Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 1 novembre 2011

La strega Elvira, la fata Costanza e i capricci dell'innamoramento non convenzionale (capitolo 11)


LA SOLITUDINE
L'emotività è un fattore di cui siamo obbligati, in questa trama, a tenere in debito conto, perché dopo estenuanti attese anche il più fiero degli uomini s'arrende alla propria solitudine o, se è fortunato, cade nelle braccia di un'altra donna, senza chiedersi se quello che sente è necessità di un rifugio o qualcosa che somiglia, sia pur vagamente, all'arroganza di quell'amore di cui, consapevolmente, aveva accettato il giogo.
La solitudine, e l'emotività che da questa scaturisce, sono alla base della maggioranza dei rapporti che s'instaurano per scongiurare il rischio di rimanere soli e, soprattutto, per non esser risucchiati dal proprio vuoto interiore.

REFUGIUM PECCATORUM
Il Portoghese sfoglia la donna turchina, un petalo dopo l'altro, ma non è il suo nome che gli affiora alle labbra, ma quello dell'altra.
 Costanza, però, non ha finto di non avere udito, anzi ha raccolto quel nome con grazia e lo ha tramutato in un bacio.
La bocca ridente e i capelli ingarbugliati, mentre l'ultimo petalo turchino cade a terra lasciandola completamente nuda.
Più sirena che madonna, piuttosto incantatrice di serpenti, ad indicare il cammino verso l'antro, il buio refugium peccatorum, spalancato tra le sue cosce.
Lo accoglie così nell'incavo delle lisce pareti della sua conchiglia, dove gli permette di esplorare, a suo piacimento, gli stretti sentieri odorosi di alga che lo accolgono umidi, e già schiusi, al suo passaggio.
Il potere del grembo di una sonna è molto più seduttivo di qualsiasi arte magica.
Ne è consapevole, Costanza, che sente dentro di lei l'amante dilatarsi e poi cedere nel parossismo dell'orgasmo, in un singulto violento che è quasi un singhiozzo, ed è il suo nome, questa volta, che lui invoca.
Non è una vittoria, lo sa bene Costanza, che l'altra ha sapientemente marcato il suo territorio, che distintamente ha  percepito sul suo corpo il profumo amaro di Elvira, e ha captato, in lui, l'attimo prima dello stravolgimento orgasmico, uno struggimento latente, doloroso, come lo smarrimento remoto di un bambino che affamato s'attacca alle mammelle della nutrice, confuso di sentire un odore diverso da quello della madre.
Non è una vittoria, lo sa bene Costanza, che l'altra lo possiede fin dentro l'anima, dove lo ha marchiato con la semiluna delle sue unghie e lo domina con l'arroganza del suo predominio.
E, per la prima volta da quando è iniziata la spietata disputa, lei prova un sentimento vero, di tenerezza, verso quell'uomo irrimediabilmente perso anche per se stesso.

IL SOGNO DEL PORTOGHESE
Il naufrago oltrepassava la soglia della chiesa marina diretto all'altare sovrastato da una madonnina malinconica, scolpita nell'atto di sollevare con una mano un lembo di veste, da cui s'intravedeva una caviglia scheggiata, ridipinta di un rosa troppo acceso.
Uno sfregio di crosta su un'epidermide di biscotto.
La madonnina gli sorrideva e lo invitava ad avvicinarsi al suo piedistallo.
Ma più lui s'avvicinava più andava aumentando la distanza che lo separava dall'altare, come se la breve navata acquistasse lunghezza ad ogni suo passo.
Più avanzava e più la distanza aumentava.
La madonnina era immobilizzata nella base del suo piedistallo, per di più con una caviglia ferita, quindi doveva esser lui a raggiungerla.
Allora il naufrago iniziò a correre mentre la navata si andava trasformando in una carretera insidiosa, con trappole che improvvise s'aprivano al suo passaggio, e animali feroci che sbucavano dal nulla.
Ma lui, tenace, continuava a correre nonostante la carretera terminasse in un baratro, e la madonnina, arrancata al suo piedistallo, s'involava su una nuvola di passaggio.

9 commenti:

  1. Non mi piacciono i numeri dispari, quindi, dovrò scrivere ancora un capitolo e, finalmente, chiuderò sta storia.

    Ma io, nel frattempo, mi sono perdutamente innamorata del protagonista maschile del mio racconto.
    J love you, portuguese

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  2. A me non piacciono i numeri pari e mi piace Costanza che nel racconto ha perso del Portoghese, l'oggettivo, ma ha amato l'uomo, pur consapevole d'averla chiamata col nome dell'altra. Ed il suo amore ha fatto poi pronunciare a lui il suo nome, nell'enfasi d'un immenso piacere!
    TVb
    Elisena

    P.S.Morirà d'infarto sto poveretto....lo sò...prima o poi morirà d'infarto....peccato, tanta grazia di Dio sprecata!

