Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 13 maggio 2012

L'addestratore di cavallucci marini (cap.2)

A Mr Wolf, quindi, non era rimasto che acconsentire alle esigenze del colonnello Dixon e soddisfare anche la richiesta di Miss Pure, accingendosi ad allestire alcuni numeri dell'imponente spettacolo che a Los Angeles avrebbe avuto la sua consacrazione.
Ma tutto questo sarebbe valso anche a prevenire le mollezze dell'ozio di quella vacanza forzata ed evitare i rischi di un rilassamento pericoloso in cui i suoi artisti, gente necessariamente disciplinata, avrebbero potuto incorrere.

D'altra parte l'incantevole Miss Rose, dal passato burrascoso e dal presente fecondo, eccellentemente si stava adoperando per rendere piacevole il loro soggiorno a Culver City, con forse troppa passione, come aveva notato Mr Wolf, intravedendo dietro la sua disponibilità e le sue seduzione una strategia ben congegnata, un tatticismo machiavellico teso ad evidenziare, ai suoi occhi, l'autoindulgenza ed il lassismo dei suoi artisti in balia dei sensi.
Uno sbandamento provocato ad arte dalla maitresse, buona osservatrice di caratteri a cui non era sfuggita l'apprensione con cui Mr Wolf andava osservando la sua truppa in libera uscita a tempo indeterminato.
Così egli avrebbe avvertito l'urgenza di strappare i suoi ragazzi alla soavità dell'alcova e alla mollezza dell'ozio per  ricondurli a quella salutare disciplina a cui ogni buon atleta deve attenersi per non invalidare mesi di duro esercizio e, soprattutto, per non rischiare di giungere a Los Angeles in uno stato di flaccido abbrutimento.
Diventava quindi indispensabile, per ricollocare ognuno nel proprio ruolo e nel proprio ambito, allestire lo spettacolo a Culver City.

Sebbene la decisione di questo irreggimentazione coatta era stata accolta da molti mugugni e qualche commento di malcontento, non ne era seguito alcun ammutinamento e vennero dunque issate le tende poco fuori l'avamposto abitativo, trasportate le attrezzature e gli strumenti di scena, tra cui, con mille precauzioni e sotto la direzione personale di Mr Wolf, la grande vasca dei suoi cavallucci marini.
Solo il colonnello Dixon e sua figlia Ketty erano stati esentati dai doveri professionali dal momento che la loro attività era strettamente legata a Shadow, il mustang nero ancora in fase di convalescenza.
 E mentre il colonnello si dedicava con devozione alla guarigione di Shadow, la sua giovane figlia trascorreva gran parte del suo tempo incollata alle sottane di Miss Rose, affascinata e sorpresa delle molteplici possibilità che sembravano facilmente offrirsi a quella donna così determinata, dalla bellezza effervescente e dalla morale duttile.

Miss Pure appariva agli occhi di Ketty come la realizzazione possibile di una vita diversa, e mai sperimentata, da quella che lei aveva fino a quel momento vissuto nell'inganno di una vasca di vetro e in stretta simbiosi con un mustang nero.

2 commenti:

  1. Miss Rose è pericolosa, e proprio per questo personaggio intrigante .... infondo Ketty vive l'irrealtà di una vasca vetrata, ma anche le ragazze della Rosa del West quella di un alcova con poche possibilità diverse.
    Aspetto lo spettacolo. miaoooooo

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    1. Eh già, Lucy, anche le ragazze di Miss. Rose hanno la loro vasca di vetro ma penso che Ketty, nella sua inesperienza, e per via della sua giovane età, non sia in grado di una simile sottigliezza di pensiero.
      L'ammirazione, sovente, ci abbaglia così tanto da renderci ciechi.
      Ed in fin dei conti, Ketty, è solo un'adolescente......

      Lo spettacolo dei cavallucci marini arriverà, con uno smagliante Mr. Wolf alla barra di comando :)

      Un bacio, Lucy
      E grazie

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