Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 30 maggio 2010

Sessodipendenti

MATTY
Ho conosciuto Lea in uno scontro di carrelli al supermarket.
Le nostre narici ci hanno subito fatti riconoscere come sessodipendenti.
Avevamo lo stesso sguardo ingordo e puzzavamo dello stesso sudore.
Quell'acquerugiola trasparente che dal sesso spurga direttamente nei pori dell'epidermide.
Una secrezione perlacea, dall' odore salmastro.
Così ci siamo ritrovati a scopare tra le pile dei cartoni pressati ed i cassonetti degli scarti alimentari, appena fuori dall'entrata secondaria del supermarket, quella che consente l'accesso al personale.
Ci abbiamo dato dentro alla grande, ancora più infoiati dall'idea che un commesso, o una cassiera, avrebbero magari potuto scoprirci.
Non c'è nulla di più sensazionale che fare sesso sentendosi gli occhi di qualcuno puntati addosso.
L'eccitazione adrenalica, riguardo a questa possibilità, ti spinge a performance davvero audaci.
Lea, dietro la sua apparente normalità, cela un'anima persa.

LEA
Mi sono sposata per salvarmi dalla brama del sesso.
Ho sperato nel miracolo del matrimonio, che appartenere ad un unico uomo mi avrebbe redenta dalla mia vita randagia.
Se il menage matrimoniale, come tutti dicono, spegne il desiderio sessuale, avrei di sicuro smesso di farmi scopare da chiunque.
Di rischiare ogni giorno una malattia venerea o l'incontro con un serial killer.

MATTY
Lea, in definitiva, ha pensato di sperimentare la veretta matrimoniale come uno di quegli anelli usati nel bendaggio gastrico, l'ultima risorsa per dimagrire quando tutte le diete hanno fallito.
Quell'anello di silicone che, restringendo la parte superiore dello stomaco, garantisce un precoce senso di sazietà per cui sono sufficenti poche briciole di cibo per sentirsi sfamati.
Metaforicamente, Lea, ha creduto di poter adoperare la sua fedina coniugale come un bendaggio vaginale che l'avrebbe resa libera dalle sue fameliche necessità sessuali.

LEA
Ho sposato un tipo essenziale, con poca fantasia, privo di qualsiasi morbosità
Uno non interessato alla sperimentazione.
Uno per il quale il sesso, per essere lecito e sacrosanto, necessita di due soli elementi: un pene ed una vagina.
Non sa nemmeno quante volte ho desiderato d'infilargli un dildo nel buco del culo solo per stimolare in lui una qualche reazione fisica ed emotiva.
La noia del matrimonio, anzichè spegnere la mia fame squilibrata di sesso, l'ha accresciuta.

MATTY
Così, quando il marito non c'è, Lea parte alla ricerca di partner occasionali portandosi dietro, in una borsa da palestra, tutto il suo suggestivo campionario di articoli da sexy shop.
Un fantastico assortimento di giocattoli sessuali.
La ragazza sà il fatto suo.
Ed il marito è davvero un coglione.
Non sà cosa si perde.
Lui non conosce la vera Lea.

LEA
Quando mi sono sposata l'ho fatto con motivazioni serie.
Volevo davvero guarire da questa dipendenza sessuale.
Non pensavo che sarei precipitata, invece, in un'astinenza tossica.
Quando ho iniziato a tradirlo mi dicevo è l'ultima volta.
Posso smettere quando voglio.
Ma non è così.

MATTY
Insomma, si ha bisogno di farlo, ecco.
E' una esigenza forte.
Una necessità fisica.
E' come una droga.
Hai bisogno della tua dose quotidiana.
Anzi, più di una dose.

LEA
I miei dildo e le mie anal balls sono un pò come il laccio emostatico e la siringa per il tossico...ma molto più piacevoli.
Disintossicarmi?
Non ne sento l'esigenza.

