Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

sabato 19 dicembre 2009

Lo specchio di un'altra donna




E così ho comprato questo specchio dalla cornice brunita, stile liberty.
E' stato amore a prima vista.
Sulla bancarella di un mercatino di brik a brak, seminascosto tra una grossa teiera di porcellana made in Cina, ed un espositore di monete, ne fuoriusciva solo l'impugnatura.
Il venditore ha intercettato il mio sguardo e lo specchio si è magicamente materializzato tra le sue mani, nella sua interezza.
«O vulite accattà, signurì. Tenite. Solo 15 euri».
Ho allungato la mano per prenderlo.
«Accattatevello. E' una rarità»
Scandisce quest'ultima frase gratificandomi di un sorriso contagioso, seppur avaro di denti.
«Nu poche e  sidol e arredeventa belle, 'na sciccheria»
Una rarità. E a soli 15 euro: questo deve essere il mio giorno fortunato!
Lo specchio è pesante. Di ottone. Scurito dall'incuria e dal tempo. Il retro è foderato di vellutino rosso, serrato da due solidi fermagli. L'impugnatura raffigura una donna stilizzata.
I suoi capelli, contro ogni legge di gravità, s'intrecciano in complicate volute verso l'alto per poi ricadere all'esterno a disegnare l'ovale che ne racchiude il vetro butterato: lo specchio meno luminoso che io abbia mai visto.
Ma è uno specchio che non inganna perché non finge luce e neppure riflette raggi fittizi.
E' un onesto specchio appartenuto ad una donna di un'altra epoca.
Chissà quante volte le sue mani lo avranno sfiorato. Accarezzato.
Riflessa nella sua immagine bella.
Riflessa nella sua immagine brutta.
Questo specchio ha un'anima. E dei ricordi.
Ha un valore inestimabile. Non posso lasciarlo all'incuria del venditore, al caos della bancarella e alla curiosità dei passanti che lo profanerebbero con le loro  mani frettolose. Prive di sentimento. 
No, non posso permetterlo.
«Lo compro». Decido d'impulso.
«Avite fatte n'affare, signurì. Averamente». Dice il venditore, col suo sorriso da stregone.
Marilena






8 commenti:

  1. Bello il tuo scritto,è come una magia o un icantesimo,e devi per forza agire senza pensarci troppo.
    Al riguardo ho sviluppato una teoria molto personale,certe cose come lo specchio del tuo post,non siamo noi che li vediamo per primi,ma sono loro che indicano la via a noi per farsi trovare,è un gioco di forze invisibili.
    Uno specchio che non mente,e non trasforma o lacera la realtà.
    é sempre molto piacevole leggerti,a sai nel mio ultimo post di oggi,c'è uno specchio.
    Buona serata Marilena.

    RispondiElimina
  2. Un acquisto magico direi, uno specchio decorato dalla luce offuscata, puo rivelare molte verità, anche le più nascoste. Perfetto monile antico dalle ricercate decorazioni, per un antro streghesco. Quel venditore la sa lunga ...... ma era proprio un venditore ........ ?
    Un bacio mia misteriosa Marilena

    RispondiElimina
  3. Quel rifleso opaco dove tu rifletterai il tuo volto arricchirà lo specchio di nuove memorie . Sarai tu da oggi a divenire la protagonista racchiusa della sua cornice :)

    Clelia

    RispondiElimina
  4. Al riguardo ho sviluppato una teoria molto personale,certe cose come lo specchio del tuo post,non siamo noi che li vediamo per primi,ma sono loro che indicano la via a noi per farsi trovare,è un gioco di forze invisibili.

    Principe achab, mi piace enormemente questa tua teoria, e la faccio mia.
    E' vero, ci sono degli oggetti che esercitano su di noi una occulta fascinazione.
    Invisibili agli altri.
    Visibilissimi a noi.
    Un richiamo.
    Un magnetismo.
    Una magia.
    E' stato così per il mio specchio.
    Un bacio, principe achab, che attraverso il mio specchio giungerà fino al tuo :)
    Buona domenica, Massimo
    Marilena

    RispondiElimina
  5. Quel venditore la sa lunga ...... ma era proprio un venditore ........ ?

    Adoro questa domanda finale, nel tuo commento.
    Che potrebbe essere l'incipit per una storia di magia.
    No, non doveva essere un venditore qualsiasi.
    Un affabulatore.
    Uno stregone.
    Un imbonitore.
    Un venditore di sogni.
    Dallo strepitoso sorriso zingaresco.
    Un bacio, Lucy
    E l'augurio di una magica domenica
    Marilena

    RispondiElimina
  6. E' davvero molto bello e significativo, Clelia, questo tuo commento.
    Quello specchio ora mi appartiene.
    Suo destino sarà quello di riflettere la mia gioia. La mia tristezza.
    Sarà accarezzato dalle mie dita.
    Ed avrà il mio odore.
    Diventerà mio.
    Ma non cancellerò l'altra.
    E chissà se capiterà quella volta che, specchiandomi,la sua immagine, per un momento, si sovrapporrà alla mia.
    Un bacio, Clelia
    A presto
    Marilena

    RispondiElimina
  7. AMARANTA i miei auguri di Buon Natale per te
    Maurizio

    RispondiElimina
  8. Grazie Maurizio.
    Contraccambio di cuore i tuoi auguri.
    A presto
    Marilena

    RispondiElimina