Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 7 maggio 2010

Un atto d'amore

Ho già scritto in passato della mia passione per i termini forti e drammatici.
In particolare per le parole nude, perentorie.
Quelle prive di ombre.
E' una scelta.
Uno stile.
Una esigenza che ancora una volta, però, ha avuto ripercussioni nella mia vita privata.
Posso capire che trovare nel mio post UNA GIORNATA DI PIOGGIA una frase come "bocca di puttana in un viso di cera", riferito a me stessa, possa sconcertare quelli che, nel mio entourage, l' hanno letta trovandola eccessiva, fuorviante, illeggittima.
Lesiva.
Preoccupati anche per la mia immagine nell'opionione di chi legge.
Di questo mi dispiace davvero, e chiedo scusa a chi ho arrecato dispiacere ma, ancora una volta, ripeto che il mio uso delle parole non è mai nè sconsiderato nè disinvolto, ma sempre mirato a dare corpo alle immagini.
La frase "bocca di puttana in un viso di cera" rende magnificamente, dal mio punto di vista, l'idea di uno stato d'animo catatonico contrapposto alla vividezza di una bocca sgargiante e provocatoria.
Quelle labbra di puttana rosso carminio in un volto grigio sono il punto focale attraverso il quale ho cercato visivivamente di evidenziare l'oppressione di una tristezza intima ed invasiva.
Colore vivido e rumoroso, il rosso, fine a stesso per esigenze di vita e di mestiere, usualmente adoperato dalle prostitute, dai clown, dai folli
E dagli scrittori.
Chiedo scusa a chi si è sentito ferito da questo mio post e da tracce simili lasciate in altri siti, ma sono fermamente convinta, e lo ribadisco ancora una volta, che chi vuole scrivere non deve avere paura delle parole e, soprattutto, fregarsene dei giudizi.
Per me le esigenze del racconto hanno il sopravvento su qualsiasi altra ragione per cui non intendo edulcorare, smussare, intiepidire o rendere più accettabile, solo per non incappare nella malevolenza del mondo, o recare dispiacere a chi mi vuol bene.
D'altronde tutto è così facilmente e consapevolmente fraintendibile.
Anche l'onestà degli scopi.
Penso solo che, se quella mia frase, o altra similare, fosse stata scritta su una pagina di carta non avrebbe sortito, forse, lo stesso effetto.
Questo mio post è un atto di amore verso chi mi vuol bene e chi mi stima, ma non ne scriverò più di simili riguardo questo argomento perchè chi vuole scrivere, e farlo davvero, deve attingere solo da se stesso senza assoggettarsi a nessun tipo di condizionamento esterno.
Marilena

19 commenti:

  1. Cara Marilena,
    scrivere è bello proprio perché ci rende liberi da qualsiasi vincolo o condizionamento con il mondo esterno! E perché mai dovresti rinunciare alla tua spontaneità, al tuo stile, alla tua "firma" che ti resndono unica nel modo di raccontarti? E per giunta in uno spazio completamente tuo, da te creato appositamente perdare sfogo alle tue emozioni, sentimenti, rabbie, dolori, delusioni... Chi, nella sua poca sensibilità, critica o si sente offeso dal tuo modo di relazionarti meglio che volga le sue letture altrove..
    Il tuo spazio è bello proprio per questo... per le immagini, i colori, la musica che scaturiscono dalle righe dei tuoi post! Senza non sarebbe la stessa cosa, non saresti TU! Per cui non smettere mai di raccontarti come meglio credi, sii semprete stessa come fin'ora hai sempre fatto! Per me è sempre un piacere leggerti amica mia...
    Ti abbraccio!
    Claudia