Anteprima

16 commenti:

  1. Delle serie televisiva: 50 cents a carrello!
    Senti, io la protaginista l'avrei chiamata Pia, nel senso ke buon ben comprendere DDDDD!
    Scherzi a parte, la ninfomania è una malattia difficile da curare, peggio della dipendenza da droga o dell'anoressia.
    Un bacio e Buona Domenica!

    P.S.:Allora, siccome sono il tuo "agente" devo dirti ke mi ha kiamato Tinto Brass, dicendomi se poteva farne un Film. Kiaramente lo avrebbe titolato "IL Pane Quotidiano", per via della spesa giornaliera al supermercato e perke la materia prima deve essere sempre fresca!

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  2. Eli, qui non parlo di ninfomania, ascrivibile solo all'universo femminile, ma di sesso dipendenza che coinvolge, in percentuale più ampia, gli uomini.
    Lea e Matty sono entrambi sessodipendenti, e consapevoli di esserlo.
    Il sessodipendente non riesce a controllare i propri impulsi sessuali che diventano il fulcro della propria quotidianeità con pesanti conseguenze negative sulle relazioni affettive e sociali.
    Nella sessodipendenza il partner è ridotto al ruolo di oggetto da cui ricavare piacere.
    Senza poi trascurare il fatto che è causa di un'alta percentuale di reati sessuali.

    "IL PANE QUOTIDIANO" è un titolo davvero sfizioso che intenderei usare io da sola, dal momento che Brass non rientra nel novero dei miei registi favoriti.
    Preferirei di gran lunga collaborare con Almodovar :)
    Mettici una buona parola, Eli
    Un bacio
    Marilena

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  3. Ok. Già fatto. Almodovar lo preferisco anch'io!
    Però, scusa se ti contraddico, anke la ninfomania è una forma convulsa di dipendenza al sesso, non credi?
    Aribaci. Scappo. Oggi ho una cerimonia!

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  4. Certo che anche la ninfoamnia lo è.
    Precisavo solo che entrambi i protagonisti del racconto sono sessodipendenti anche se, rileggendo il mio racconto, mi accorgo che Lea l'ho messa più in evidenza.
    Un bacio stregotta
    Buona domenica
    Marilena

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  5. Mannaggia a me...dimentico sempre qualcosa! E' un post scritto molto bene, perkè privo di bavagli "culturali" ke sicuramente non avrebbero reso l'idea di quella ke è una vera e propria malattia!
    Aribaci. Ariscappo!

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  6. Eli, i tuoi commenti hanno lo strascico come quello delle regine e delle spose :)))
    Tank you, sister
    One kiss

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  7. Ciao Marilena,bello questo racconto,trasmette delle sensazioni particolari ma vere,scritto molto bene da far capire che è come una droga questa dipendenza,anche se da subito piacevole,poi divente una ricerca maniacale.
    In questo testo si nota principalmente la solitudine dei protagonisti,soli con la compagnia della ricerca spasmodica del piacere,come la belva con la sua preda.
    Bravissima.
    Buona serata.
    Un bacio.

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  8. Ma non poteva sposarsi - se proprio doveva farlo- un Matty ? si sfogava quanto come dove voleva senza far danni ....... ma l'essere umano è unico nel complicasrsi inutilmente la vita ...... Il titolo del futuro film è geniale. Un bacio strega lussuriosamente brava

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  9. Scusa la domanda diretta ma la curiosità mi affascina.
    Ho letto altri tuoi post riguardo racconti a sfondo sessuale, la mia domanda è questa:
    Ma con il tuo partner fai sesso?
    E se lo fai fate almeno la centesima parte di ciò che tu immagini in questi tuoi bellissimi e invitanti scritti?
    Grazie e complimenti, seguirò questo tuo affascinate blog
    Leonardo

