Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 15 maggio 2010

L'ipnotismo della pioggia

Fuori dall'antro, stamani, c'è un cielo pallido e gocciolante, così distante dal sottosuolo dove io dimoro che, a stento, ho avuto percezione dell'imminenza dell'alba, se non fosse stato per quel grattare ossessivo della pioggia contro le assi precarie e tumefatte del sottotetto, dove una volta nidificavano le rondini e piccoli volatili abusivi, avrei potuto immaginarlo come un miraggio.
Il musino triangolare di Lizard, la lucertolina bionda, spunta da sotto una grossa pietra.
Anche lei, come me, in attesa del sole.
Abbiamo entrambe bisogno, seppur per ragioni diverse, di credere alle menzogne del cielo e di poterlo immaginare nè troppo distante dai gradini dove io sono seduta a fumare, nè dal sasso opportuno dove lei ha trovato provvisorio rifugio.
Lizard saetta brevemente d'intorno il suo sguardo di rettile.
Dalla stretta fessura dei suoi occhi trapela la consapevolezza di non essere un animale anfibio e, di conseguenza, la convinzione che tutta quell'acqua alla fine non la riguarda come un rischio reale, se saggiamente rimarrà sotto il riparo asciutto del suo ciottolo.
Lizard non enfatizza, come me, i cataclismi meteorologici rilevando in essi simbolismi e responsi, perchè il suo istinto esistenziale di animale a sangue freddo la preserva da qualsiasi malsano tentativo di avventurarsi oltre o di trasformarsi in qualcos'altro.
Così rimane inchiodata al suo pezzettino di suolo, perfettamente immobile, per non disperdere nemmeno un atomo del tepore accumulato.
Ma io immagino, invece, di avere le ali o le pinne o le ruote, o qualsiasi altra diavoleria mi frulli in testa, così da sfuggire all'ipnotismo della pioggia.
Al suo metodico ruscellare.
Al fraseggio subliminale e ventriloquo che ogni scroscio, subdolamente, sussurra.
Devo ricordarmi che un tempo ero una sirena vera prima che la febbre del sole trasformasse il mio oceano in questa landa desertica, e me nella polena di un galeone fantasma.

14 commenti:

  1. Se è caffè vero e non allungato, allora si
    Mettici due cucchaini e mezzo di zucchero.
    E giralo a lungo.
    Un pensiero carino, my darling
    One kiss
    Marilena

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  2. La ESCURA una volta era Sirena e poi Polena, non male come percorso di vita, negli antri ci sono cose che voi lucertole ingenue non potete nemmeno immaginare ...... Il finale è splendido un oceano ondeggiante di fusa feline

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  3. Le lucertole, Lucy, non sono mentalmente corruttibili come le streghe & affini e, quindi, non soggiacciono a nessun tipo d'incantesimo, conservando intatta la purezza dell'istinto e rimanendo sempre, fino in fondo, loro stesse.
    La Escura, invece, assecondando le sue paranoie si è addormetnata sirena e si è risvegliata polena.
    Un rigor mortis molto consapevole :(
    Un bacio, incorruttibile Lucy, che nel tuo animo felino rechi l'enigma della sfinge e quello di Monna Lisa: la perfezione del mistero.
    Marilena

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  4. Hai scritto un racconto con la furia di un temporale, dove lampi e saette escono dal sottosuolo per colpire le nuvole, alla ricerca del sole. E' una vecchia tortura cinese quella della goccia d'acqua, strega della Luna.
    Una tortura ke tu non subirai e neanche Lizard.
    Ascolta....non c'è più quel grattare ossessivo della pioggia! Se metti fuori il naso, vedrai un grande ombrello girasole e una lampada a raggi di calore che illumina l'antro e scalda Lizard, ma, soprattutto, scalda il tuo cuore che di fantasma non ha proprio nulla, ne di polena.
    Esci dall'antro, maledizione! Fuori c'è chi ti aspetta..........

    P.S.:A,la solita dimenticanza. Ti presto le mie scarpette rosse, dono di una supergatta, se fai tre soli saltelli, ritroverai le tue ali!

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  5. Non la sopporto più la pioggia, Eli.
    Le mie ossa invocano il sole.
    Ma si, forse, hai ragione, è buona l'idea della grande lampada a raggi di calore per illuminare l'antro e scaldare anche Lizard.
    Me ne procuro una in ogni caso, visto che la primavera stenta a comparire e l'estate......chissà!
    Un baciotto, sorella strega
    Una buona domenica
    Marilena
    P.S. - Stavolta, però, dammi le scarpette della misura giusta :)

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  6. Ciao Marilena,bello il tuo testo,lo trovo a tratti ipnotico,le tue parole hanno la forza della tempesta,ma poi arriva il sole che tutto fa brillare,la pioggia mi piace molto,ma in certi casi vale il detto:E DALLE E DALLE SE SCASSA PURE U METALLE.
    Buona serata.
    Un bacio.

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  7. Sono scarpette magiche, le possono indossare solo le persone speciali, altrimenti la magia non funziona!
    E.....posa quel coltello! Non serve!

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  8. Ehilà, Massimo, proprio vero che E DALLE E DALLE SE SCASSA PURE U METALLE (ma è partenopeo?), ed io che di metallo non sono mi sono scassata da un pezzo :(
    Piace anche a me la pioggia, se poi subentra, come da copione, il sole.
    Il fatto è che il sole proprio non c'è!
    Magari lo dipingo su una parete, stile trompe-l'oeil.
    Un bacio
    Buona serata anche a te
    Marilena

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  9. Lo vedi anche tu, Eli, che con me la magia non funziona, perchè sono sotto ipnosi da pioggia ed anche assolutamente sfigata :(
    E con le scarpe in prestito non voglio più averci niente a che fare, dopo che quelle di Cenerentola le ho dovute tagliare col coltello per liberarmi i piedi :(
    Comunque, grazie :)

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  10. Ti passo sopra
    accanto intorno attraverso
    ti scruto in ginocchio
    ti annuso nell'aria e ti assaggio
    ti sento col sapore di sale
    e con l'odore di pioggia
    ti dormo tra i capelli
    ti lascio e ti riprendo
    ti ho e poi ti perdo.
    Monica Maggi

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  11. L'ipnotismo della pioggia......rimango incollata ai vetri a guardare le gocce che diventano sempre più fitte.
    Mi nutro del loro freddo e della loro malinconia.
    La pioggia io l'amo e la odio.
    Ma mai mi lascia indifferente.
    Posso ignorare il sole, ma non lei.
    A volte mi ruscella nella testa prima ancora che cada.
    A volte ho il disperato bisogno di vederla cadere, quanto quello poi successivo di vederla cessare.
    A volte io stessa sono una donna d'acqua.
    Un bacio, Antonio, e grazie per le bellissime immagini che dai versi fluiscono verso di me, e che solo la sensibilità di una poetessa poteva così mirabilmente cesellare.
    Buona giornata, menestrello toscano
    Marilena

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  12. Mi perdo anche io tra la musica della pioggia che concilia in me pensieri ipnotici surreali e fantastici

    un abbraccio

    Clelia

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  13. Ciao Clelia, eh si la pioggia ha sempre su di me un impatto, come dire, psichedelico :)
    Good trip o bad trip......spesso dipende solo da quanto e come sia riuscita a dormire la notte!
    Ti ringrazio, Clelia, di questo tuo commento e ricambio l'abbraccio, scusandomi della mia risposta tardiva.
    Un bacio
    Marilena

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