Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 17 aprile 2011

Al limite estremo

Cento candele rischiarano la stanza proiettando ombre sulle pareti.
Tu dormi perso nella vastità del letto, smarrito in una regione remota, inconsapevole della mia presenza.
Inaccessibile.
Mi piace guardarti così immobile, pensarti indifeso, esposto al mio sguardo e al mio volere.
Mi procura una vertigine di desiderio il tuo abbandono al sonno.
M'incanta la tua inconsapevolezza.
Sei nudo sotto le coltri.
Il disegno del tuo corpo è un abbozzo reale e pieno: sotto la tela leggera del lenzuolo palpitano i tuoi muscoli vivi.
Nella luce incerta delle candele scruto l'impercettibile battito delle tue ciglia, la bocca appena dischiusa, il petto che si solleva nel calmo ritmo del respiro.
Aspiro l'odore del tuo corpo.
Non svegliarti ora, voglio protrarre la magia surreale di questa stanza disadorna: il coro muto delle fiammelle che s'allungano a spiarci come ombre coperte di occhi, il tepore caldo e stordente della cera, questo letto, grande come un palco d'opera, e la mia volontà di perdermi nell'eccitante gioco dell'attesa.
M'inebriano questi momenti rubati alla tua inconsapevolezza quando ti possiedo completamente.
Mi chino sulla tua bocca per respirare del tuo stesso respiro.
Sfioro lievemente le tue labbra.
Forte è la tentazione d'imprimere la mia bocca sulla tua facendoti vibrare nell'eccitazione di un contatto inatteso.
Sentiresti  il mio corpo freddo premere sul tuo, adattandosi perfettamente, in un armonico gioco d'incastri.
Ti serrerei forte tra le mie cosce, limitando lo spazio solo alle mie  esigenze, scivolando su di te mentre ti desti, confuso in una realtà stupefacente.
Non ti darei il tempo di diradare le nebbie dell'incoscienza ma, ad occhi bendati, passeresti quel buio confine in uno stato ipnotico.
Con determinazione ti condurrei al limite estremo.


La mia lingua che scivola nella tua bocca.
La mia lingua che ti accarezza il petto e gioca con i tuoi capezzoli.
La mia lingua che netta la punta del tuo sesso.

Sei ora desto e lucidamente consapevole.
Dimeni l'inguine mentre cerchi la mia bocca.
Visualizzo il battito accelerato del tuo cuore nel ritmico pulsare di una vena sul tuo collo.
Le tue mani, imperative, mi sospingono verso  la pozza calda del tuo grembo sollecitando le mie labbra sul tuo pene, duro e gonfio, pronto a dischiudersi.

Ad un passo dal limite estremo
con crudele determinazione
distoglierò la mia bocca
lasciandoti stordito e spossato
per possederti, poi, in un gioco diverso

14 commenti:

  1. Ad un passo da limite estremo.
    So benissimo che commentare aggiungendo altre idee a un racconto è come fare della violenza allo scritto, se non all'autrice.
    Questo forse è il limite estremo di un commento.
    Ma a volte non se ne può fare a meno, perchè un bel racconto induce a pensare.
    E allora io vedo quel limite estremo come la linfa del gioco, perchè amore e sesso, quando vanno di pari passo esigono il gioco.
    Quello stesso gioco che va oltre la complicità; è quel linguaggio dei corpi e dei gesti che viene sempre rinnovato dalla fantasia per trarne piacere fisico, appagamento e soddisfazione, unico linguaggio possibile per sentirsi bene con "l'altro" e completarne l'unione complice.
    Hai descritto benissimo i pensieri di una amante, ciò che induce una donna ad amare il corpo vicino a lei.
    I pensieri da te descritti sono la linfa che si estrae dall'altro, perchè se è vero che si fa l'amore per donare piacere io credo che lo si faccia soprattutto per riceverne, condizione necessaria affinchè il sesso non sia una bugia.
    Bellissimo racconto Marilena, un varco all'interno della sessualità femminile, sempre più ampia di quella di un uomo ma anche molto complementare.
    T-COM
    Lorenzo

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  2. Al contrario, Lorenzo, i commenti aggiungono sempre molto ad uno scritto e, come spesso ho detto, offrono anche spunti non solo di riflessione ma anche per trame nuove, quindi, questo tuo commento mi fa davvero piacere non solo per gli apprezzamenti ma, anche, per il contenuto.
    Inoltre sottolinei un lato molto importante del rapporto fisico, quando scrivi:

    ......se è vero che si fa l'amore per donare piacere io credo che lo si faccia soprattutto per riceverne, condizione necessaria affinchè il sesso non sia una bugia.