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  2. Siamo alle solite, sorella....... Gli atti d'amore sono una scelta che mai deve mai cercare di cambiare l'essenza dell'altro,
    altrimenti la persona che ci troviamo difronte non è più la stessa della quale ci siamo innamorati. Io ti conosco e so quello che intendi quando scrivi, senza mai stupirmi più di tanto di un termine "forte" che scuote, in ogni caso il lettore, spingendolo a soffermarsi e a riflettere. E' vero che chi legge non sempre attribuisce al termine la
    giusta valutazione, ma uno scrittore cosa sarebbe se plasmando i suoi racconti non userebbe le parole, le frasi che per lui sono d'impatto?
    La libertà dell'espressione nello scrivere è fondamentale. Già viviamo in uno Stato che ce la sta impedendo! Purtroppo, non essere compresi nell'essere, è la cosa che più ci fa male. Uno scrittore spesso scrive solo di se stesso cercando di trasmettere le proprie sensazioni ed emozioni e stati d'animo e, per farlo, deve usare tutti i termini possibili e quando questi non ci sono, dovrebbe, addirittura, inventarseli.
    E quando scrive d'immaginazione, di storie che non gli appartengono, crea e distrugge a suo piacere personaggi e mondi!
    Un bacio, strega della Luna.

    P:S: Condivido in pieno la tua scelta. Non cambiare mai! Chi ti conosc e ti ama conosce bene il tuo valore!

    Ti deico questa poesia con tutto l'amore di sorella:


    Per te amore mio

    Sono andato al mercato degli uccelli
    E ho comprato uccelli
    Per te
    amor mio
    Sono andato al mercato dei fiori
    E ho comprato fiori
    Per te amor mio
    Sono andato al mercato di ferraglia
    E ho comprato catene
    Pesanti catene
    Per te
    amor mio
    E poi sono andato al mercato degli schiavi
    E t'ho cercata
    Ma non ti ho trovata
    amore mio
    (Jacques Prevert)

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  3. Ciao Marilena,capisco quello che vuoi dire,ma devo dirti che il tuo post sotto che ho letto e lasciato un breve commento è veramente bello,non scusarti non serve,chi scrive deve farlo in modo libero senza compiacere gli altri.
    Vai sempre forte,grazie per le emozioni.
    Buon fine settimana,e per domani auguri.
    Un bacio.

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  4. Ciao Claudia, innanzitutto grazie del tuo commento e della presenza, sempre solidale ed amichevole.
    Ho scritto questo post stamani, un pò di fretta, senza aver avuto il tempo di rivederlo.
    E' un post parziale, nel senso che ho trattato solo della parte che mi riguarda, perchè sentivo il bisogno di far chiarezza a me stessa, attraverso la scrittura, della validità delle mie motivazioni.
    Al momento di questa verifica sono subentrati dubbi, e mi sono sentita anche sbagliata, perchè l'impresa di questo blog non avrebbe dovuto contemplare sacrifici da parte di nessuno.
    Nè far male ad alcuno.
    Eppure, non è stato così.
    Io ho perfettamente capito le posizioni di chi ci ha visto un problema, esposte con pacatezza e senza forma di ricatto.
    Posizioni che non chiedevano alcuna modifica al mio modo di essere in questo blog ma da cui scaturiva un disagio ed un'apprensione sul modo in cui, attraverso i miei scritti, potrei essere recepita.
    E' difficile, Claudia, far quadrare sempre tutto.
    Da una parte c'è chi ti vuole bene e dice che è doloroso leggere certe cose, dall'altra ci sono io, che vivo la mia scrittura in maniera assolutamente naturale, fregandomene, credimi, di quello che può venirne fuori.
    Tutta la vita sono sempre stata una che ha sempre tenuto in primo conto il giudizio degli altri, molto insicura di me stessa, come ancora lo sono, seppur in maniera minore.
    Questa insicurezza che scompare del tutto quando scrivo.
    Ed è proprio grazie a questa mia "straordinaria" sicurezza che il giudizio del mondo per me è influente.
    Ma fa altresì male sapere che il mio modo di propormi arreca sofferenza a chi mi vuole bene.
    Un bacio, Claudia, ed infinitamente grazie
    Marilena