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  3. Evvabè, Eli, lo ammetto ho ceduto, in questa parte del racconto, terreno al sentimentalismo (spero, però, non troppo eccessivo)
    Sto portoghese a me mi piace e vorrei salvarlo ma dovrei fregarmene delle esigenze della storia. E questo è un bel dilemma: cedere al mio piacere, e salvare il portoghese, o andare diritta, sparata, verso il punto finale della storia che già avevo in qualche modo deciso (seppur ho vagliato diversi finali ma, nessuno, credimi, contemplava un gesto salvifico, sia pure in corner, da parte mia).
    No, no, ci devo pensare.
    Però.......l'ebbrezza di poter decidere il destino di un uomo (bè, in questo caso è in riferimento al portoghese) è una botta di adrenalina, mica male.
    Potere della scrittura.
    Così, per ora lo lascio in sospeso, a dormire accanto a Costanza e, seppur non fa bei sogni, non ha amcora un destino scritto.
    O forse si?

    Un bacio, stregasorellasalvatricediportoghesi
    P:S. - Io e te non concordiamo nemmeno sui numeri pari o dispari.

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  4. Il Portoghese come Lawrence d'Arabia : colui per cui nulla è scritto .
    E se il mattino dopo ancora confuso da tutte ste magheggiate distratto finisse sotto un automobile, e ritrovandosi all'ospedale avesse una crisi d'amnesia che cancella gli ultimi mesi dalla sua vita, salvo una strana sensazione di sconfitta che gli fa vedere le cose con un altra prospettiva .... bè magari
    non tutto ..... se osserva meglio l'infermiera di turno che gli sorride vicino al suo letto.
    Che cretura particolare ha un occhio nerissimo e l'altro turchino .... affascinante ....
    Un bacio dalla tua Hallowenenglishcatgirl

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  5. Ma una creatura del genere è meravigliosa.
    Meravigliosa ed ammaliante di cui il portoghese (che abbiamo conosciuto come uomo assolutamente non banale) potrebbe innamorarsi.
    Un occhio nerissimo e l'altro turchino, non una maschera di Giano, ma una personalità visibile, confermata, onesta.
    La dolce Costanza, innamorandosi del portoghese, sta miseramente fallendo il suo scopo, che era l'esatto contrario: farlo innamorare di sè.
    Scopriamo così che anche le fate, al pari delle consorelle umane, sono assoggettabili all'amore (ma accadeva, un ormai tempo remoto, anche alle dee d'invaghirsi di comuni mortali)
    Madame, lo ha invece, letteralmente sedotto, lo ha fatto perdutamente innamorare di lei fino a divenire, per lui, stilla di sangue, ganglio, particella, osso, pensiero, desiderio.
    Il potere supremo di una donna, in questo caso, di una vera femmes dark.
    E lei lo scopo non lo ha fallito.
    Almeno fino ad ora.
    A lei vanno comunque le mnie simpatie, qualunque sia l'epilogo finale, seppur nutro rispetto per l'altra, Costanza, ed al sentimento che alla fine l'ha pervasa.
    Ma l'amore e la passione sono cose diverse e non sempre viaggiano sullo stesso binario.
    Se Madame smettesse di essere Madame lui, forse, smetterebbe di amarla.
    Come vedi, Lucy, anche la bad girl è legata ad un suo destino prestabilito
    La passione è pura follia esistenziale che rende, realtà plausibile, anche l'insensatezza.
    Per questo sto dalla parte del portoghese :)
    Un bacio
    Marilena

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  6. Carissima Marilena,
    ho il cuore in gola! Mi sale l'ansia nell'attesa, inoltre ho trattenuto anche il respiro durante la lettura del REFUGIUM PECCATORUM... mi cresceva la libidine!!!! ehm... possiamo dirlo? (plurale maestatis, influenzato dalle due figure femminili)!
    In uno spasimo si muore di ardore... Povero Portoghese! Il suo piacere sfocia in un orgasmo che finalmente gli regala la pace
    del senso nel consenso!
    Attendiamo il seguito!
    Un abbraccio d'affetto
    Giulia

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  7. Ciao Giulia, e sto poveretto un pò se la tribola, però non dimentichiuamoci che lo stesso comportamento che Madame ha nei suoi confronti è quello stesso che lui ha avuto, fino ad allora, nei confronti delle donne.
    Insomma, capisci la disperazione solo quando personalmente ti tocca, perchè, diciamocelo chiaro, l'empatia del mondo è spesso, solo fine a se stessa. Una facciata. Null'altro.
    Un bacio, streghetta bionda
    Marilena

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  8. Ciao Marilena,un vento caldo mi ha sfiorato il viso durante la lettura,complimenti sono incantato.
    Buona serata.
    Un bacio.

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  9. Grazie, Massimo, sempre molto gentile.
    Buona giornata (speriamo senza piogge ed esondazioni)
    Marilena

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