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  10. Ma in effetti è vero, Massimo, quello che tu scrivi circa la solitudine dei protagonisti di questo post.
    La sessodipendenza è una "dipendenza senza droga", ma è l'ossessione del sesso di cui si diventa dipendenti.
    Non è una disfunzione sessuale ma, come conseguenza diretta può svilupparne, insieme ad altre patologie quali, ad es, malattie sessuali, disturbi del sonno, depressione, ecc.
    Oltre all'inaridimento dei rapporti sociali ed affettivi.
    Il partner, inoltre, è vissuto solo come oggetto sessuale, facilmente sostituibile.
    Come per il drogato tutto è finalizzato alla dose giornaliera, e quando l'effetto è finito si resta da soli.
    Un bacio, Massimo, grazie di questo commento e della sensibilità con cui lo hai esposto
    Marilena

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  11. Lucy, ma Lea ha cercato di risolvere i suoi problemi cambiando drasticamente vita, sposandosi con un tipo "tiepido", non particolarmente interessato al sesso.
    Se avesse sposato uno come Matty, insomma, sarebbe stato come per un tossico sposare il suo pusher :)
    Il fatto è che certi probelmi non si risolvono coi metodi "fai da te",ma come per tutte le dipendenze si ha bisogno di un aiuto innanzitutto pschiatrico.
    La dipendenza non è solo "mi piace fare sesso" ma "esiste solo il sesso".
    Avrei voluto scrivere più dettagliatamente nei risvolti ma, alla fine, ne avrei fatto un brutto,inefficace, ed approssimativo compendio patologico e medico, per cui ho optato per una specie d'intervista breve, senza troppe parafrasi, e scritto con un linguaggio immediato.
    Lucy, smackkkkk
    Sono blog dipendente da te
    Marilena
    P.S. - La sceneggiatura del film la scrivo solo se sarai tu a dirigerlo.

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  12. per guarire da cosa ?

    Questa tua domanda,Antonio,l'ho girata a Lea mentre si apprestava ad uscire con la sua borsa colma di giocattoli sessuali.
    -Ti sembro forse malata?-
    Mi ha risposto salutandomi con la linguaccia.
    La frangia infantile, gli occhi sfavillanti e quel suo sorriso tutto fossette......
    A me è sembrata in gran forma, anche se certe malattie non mostrano sintomi esterni.
    Un bacio,
    Marilena

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  13. Ciò che è fantastico è vero.
    Ciò che è vero e fantastico.
    E nei miei scritti non c'è nulla di così strano, sconvolgente o irrealizzabile.
    Nulla che non si possa immaginare.
    Nulla che non si possa sperimentare.
    Penso di aver risposto alla tua domanda :)
    Grazie, Leonardo, per la tua visita e per i tuoi complimenti.
    A presto
    Marilena

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  14. La sessodipendenza come l'hai tu descritta, in questo bellissimo racconto, è una vera e propria malattia, forse curabile solo tramite psichiatri. Ma esistono situazioni simili, come da te raccontate, che invadono a volte i pensieri di una donna, nelle proprie fantasie. Sinceramente non so se anche in quella di un uomo.
    Situazioni erotiche complesse, magari elaborazioni di fatti realmente accaduti naturalmente di natura minore.
    Beh quante volte ho pensato di ritrovarmi contro un muro con un uomo ( o una donna) che mi tenesse premuta contro....:)
    Molto bello il tuo blog
    Eleonora

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  15. Certo, Eleonora, le fantasie sessuali sono molte e varie e quelle femminili, in particolare, possono essere superlative, perchè l'immaginazione femminile, a differenza di quella machile più concentrata sul lato fisico, riesce a creare minuziosi ed arabescati intrighi psicologici realizzando nel gioco sessuale quelli che sono le suggestioni dei suoi desideri.
    Quello femminile è quasi sempre un gioco raffinato e sempre molto dettagliato, al di là di una facile oppur complessa scenografia.
    Il sesso senza fantasia è un piacere davvero molto limitato :)
    Grazie Eleonora della tua visita e di questo tuo commento che aggiunge materia nuova al mio post.
    A presto
    Marilena

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