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  5. Eli, chi mi vuol bene ha capito le mie motivazioni, ma questo non gli impedisce di star male.
    Non mi è stata chiesta nessuna rinuncia, nessuna trasformazione.
    E' che sono io che sbatto contro un muro di gomma, e mi sento di "merda" per non voler sacrificare nessuna delle mie parole, mentre continuo a dire che diversamente, per me, non sarebbe la stessa cosa.
    L'unico egoismo della mia vita è questo blog.
    Un egoismo che avrei voluto condividere con tutti, soprattutto con chi mi vuol bene, ma che invece troppe volte mi si è rivoltato contro.
    A volte penso che a questo blog sto dando una importanza esagerata.
    Che ci vedo chissà cosa.
    Che mi sento chissà chi.
    E che forse non vale la pena di far star male nessuno e di sacrificarsi e sacrificare.
    Ma poi penso a tutte le ipotesi di storie che ho in testa.
    A tutte quelle parole che premono per uscire.
    Alla soddisfazione che provo nello scrivere.
    Alla grande libertà che mi sono ripresa, almeno qui, in questo spazio.
    Ad avere qualcosa di totalmente mio, e di cui sono "arrogantemente" sicura di una sua qualche validità, che non riesco a fare un passo indietro, a non voler rinunciare di un millimetro di questo spazio, nonostante i miei sensi di colpa ed i miei conflitti interiori.
    Ma come si fa a calibrare tutto?
    Grazie della poesia, Eli, che è davvero bellissima e mi ha riportato anche indietro nel tempo, perchè Prevert è stato uno dei poeti che leggevo nella mia giovinezza.
    Un bacio, sorella strega rossa
    Grazie di tutto
    Marilena

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  6. Ciao Massimo, grazie infinite per la tua stima, per la tua amicizia, e per il tuo sostegno.
    Non è in discussione il modo di scrivere ma l'impressione che di me se ne ricava.
    Come ho spiegato nella risposta a Claudia, questo mio post andava ulteriormente ampliato, ma la cronica mancanza di tempo di quest'ultimo periodo non me lo ha permesso e l'esigenza dello scrivere ha fatto il resto.
    Dopo, per correttezza nei riguardi di chi aveva già postato commenti, non ho fatto aggiunte, nè modificato nulla.
    E, forse, è sbagliato anche il titolo: l'atto d'amore lo ha fatto chi si è sforzato di capire le mie ragioni.
    Un bacio, Massimo
    A presto
    Marilena

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  7. "Eli, chi mi vuol bene ha capito le mie motivazioni, ma questo non gli impedisce di star male.
    Non mi è stata chiesta nessuna rinuncia, nessuna trasformazione.
    E' che sono io che sbatto contro un muro di gomma, e mi sento di "merda" per non voler sacrificare nessuna delle mie parole, mentre continuo a dire che diversamente, per me, non sarebbe la stessa cosa".
    L'avevo capito questo ed è proprio questo il tuo conflitto più grande!
    Sono sicura che se tu rinunciassi a scrivere tutte quelle storie che hai in testa e rinuci al tuo blog tu non compiresti un atto d'amore ma soffocheresti quella parte di te che è vive quel senso di libertà che provi, visto che in questa nostra "misera" vita di soddisfazioni non ce ne regala nessuno!
    Non scrivere più post come questo, non privarci del tuo stile e del tuo blog perchè anche queste cose ti appartengono, fanno parte di te, di una donna che si è fatta da sè!
    Io ti abbraccio forte forte!.....e aspetto il tuo prossimo post!

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  8. Ho letto in alcuni romanzi un'espressione simile a quella che hai usato Tu, "bocca di puttana in un volto di bambina", "bocca di puttana in un volto inespressivo" e via dicendo.. Non mi hanno mai suscitato pensieri maliziosi, ma l'immagine di una donna sul cui volto risaltavano le labbra.. nulla di più.
    Ora capisco che quest'espressione possa turbare l'animo di chi Ti vuole bene, visto che quel volto è il Tuo, ma sinceramente una bocca di puttana in un volto di cera.. fa un pò impressione.. non credo susciti pensieri perversi, mi sa di Adams :))

    Però, Marilena, non ho capito bene il finale del Tuo post:
    "... ma non ne scriverò più di simili riguardo questo argomento, perchè chi vuole scrivere, e farlo davvero, deve attingere solo da se stesso senza assoggettarsi a nessun tipo di condizionamento esterno".

