I viaggi più belli sono quelli che ci conducono alla conoscenza di noi stessi e delle nostre capacità inesplorate."
Dedicato a Claudia Moon, con tutto il mio affetto vero e la mia amicizia più sincera.
LA LETTERA
Hotel Zeta Nuevo Eldorado
"Direcion Conocida"
Durango (Mex)
Gentile amica, abbiamo accolto la sua richiesta di soggiorno presso la nostra piccola ma accogliente cittadina, come lei sa, interdetta, per motivi strutturali e di preservazione, al turismo di massa.
Per quanto ci riguarda abbiamo trovato eccellenti, e nobili, le motivazioni per cui lei ha inoltrato questa sua richiesta e siamo davvero lieti di accoglierla nella nostra comunità.
L'attendiamo con gioia ed impazienza per quel fecondo scambio, culturale ed affettivo, che è alla base della nostra etica nazionale.
In attesa del suo arrivo calorosamente La salutiamo
Edmundo Reyes
Sindaco di Nuevo Eldorado
P.S. In allegato a questa lettera troverà sia il biglietto aereo che il coupon della prenotazione a suo nome, e a nostre spese, presso l'Hotel Zeta di Nuevo Eldorado.
¡Albricias!
NUEVO ELDORADO
Clara, stupita, continuava a rileggere la lettera non riuscendo a raccapezzarsi di un tale invito dal momento che lei non aveva inoltrato alcuna richiesta.
Di sicuro uno sbaglio.
Ma il nome e l'indirizzo corrispondevano.
Cercò Nuevo Eldorado su Wikipedia che lo rilevò in una minuscola macchia rossa, un piccolo punto, nell'estensione più vasta e colorata di verde dove si configurava lo stato di Durango, nel Messico centro - settentrionale.
Nuevo Eldorado, allora, come attestava Wikipedia, esisteva davvero.
CLARA & XIRA
Clara sottopose il quesito a Xira, la gattina che se ne stava a dormicchiare in un angolo di poltrona.
- Cosa ne pensi di tutta questa faccenda? Strana, davvero. Però c'è un biglietto d'aereo ed una prenotazione a mio nome, forse l'ipotesi di questo viaggio non la dobbiamo scartare a priori. Magari è uno scherzo, arriviamo all'aeroporto e se ci dicono che il biglietto non è valido, ok, facciamo dietro front e ce ne ritorniamo a casa, A lei, alla mamma, però, non diciamo nulla.
- Cosa non dovresti dirmi? -
Clara era sobbalzata alla voce improvvisa di sua madre. Non l'aveva sentita entrare.
- Ti ho detto un' infinità di volte che non voglio vedere il tuo gatto in giro per casa, tanto meno dormire sulle poltrone -
- Non capisco il tuo fastidio, mamma, dal momento che Xira vive relegata nella mia camera -
- Semplicemente non voglio animali in casa. Quando avrai una tua casa potrai trasformarla in un'arca di Noè e, in quel caso, non avrò nulla da ridire -
- Credevo che questa fosse anche casa mia -
- Certo che lo è, ma ci sono regole da rispettare e sai che non amo gli animali. In particolare i gatti -
- A quanto pare, mamma, tutto quello che io amo tu sembri detestarlo -
- Non dire sciocchezze, ho accettato persino il colore assurdo con cui ti sei tinta i capelli -
- Non l'hai accettato dal momento che me lo stai rinfacciando -
- Va bene, Clara, non potrò farti lo scalpo ma il tuo gatto va fuori -
Xira, guerriera indomita della strada, avvezza alla vita dura dei randagi, non oppose alcuna resistenza quando Clara, con dolcezza, la prelevò dalla poltrona dove stava sonnecchiando ignara dell'alterco famigliare che la sua presenza aveva scatenato, per essere trasferita nel riparo di fortuna, allestito per questo tipo di emergenza in un angolo del cortile.
- Partiamo, Xira, è deciso. -