Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 17 settembre 2010

Una scrittrice

A chi dice che il vero sia la virtù dei giusti io appassionatamente mi oppongo e dico no, non è la banalità del vero a fare di noi persone migliori e peroro, con convinzione, per il caos intellettivo.
Parteggio per le dimensioni parallele, dove non c'è confine tra il reale ed il fantastico.
Disconosco l'equilibrio di quel mondo di pietra che grava immane sulle spalle di Atlante, eroe già sconfitto.
Osanno i pigmei e le formiche e tutte le creature minime che si accingono, con determinazione e pazienza, a scarnificare minuziosamente il loro pasto duramente conquistato nell'approccio quotidiano contro le asperità degli elementi: un boccone per volta, facendo attenzione a non disperderne nemmeno una briciola
Sono per gli inganni teatrali.
Per le costruzioni scenografiche.
Per il brutto, o il bello, ad arte organizzati.
Sono per gli incarti bizzarri.
Per i miraggi da caleidoscopio.
E le finte prospettive.
Sto dalla parte di chi veste le proprie bambole con  carta di caramelle.

24 commenti:

  1. W il caos intellettivo ed io ne so qualcosa! Amo le bambole vestite con carta di caramelle ed amo le caramelle. Gli inganno teatrali poi....li adoro e i caleidoscopi li faccio dame, con i vetri raccolti ed i rotoli della carta da cucina.
    Non ho e non voglio aggiungere altro ad un post scritto con maestria nel quale ritrovo il mio spazio...ma sì...è logico che ci sto bene....l'ha scritto mia sorella, quindi.....buon sangue non mente!
    Un buon sabato da una delle tue Fan più accanite!

    RispondiElimina
  2. Da bambini, Eli, ci raccontano le favole.
    Poi ci dicono che non sono vere.
    Dopo ci costringono ad accettare tutte quelle regole che tendono ad omologarci (non dico che le regole non devono esserci, dico solo che troppo spesso sono imposte come ordine vigente)
    Gli adulti decidono ciò che è bello, e ciò che è brutto, ciò che è giusto, e ciò che è ingiusto.
    Gli adulti t'inculcano il loro senso della vita, scaturito dalle loro esperienze o solo dalle loro impressioni.
    Gli scrittori sono adulti che hanno rifiutato quelle regole e, pur sapendo che l'alzata del sipario è regolata da marchingegni meccanici, che le scenografie sono di cartapesta, e quello che va in sena è solo fantasia, loro riescono a vivere, appieno e con entusiasmo, e con convinzione, quella realtà.
    Non apparenza di realtà, bada bene, ma realtà a tutti gli effetti.
    Nel momento in cui io racconto qualcosa inculco anima e soffio vitale al mio scritto.
    La mia anima.
    Non venitemi a dire che Nanà o Agnese o Escura e Luce non esistono.
    State dicendo una bugia :)
    Un bacio, compagna di storie d'infanzie e adolescenza
    Marilena

    RispondiElimina
  3. Ma è ancor più vero ke esiste uno specchio dentro il quale si riflette Marilena l'unico corpo ed anima che scaturisce ognuna!
    Le finzioni nascondo realtà e la realtà spesso è finzione, ma che importa sapere da che parte abita la realtà? E' quel soffio vitale che tu inculchi ai tuoi scritti ke fa di te quella scrittrice ke stimo e non perchè sei mia sorella!
    Nel bacio includi anche rivale nei giochi e attaccabrighe!
    Elisena

    RispondiElimina
  4. La verità qual'è poi ? la mia è nella coda semovente che non c'è, che pure si vede lo stesso, perchè la mia bugia è sincera quanto lo è la mia convinzione di essere una felina dentro. Evviva le maschere, evviva i travestimenti, evviva quella fantasia che ci fa vivere forse la verità più vera.
    Un saluto gattesco talmente scenografico che non puoi resistere alla sua verità. Miaaoo

    RispondiElimina
  5. fantastico, come non essere d'accordo con te, io le bambole le vestivo con i veli dei confetti...erano tutte un tulle!