    Ne scriverai o non ne scriverai più di simili racconti?
    Alla/alle persone che Ti vogliono bene spiega che nella scrittura ci sono le famose licenze poetiche e letterarie, e questa Tua lo è.
    Un bacione

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  9. Sei generosa Marilena ed empatica senti il turbamento degli altri e lo fai tuo, ma non si può essere sempre sotto pena. Questi sono testi artistici prima di tutto, riflettono, non riflettono, non vuol dire nulla conta l'emozione che recano, l'incanto che creano, il fascino della bravura nell'incatenare le parole che riescono poi ad uscire meravigliosamente libere. E libere devono essere. Rimettiamo i mutandoni della controriforma ai nudi di Michelangelo nella Sistina ? Sir Alfred era un folle assassino perchè ha inscenato Psyco? no e tu non sei i tuoi testi, ma nei sei l'essenza emozionale.
    Adoro la tua arte non tradirla mai.

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  10. Il conflitto più grande, Eli, è sapere che una stessa frase la potrei scrivere con parole diverse ed altrettanto efficaci eppure no, non le prendo neppure in considerazione, scartandole a priori e sottostando al fascino di quelle che, col tempo, sono diventate per me "parole chiavi".
    Ma io inquadro tutto nell'ambito "del gioco della scrittrice", e non mi creo più, come all'inizio accadeva, il problema di come, attraverso questo gioco, io possa giungere agli altri, anche perchè questa fase riguardante il giudizio sulla mia persona, attraverso le mie cose scritte, personalmente l'ho superata da un pò, liberandomi da un ostacolo grande che avrebbe potuto inibirmi in una sorta di perenne autocensura.
    E l'ho fatto.
    All'inizio di questa avventura in Blogosphere, proprio perchè avevo paura di come potessi apparire non a chi non mi conosce, ma a tutti quelli che, invece, mi conoscono.
    E' solo quando ti liberi dai lacci e lacciuoli di questa paura che puoi dire di essere davvero autonoma e libera.
    un bacio, Eli, e grazie infinite per il tuo sostegno
    Marilena

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  11. Devi sapere, Francesca, che Mortisia Addams è il modello di donna a cui mi ispiro, io e lei abbiamo molte cose in comune :)
    E forse, Francesca, è stata proprio Mortisia ad ispirarmi quella frase, anche se una Mortisia puttana è difficile da immaginare nella sua altera rigidità.
    Scherzi a parte, Francesca, il problema non era tanto nella struttura della frase ma nel riferimento diretto a me stessa.
    Questa frase ed altre simili, che potrebbero dare di me una immagine sbagliata.
    Eppure non credo che questo sia avvenuto.
    Io sento la simpatia delle persone, non solo di quelle con le quali più mi relaziono all'interno del blog, ma anche di chi sporadicamente ci si affaccia.
    Nel finale di questo mio post intendevo dire che non scriverò più post di giustificazioni, ma questo qui era necessario per chiarire innanzitutto con me stessa e per evitare che mi facessi schiacciare dai sensi di colpa.
    Continuerò a scrivere, Francesca, e ad impestare l'etere con le mie parole.
    Un bacio davvero grande, Francesca, e grazie
    Marilena
    P.S. - Adoro la duttilità delle licenze poetiche :)

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  12. Grazie Lucy, per questo bellissimo commento e per l'empatia che ne traspare.
    Il fatto è che le ragioni dell'altra parte io le ho capite.
    E sono ragioni dettate dal cuore e dal senso di protezione che scaturisce nell'immaginarmi, magari, alla mercè d'illazioni o congetture o quant'altro ancora anche se, e di questo ne sono convintissima, le persone hanno ben altre "gatte da pelare" (ops, scusa il termine inopportuno) che stare a lambiccarsi il cervello su quale categoria di persone io appartenga.
    Le ho capite, Lucy, queste motivazioni e per quello che ho potuto le ho fatte mie, ma le soluzioni possibili che mi si affacciavano alla mente richiedevano, da parte mia, modifiche consapevolmente accettate che, però, non sarei riuscita ad accettare davvero.
    E questo mi fa star male inducendomi sensi di colpa.
    Sembra addirittura pretenzioso questo "vado avanti io perchè chi mi vuol bene si fa da parte".
    Anche se lo scrivere d'ora in poi avrà un sapore amaro, so che comunque non riuscirò a smettere.
    E' come una droga per me.
    Ma è una droga che, mi sto accorgendo, non nuoce a me ma a chi mi sta vicino.
    Eppure non riesco a smettere.
    Sono alla mercè delle parole e delle mie immagini interiori ed allora ecco:
    'fanculo il giudizio del mondo.
    'fanculo chi mi vuol bene.
    'fanculo io pure nella mia arrogante determinazione.
    Mi sono chiesta se il prezzo che pago per questa mia maniacalità di scrivana non sia davvero troppo alto.
    Mi rispondo che è davvero grande, ma diversamente non riesco a fare.
    E ci sto male.
    Un bacio, Lucy, e grazie sempre della tua amicizia e della tua comprensione.
    Marilena

