Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 4 settembre 2011

Il male cattivo dell'Italia: il pressapochismo

Mi sono stati rimproverati i toni duri con cui ho scritto il precedente post "Cronaca di ordinaria follia" nel quale raccontavo la stolidezza che impera nelle nostre strutture ospedaliere.
Invece di togliere i nomi e gli indirizzi, per tema di essere passibile di una qualche denuncia e, per essere fino in fondo coerente con me stessa, avrei dovuto, invece, essere io a denunciare.
Ma seppur mi è stato fatto rilevare, e a ragione, che non tutto è stortura, obbrobio e disonestà, che anche in quel girone dell'inferno persiste un fondo di umanità, e di comprensione, io perduro nel mio drastico giudizio di condanna senza appello, che non è giusto contare sulla buona volontà e sull'umanità di quelli più motivati o quelli non ancora contaminati dalla durezza del mestiere, che subentra, inevitabilmente, nella lunga pratica.
E' vergognoso veder trattare i pazienti come intralci inevitabili, e se possibile da scansare, nella prassi giornaliera.
Voglio mettere tutte le scusanti e le giustificazioni possibili, e quelle pure inammissibili: i turni lunghi, la carenza di strumenti, lo scudo che ci si crea per non soccombere davanti allo spettacolo quotidiano della sofferenza, il dover fronteggiare l'ansia dei parenti e le necessità di chi è ricoverato, i problemi personali che ci perseguitano, l'essersi svegliati di malumore ed avere la luna storta, aver discusso con il partner, aver fatto cilecca mentre si faceva sesso.
Siamo umani e non sempre è facile supportare gli altri quando avremmo noi stessi bisogno di un aiuto ma, questo, non giustifica il pressapochismo, l'insofferenza e l'arroganza, la provocazione di quel continuo sbuffare o il malo modo con cui, rancorosamente, si presta la propria opera.
Una mascherina dell'ossigeno che non eroga ossigeno, è una distrazione inammissibile, ad esempio, nel caso di una gravissima crisi respiratoria
Non pretendo l'empatia o la misericordia, ma la professionalità e l'etica, quella sì, la voglio.
La professionalità dovrebbe essere d'obbligo e non una carineria, un favore, una concessione.
Una prerogativa che ci fa sospirare di sollievo quando è di turno chi
I turni lunghi, la stanchezza che ne deriva, e la carenza cronica di personale e di strumenti non devono essere fatti espiare da chi già deve fare i conti con la malattia.
E' questo il male cattivo dell'Italia: la sopraffazione.
Avrei dovuto denunciare, ma con quale supporto?
Chi avrebbe attestato le mie accuse?
Una porta di sicurezza sbarrata si fa presto a sgombrare, e le testimonianze.......insomma, chi ha necessità di un aiuto, visto come malamente funziona la nostra sanità, non mette a rischio quel minimo che gli viene elargito, tanto meno lo farebbe chi opera dall'interno.
Che schifo!
Marilena
P.S. - Ovviamente  non metto in discussione le capacità e la professionalità dei tantissimi addetti del settore, che pur ci sono, non è sotto accusa l'intera categoria del personale ospedaliero, ma certi cattivi costumi che sono tollerati e non sempre denunciati, e che noi stessi abbiamo contribuito, con il nostro silenzio/assenso, e la paura che spesso deriva dall'impotenza della necessità, a trasformare in barzelletta.
Marilena

4 commenti:

  1. La professionalità e la deontologia sono i frutti dela cultura acquisita attraverso lo studio che ha portato ad una laurea o un diploma meritato e non comprato come, altresì, il posto di lavoro ottenuto da "raccomandazioni".
    Nonostante tutto ciò non vengono tolti gli esuberi che a tutt'oggi esistono in alcuni settori lavorativi ma, bensì, alla sanità come pure in altri ambiti d'urgenza per la tutela di ogni cittadino.
    Viviamo questo dramma che ci accomuna, come tanti altri ne stanno vivendo il loro, attraverso l'impotenza, cercando di alleviare l'agonia di nostra madre senza poterne assorbire il suo dolore per donarle un solo attimo di serenità!
    Elisena

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  2. Hai descritto al meglio il quadro disastrato in cui versa l'Italia, in particolare in quei settori, quali sanità e polizia, ad esempio, che andrebbero rafforzati, incentivati e non di certo impoveriti.
    Credo che se lasciassi questo spazio aperto chissà quanti avrebbero una loro odissea personale da raccontare, e quante altre odissee, invece, sono tramutate in tragedia.
    Sarebbe ora di dire basta a questo schifo.
    Un bacio, Eli

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  3. Mentre mi unisco al vostro Basta ! vi abbraccio con tanto affetto mie care

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  4. Grazie, Lucy,ti siamo grati per la tua amicizia vera e la tua vicinanza.
    Un bacio
    Marilena
    P.S. - La mamma si è un pò ripresa, ora riesce a mandar giù un pò di cibo e di acqua.

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