    Trovo questa frase assolutamente vera e, troppe volte, erroneamente non rivelata, perchè è così facile, ed ipocrita, dire che il sesso è un atto d'amore verso l'altro.
    No, quell'atto d'amore deve essere anche per noi stessi.
    Un bacio :)
    Mari

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  3. Eccomi qui, la strega dell'amore è arrivata per portare la pozione a coloro ke, al limite estremo, gli viene l'infarto DDDDD!!!!!!!!!!!
    Eh sì, a letto e in guerra tutto è concesso ma a volte ci sono delle contrindicazioni. Prima di portare il patner al limite estremo, con certi giochi elegantemente lussuriosi, assicuratevi ke non soffra di cuore :))))))!!!!
    Naturalmente sto skerzando!
    Lo sai sorella, io esco sempre dal tema perkè credo ke in fondo non riesco proprio ad entrarci!
    Uno strabacio
    Elisena

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  4. Prima di portare il partner al limite estremo, con certi giochi elegantemetne lussuriosi, assicuratevi ke non soffra di cuore:))))))!!!!

    Ma non credi, Eli, che sarebbe una magnifica morte? Muori portandoti dentro il paradiso con nel ventre un sussulto di piacere e, sulla bocca, la dolcezza di umide carezze :)
    Une mort magnifique :)
    Bonne nuit, soeur

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  5. Ciao Marilena,un testo bellissimo,si legge molto velocemente,mi piace la sublime armonia creata dalle fiammelle e la stanza,un gioco di luci e ombre che invita a vedere e non vedere,e quello che non si riesce a vedere ci pensa la mente a farlo vedere,testo molto erotico ma veramente bello,complimenti.
    Che caldo,saranno le candele?
    Serena vita.
    Un abbraccio.

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  6. Ciao, Massimo, eh si, i giochi di luce ed ombra sono i più eccitanti......ed il caldo non è quello delle candele :)
    Un gioco a due che viene dapprima realizzato nella mente della protagonista e poi messo in scena: un risveglio dolce e crudele.
    Grazie, Massimo, di questo commento e buon inizio settimana
    Marilena

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  7. Non so se seta era la pelle liscia come non mai la tua alle mie mani terso di velluto.
    Scevro di tanta bellezza ammiravo basito l'estro, la fantasia, l'emozione di poter gridare al mondo intero che cio che avevo era solo cio che volevo: alibi di sintonia..

    Ne erano stelle le tua lacrime come sogni lungo odissee di maree infinite che ondeggiavano tra canti e sospiri di primavera dove sole nasceva e di baci morivo.

    La linea del reggiseno seguiva le tue mani e i miei occhi seguivano loro..loro che non aveva tregua e addolcite tra le lenzuola scivolavano come raso lungo fianchi di desiderio che mar aveano di tempesta e sirene
    tra reti di unghia e profumi di sudore che brillavano nella notte..giovane, forte..


    "...grazie dello zucchero"

    Un bacio a te Marilena.
    Maurizio

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  8. Grazie a te, Maurice, di questo delizioso racconto/poesia, dove c'è, su tutte, una frase che mi ha colpito molto:

    ......l'emozione di poter gridare al mondo intero che ciò che avevo era solo ciò che volevo: alibi di sintonia.

    E' una frase molto intima e che m'intriga :)
    Un bacio
    Marilena

    P.S. - Se avessi bussato a quell'uscio mi sarei fatta riempire le mani di zucchero visto l'uso smodato che ne faccio!!!!

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  9. Dall'apparente morte del sonno alla piccola morte dell'atto sessuale, un risveglio della mente che è risveglio dei sensi del corpo.
    Forse la vita è interessante perchè esiste il suo opposto : la morte.
    Un abbraccio vitalgattesci mia Escura

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  10. Se sentissi il tuo profumo
    Come leggera brezza marina
    Un alito di candore terrebbe
    Il fiato sospeso nell’eterno gioco
    Di pelli che si cercano
    Si annusano tra virgole di angoli
    Prima che il cerchio si chiuda
    E poter di nuovo respirare
    Marco Saya

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  11. ......e, in un gioco nuovo, la resurrezione.
    L'attesa, ed un pizzico di crudeltà, non può che far bene al sesso :)
    Un bacio, Luce

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  12. Quelle "pelli che si cercano e si annusano tra virgole di angoli" è stupendo.
    Sà di respiro profondo e di emozioni tattili: nulla di preordinato e nulla di scontato.
    Un gioco aperto.
    Così come deve essere nel sesso.
    Merci, Antoine

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  13. Lascio sempre le porte aperte, perche d'aria riempia il cuore di sogni come le tende lasciate libere di cantare al cospetto del mio mare che piu blu non è. A volte lascio il caffe sul tavolo pensando a te tra linee di dolcezza di allegria, di fantasia come il barattolo vuoto dello zucchero che non c'e..
    Grazie Marilena

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  14. Il nostro corpo, in detyerminate situazioni, capta le sensazioni esterne, se ne imbeve, le fa proprie e le amplifica in intesa con quelle più intime.
    Da qui l'origine di quella ricettività sensibile che dà origine alla passione(che non deve essere intesa solo sessuale)

    Grazie, Maurice, di questo commento che riveste di poetica un post molto carnale.
    A presto

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