Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 11 agosto 2010

L' indesiderato ospite

 Mi farebbe piacere un racconto che t'ispiri leggendo il mio spazio angusto.


A Matteo, con entusiasmo e simpatia

L'INDESIDERATO OSPITE
(liberamente ispirato al racconto di Squilibrato: Ambo i lati )

La cosa che più mi affascina del mio indesiderato ospite è la sua non celata autoreferenzialità, quello stringere convinto le sue stesse mani, la destra con la sinistra, con vigore d'intesa, come quando si suggella un patto e alla fine ci si congratula con il partner per la conclusione positiva di un accordo.
L'entusiasmo egocentrico con cui il mio indesiderato ospite, con spropositata cordialità, si complimenta con se stesso, m'incuriosisce oltremodo ponendomi, però, sulla difensiva.
Decido quindi di strisciare fuori dal mio ostile accartocciamento, nel quale mi sono preventivamente avvoltolata per celare il mio disappunto, quel tanto che basta per osservare di sottecchi le espressioni dell'interferire di due intenzioni, una delle quali, precedentemente e permanentemente inconscia, che si va caratterialmente delineando ambo i lati della sua faccia, nella mimica espressiva della sua fisionomia destra, servile ed accondiscendente, ed in quella sinistra, altera ed inflessibile.
Effetti collaterali del capolavoro chirurgico di un maxillo facciale, geniale quanto squilibrato, operante in preda a parossismo picassiano.
Raffinata chirurgia sperimentale, coadiuvata sulle incisioni di Escher.
Che stupida, sono stata, a pensare che la proporzione si limitasse alle solite tre dimensioni.
E' colpa dell'esaltazione dei miei cinque sensi, e della mia scarsa percezione cognitiva, se ho perseverato così a lungo nell'errore.

8 commenti:

  1. Interessante estrapolazione e ampliamento del post di Squilibrato, che mi sono andata a leggere.
    Uscendo da se stessi ci si vede in tutte le dimensioni e nella propria intetezza....accettandosi sempre.
    Così diversi, così uguali.
    Doriana

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  2. Uscendo da se stessi ci si vede in tutte le dimensioni e nella propria interezza......

    Molto bella questa frase che ho estrapolato dal tuo commento, Doriana, sinteticamente significativa di un argomento complesso, quanto affascinante: il rapporto col nostro IO.
    Quanti di noi sono davvero in grado di aprire quel terzo occhio che ci permeterebbe questa visione completa di noi stessi?
    E saremmo poi, in ultimo, capaci di accettare l'immagine che ne può scaturire?
    Non sono convinta che alla fine sempre ci si accetti.
    Un bacio, Doriana
    Buona giornata
    Marilena

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  3. Concordo che non sempre ci accettiamo, verissimo. Ma il motivo principale è dovuto al fatto che prima quel terzo occhio lo facciamo passare al vaglio di terze persone e spesso ne rimaniamo coinvolte dal giudizio, sia positivo che negativo, anzi spesso se è positivo è più fuorviante ancora. Le motivazioni possono essere molteplici e forse ci potremmo anche unire all'altro tuo post nella compagnia delle lettere.
    Una bella interazione fra blog e post:DDDD
    Questo tuo, invece, non coinvolge terzi, ecco perchè io ho scritto che sempre ci accettiamo.
    Aggiungo che quel terzo occhio lo teniamo invece ben nascosto a chi invece lo comprenderebbe bene. Ovviamente sto parlando per me, non voglio ne generalizzare ne parlare in vece tua.
    Confermo che è un post molto interessante.:))))
    Ciao Marilena, buon weekend di Ferragosto, io domani parto e tornerò Martedi...al lavoro:((
    Doriana

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  4. La fraes di Doriana è una sntesi perfetta dei due scritti che sono molto articolati e ampi, difficilmente quindo riassumubili. Complimenti alla vostra apertura mentale tridimensionale e oltre . Un baciastro miaooooooùùùùùùù

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  5. Grazie Doriana per queste specificazioni che costituiscono ulteriore arricchimento all'argomento, eh si, hai ragione, in qualche modo c'è un filo che potrebbe legare questo post all'altro, sulla Compagnia delle Lettere.
    Ti auguro un Ferragosto mirabolante
    A presto
    Marilena

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  6. Aperture tridimensionali......mi piace, catsister.
    Queste aperture tridimensionalile hai anche tu ubicate fra le vibrisse :)))))
    Ricambio il baciastro con tutti i miei sette sensi (sette quanti i sono re di Roma e relativi colli, e le sette vite di un gatto)
    Ovviamente, il baciatro, è anche tridimensionale ed in technicolor.
    Buon Ferragosto, Lucy
    Marilena

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  7. Ouverture dicendo che sono onorato e che questo tuo post, oltre che piacermi davvero tanto, mi ha fatto riflettere ulteriormente a ciò che già riportai. Desideravo essere trascendentale. Desideravo far sapere che tutto ciò che mi riguarda su questa PINETA TERRA, ha una luce quasi ridicola. Siamo qua per fare esperienza, dopodicé si andrà a giocare in altri luoghi. Tu lo hai colto. E l'intromissione discorsiva dell'occhio terzo, non è di certo a caso.
    Grazie, strega cara, per le tue dettagliatissime magie, curate minuziosamente nei minimi particolari, in parole che hanno oltre misura del magico e che non possono che farmi fermare, incantato, ammirato e con quel briciolo d'orgoglio spavaldo insito nel mio personaggio molesto. Riassumendo in due parole e due punti esclamativi: mi piace!!
    Outro dicendoti grazie per il tempo e la riflessione.
    Un abbraccio.

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  8. Lusingata dalle tue parole, Matteo, ma soprattutto dal tuo invito alla libera sperimentazione sul tuo post.
    Era assolutamente questo il senso del mio post AAA offro, e tu sei riuscito a coglierlo nella sua pienezza.
    Quel divertissement intelletuale, un pò gioco un pò sfida, che personalmente tanto mi affascina.
    Mi hai concesso l'housing nello spazio personale del tuo blog, ed il permesso di manipolare, a mia discrezione, il tuo scritto.
    Entrare nella tua mente......questa si che è stata, per me, una esperienza tracendentale :)
    E di questo immensamente ti ringrazio.
    Un bacio, Matteo
    Marilena

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