    RispondiElimina
  6. Carissima Amaranta la forza di chi scrive è di avere una regola e nessuna, l'influenza dei dettami di storie, proverbi e parabole servono come traccia da cui trarre la propria e gestire a piacere l'ordine delle cose anche a costo di andare contro corrente...
    Un abbraccio
    Giulia

    RispondiElimina
  7. Quando scrivo, Eli, mi sembra di afferrare il senso della vita.
    Tutta la sua grandezza.
    In un colpo d'occhio riesco a catturare tutti i colori delle albe e dei tramonti e le sensazioni delle stagioni e le emozioni nascoste dietro gli sguardi.
    Quando scrivo è come viaggiare in mongolfiera: dentro il cielo e sopra la terra e nessun finestrino ad impedire la brezza forte dell'aria.
    Marilena
    P.S. - L'hai detta giusta, Eli: rivale nei giochi ed attaccabrighe GRRRRRRRRRR

    RispondiElimina
  8. Lucy, tu tenti subdolamente ed in tutti i modi di instillarmi il dubbio che forse non sei come io ti vedo: una felina dal mantello color della notte, gli occhi luminescenti e le movenze sinuose.
    Con me non attacca, Lucy, io credo vero solo ciò che i miei occhi decretano lo sia e tu sei, per me, una felina a tutti gli effetti :)
    Un bacio, tra le orecchie e le vibrisse
    Marilena
    P.S. - Adoro quella tua lunga coda sinuosa

    RispondiElimina
  9. Le tue bambole vestite col tulle dei confetti e le mie con la carta delle caramelle......quelle nostre bambole avevano di certo un buon profumo, oltrechè molto charme!
    Bisognerebbe, ogni tanto, vestirsi di vaporoso tulle e ritrovare i nostri sogni di bambine: arabesque, ronds de jambe, echappè, pas de bourree......
    je t'embrasse, mon gâteau amie
    Marlene

    RispondiElimina
  10. ......gestire a piacere l'ordine delle cose anche a costo di andare contro corrente

    E tu, meravigliosa Giulia, hai sintetizzato in due righe quello che io mi sono affannata a spiegare.
    GESTIRE A PIACERE L'ORDINE DELLE COSE: è questo il delirio di onnipotenza di ogni scrittore.
    Delirio inebriante.
    Un bacio, streghetta bionda, e sempre felice di rileggerti.
    Marilena

    RispondiElimina
  11. Mi sono trovato a mio agio in queste parole, figurarle nella mia mente mi ha dato un senso di pace, tranne per le bambole... quelle mi terrorizzano, quasi quanto le caramelle.

    RispondiElimina
  12. ...... la scrittice ha un muso affascinantissimo così contrastato in quel b/N,
    stramiaaaooooùùùùùùùùù escura encantadora

    RispondiElimina
  13. La tua idiosincrasia per le bambole, Rigenerato,...... forse è come la mia per i clown.
    Questi, da sempre, mi hanno trasmesso un profondo senso di inquietudine.
    Ostilità.
    Ho sempre immaginato che dietro il sorriso masochista si celasse il ghigno del sadico.
    Grazie della condivisione, Rigenerato, e di questo commento.
    Un bacio E buona domenica
    Marilena

    RispondiElimina
  14. Grazie, Lucy, ma la mia fotogenia è davvero inesistente. Questa foto è opera di mia sorella, la stregaccia rossa, alla quale ho chiesto di strapparmi via la pelle dal viso e rendermi il più possibile simile ad un fantasma.
    Tra noi streghe si usa.
    Un bacio, Luce di fine estate.
    Ed una bella domenica
    Marilena

    RispondiElimina
  15. Gli adulti di cui parli, io li ho assolti. Nessuno aveva insegnato loro il difficile ruolo d'insegnare la vita. Sono stati prigionieri delle loro convinzioni, e hanno fermamente, in buona fede, creduto che quello era il luogo dove dovevano vivere anche i loro figli.
    Si, grazie ai ribelli, e alla capacità che abbiamo avuto di seguirli, fra i libri, i teatri, le canzoni, la loro stessa vita. Oggi possiamo sentirci soddisfatte nell'avere ribaltato, nel Nostro piccolo, le convinzioni che ci erano state inculcate.
    Bel post Marilena.
    Un bacio e Buona Domenica

    RispondiElimina
  16. Hai ragione, Francy, ad assolvere gli adulti di ieri, ma io ce l'ho con i bambini di ieri, con tutti quelli che hanno memoria corta e per i quali, la ribellione o il tentativo di ribaltare le regole, è stato solo un momento legato all'infanzia o all'adolescenza.
    I bambini di ieri, gli adulti di oggi.
    Quelli che opprimono i figli e tolgono tempo alla loro infanzia, dettando orari e regole, riempiento dil loro quotidiano con troppi impegni "assolutamente indispensabili": la palestra e poi il corso di chitarra e lezioni di equitazione e di lingua straniera e, perrino i BOOK ed i PROVINI.
    Questi bambini di ieri sono soprattutto quelli della mia generaione e di quella precedente.
    Quelli che hanno giocato ai rivoluzionari ed ora impongono regole e dettami ai propri figli, privandoli del tempo e dei sogni, e limitando i loro orizzonti.
    Ce l'ho con queste persone, Francy, :)
    Un bacio, perchè è sempre bello e stimolante avere la tua opinione.
    Marilena

