistolero, che vicendevolmente si sovrapponevano, con toni aspri, in quello che sembrava essere, a tutti gli effetti, un alterco molto duro.

2 commenti:

  1. Bellissima la descrizione di Mr.Wolf. Brava

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    1. Mr. Wolf è così che l'ho visto la prima volta ritto su un predellino provvisorio, che a mala pena sosteneva il suo peso mentre librava, armonioso e leggero, la sua bacchetta da direttore d'orchestra.
      Potrei definire Mr. Wolf un uomo notevole, sorprendente, pieno di risorse......
      Grazie, Lucy :)
      Un bacio

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