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  13. Ciao Marilena,condivido pienamente il pensiero di Fel.
    Grazie per la dedica fatta da te sul mio blog,è molto bella,ho sentito un brivido nella lettura,grazie e complimenti.
    Un bacio.

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  14. REGOLE DEL GIOCO
    (Poetica)
    Bisogna trovare parole cariche di elettricità.
    Bisogna metterle in fila
    e trasformarle in batterie.
    Bisogna convogliare i fiumi
    e costruire turbine.
    Bisogna erigere linee di alta tensione.
    Bisogna commissionare la pioggia.
    Tutto dev'essere pronto.
    All'arrivo della grande acqua
    una poesia vera funziona come una centrale elettrica.

    ciao marilena

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  15. Grazie Massimo, non devi ringraziarmi di nulla, ma sono davvero contenta che ti sia piaciuta.
    Ti auguro un buon inizio settimana
    Un bacio
    A presto
    Marilena
    P.S. - Quel mio augurio, Massimo, è davvero sincero.

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  16. Personalmente, l'esempio che hai fatto, cioè la frase 'incriminata', la trovo terribilmente (nel senso buono) d'impatto. Rende perfettamente quello che volevi dire con poche parole. Non capisco cos'è che abbi scandalizzato così tanto... va avanti per la tua strada, e non dar troppo credito alle 'critiche' ;)
    Scusa se vado un attimo off-topic, ma volevo segnalarti un forum appena nato, dedicato agli Scrittori e poeti in particolare, ed a qualsiasi forma d'Arte e cultura. Ci farebbe piacere se venissi a darre un'occhiata, e se vuoi, a condividere con noi le tue Emozioni.
    Ecco il link:
    http://scrittoricreativi.forumcommunity.net/

    Grazie e a presto.

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  17. Antonio, questa poesia è spettacolare!
    Una meravigliosa intuizione che assolutamente esprime quello che io intendo per " termini forti".
    Giove Plunio scatena le turbolenze mentre Venere emerge dalle acque in subbuglio e le ninfe piroettano dagli abissi verso il cielo disegnando brevi traiettorie elettriche su cui dopo s'innesterà l'arcobaleno.
    E' questa l'immagine che questi stupendi versi mi hanno subito trasmesso.
    Grazie davvero.
    Un bacio
    Marilena
    P.S. - All'arrivo della grande acqua
    una poesia vera funziona come una centrale elettrica.
    Non c'è nulla di più vero.

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  18. Roby e Samy, benvenuti nel mio blog!
    Il fatto è che quel termine, riferito a me stessa, ha destabilizzato chi mi conosce e pensa che questo possa dar adito a congetture o illazioni sulla mia persona.
    Per quel che penso non credo che sia così, ma anche se così fosse questo non m'impedirebbe di continuare a scrivere nel modo che ho sempre fatto.
    Mi piace e mi diverte esplorare pianure e dirupi, e descrivere quello che i miei occhi vedono usando quelle parole che io sento come le più appropriate.
    Di sicuro verrò volentieri a visitare il link da voi proposto e contraccambiare la vostra gradita visita.
    Grazie per il passaggio e per questo commento.
    A presto
    Marilena

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  19. Grazie Marilena. Chi ti conosce, se ti conosce sul serio, e ti stima e ti rispetta per quello che sei, dovrebbe essere dalla tua parte, nel caso qualcuno potesse dar adito a delle congetture. Non dovrebbe confonderti le idee, nemmeno a fin di bene, secondo me :)
    Per quanto riguarda il forum, se ti iscriverai saremo lieti di leggerti :) L'invito è ovviamente esteso anche ai tuoi amici. :)
    Buona serata.

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