    RispondiElimina
  17. Ciao Marilena,ottimo testo,l'eterno dilemma su dove sia la verità,forse alle volte mi illudo di averla trovata,alle volte si traveste di finzione teatrale e non riusciamo a riconoscerla,altre volte è lì nuda a portata di mano,il tuo testo è particolare e si presta a molte interpretazioni.
    Complimenti per la foto,e per la persona,gli occhi rapiscono la mente e il corpo.
    Buona serata.
    Un abbraccio vero.

    RispondiElimina
  18. Ciao Marilena un post molto bello dove si vuole affermare il proprio essere e di intendere ciò che ci circonda.
    Complimenti a te in questa foto, sei molto bella. Ho letto in qualche tuo post che al contrario non ti definisci tale, l'ho letto spesso. Non devi invece pensarla così. Forse che ti sta intorno o chi ti sta insieme ti fa sentire tale?
    Eleonora

    RispondiElimina
  19. Ciao, principe achab, ancora una volta mi trovo a dibattere l'eterno dilemma tra verità e finzione. Le mie molteplici personalità reclamano prepotentemente ognuna la propria parte di vero e così ecco, io sono Nanà, ed Agnese, ed Eveline ed Escura e Sally, perchè sento la loro sensibilità, percepisco il loro bisogno di riconoscimento identificativo, come riconoscimento verso me stessa.
    Grazie per i complimenti, principe achab, generoso e gentleman come sempre.
    Contraccambio l'abbraccio e ti bacio
    Marilena

    RispondiElimina
  20. Ehilà Eleonora, felice di ritrovarti, come va?
    Grazie innanzitutto per i complimenti :)
    Nei miei post racconto, sovente, di come mi capita di vedermi in determinati momenti
    Sono molto poco indulgente ed assai autocritica per quel che mi riguarda, ed ora che passano gli anni l'esame con la mia immagine diventa sempre più difficile :)
    Sono convinta che questo capiti alla maggior parte delle donne.
    Il mio compagno, Eleonora, mi vede bella sempre, anche quando io sono in lite con gli specchi, e spessissimo lo sono.
    Ha molta pazienza e molto amore.
    Un bacio, e spero a presto
    Marilena

    RispondiElimina
  21. Trovo verità nelle tue parole che nessun tempo sbiadisce. Trovo affini paralleli che mostrano l'irrazionalita della vita avverso modi e comportamenti che nessun palcoscenico inibisce, Trovo giochi d'infanzia che crescono con il tempo celati da maschere che guidano l'eterna giovinezza della vita pronti a separare il bello dal brutto prendendo applausi a scena aperta. In scena, nessuno riesce a recitare a soggetto privo di talento e ci riesce solo per l'emozione che un assolo lo avvicima a Dio, umile ed imperfetto. La saggezza non supera l'intelletto, ma dove manca natura, arte procura.
    E' un piacere sottile leggerti, un'emozione senza fine partecipare. Ti ringrazio per l'emozione che mi hai regalato.
    Il mio saluto Marilena
    Maurizio

    RispondiElimina
  22. La saggezza non supera l'intelletto, ma dove manca natura, arte procura.

    Mi piace immensamente questa tua frase, Maurizio, perchè contiene almeno un paio di verità nei secoli sperimentate e la prima è che la saggezza è secondaria all'inteligenza (o una sua appendice, troppo spesso, però, pesante come una zavorra che impedisce d'involarsi nella leggerezza); la seconda verità è che la fantasia può aiutare a colmare i vuoti (non sostituire, è ovvio) della vita: come mettere in scena un sogno o realizzare un desiderio.
    Gli scrittori non devono essere mai troppo saggi :)
    Un bacio, Maurizio
    Grazie davvero
    Marilena

    RispondiElimina
  23. ...
    Ma devo ricordarmi che sono qui e che continuerò
    ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
    a cucirmi un vestito di sole,
    di luna, il vestito verde color del tempo
    con il quale ho sognato di vivere
    un giorno su Venere.
    Gioconda Belli

    RispondiElimina
  24. Vivere su Venere, Antoine, è una esperienza meravigliosa.
    E' su quel pianeta che ho costruito il mio rifugio su un albero dalle incredibili foglie fosforescenti, e ci vado ogni volta che sento il bisogno di ritrovarmi.

    Questi sono i bellissimi versi di una donna e di una scrittrice.
    Un bacio
    Marilena

    RispondiElimina