Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 4 novembre 2009

A Camilla

Col suo passo da soldato, Camilla, ha fatto irruzione nella quiete della mia posta con decise rimostranze sull'uso indebito del suo nome, col quale ho gratificato "lo spettro".
Così, la rabbia di Camilla, l'imperatrice, ha declassato la mia doppelganger.
Eh si che avevo già parlato della mia gemella alchemica, Camilla(Cam o Camille) in un post precedente.
Ma deve esserle sfuggito.
Ovviamente, Camilla, non si chiama realmente così, ma è il suo secondo nome, di cui anche i familiari più stretti ne hanno perso memoria.
Nei miei post, quando mi capita di parlare di persone reali, evito sempre un loro coinvolgimento diretto e, qual'ora dovesse accadere, mi sono sempre riproposta di chiedere il permesso.
Seppur riconosco di aver solo parzialmente rispettato questa regola con Camilla.
Derogando dall'etica, a cui sempre scrupolosamente mi attengo, raccontai di lei in un post, facendo attenzione a non inserirci troppi elementi identificativi.
Perchè l'Imperatrice spicca, per fisicità e stile, su tutta quella parte di mondo alla mia portata.
Una stupenda diversificazione.
Una tentazione letteraria a cui non ho saputo resistere.
Che pur da parte sua, dopo, ha ricevuto approvazione e consenso.
Camilla sa del mio affetto. E mi spiace che sia ora caduta nell'inganno di un nome.
Quello che a me sembrava, foneticamente, il più appropriato per la mia identità spettrale, per la sua facilità abbreviativa (Cam) e per l'opportunità che, tramite un semplice cambio della vocale finale (Camilla diventa Camille) avrei potuto ricavarne un francesismo.
Un nome duttile, che potesse modificarsi, senza stravolgersi, per sottolineare le capacità trasformative della mia gemella mutaforma.
Camilla (Cam o Camille) si è imposto da sè. Dolce e musicale.
In perfetta contrapposizione alla natura borderline della mia doppelganger.
Non c'era quindi nessun'altra volontà dietro questa scelta.
Con la meravigliosa Imperatrice ho comunque chiarito ogni equivoco.
Ci siamo, alla fine, vicendevolmente scusate.
Ho chiesto, ed ottenuto, l'autorizzazione a pubblicare questo post dal momento che, e lo dico con un sorriso, nella vita ordinaria della gente comune accadono ben poche cose di una certa rilevanza, degne di essere raccontate.
L'amicizia è tra queste.

8 commenti:

  1. Nella vita ordinaria di "gente comune", l'amicizia è qualcosa di prezioso da raccontare.
    Sono contenta che te ed il tuo spettro vi siate comprese.
    Senza quella molecola il tuo assemblaggio sarebbe "crollato" e lei, chissà, avrebbe ritrovato la sua ombra.
    Pensa che sconfitta: uno spettro con l'ombra!!!!
    Camilla, in ogni caso, mi è antipatica. Non riesco ad immaginarla con sembianze diverse da quelle della moglie del Principe Carlo d'Inghilterra, quindi veramente spettrale!
    Per farle un dispetto mi voglio firmare come:"l'ombra di Camilla".
    Ciao.
    Elisena.

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  2. Ciao Marilena,belli e particolari i post sotto,e questo anche,è sempre un vero piacere entrare nel tuo mondo,buona notte.
    Un bacio.

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  3. Un doppio è affascinante -ingombrante, si dice che non possano coesistere in una singola realtà........
    In quanto all'Amicizia trovo che è uno dei valori più grandi, ami nel modo più disinteressato che sia possibile, se non per la intima sensazione di essere legato a qualcuno come anima. Non c'è interesse,sesso,obblighi familiari,doveri contrattatuali,o altre sorte di piacere-senso di colpa-vantaggio-speculazione, solo gioia, anche nel dolore di essere vicino,anche solo spiritualmente, ad un'altra creatura, per arcani giochi di parallelismo destinico.
    E io sento istintintivamente grande amicizia verso ogni tua multiforme personalità.
    Un abbraccio colmo d'affetto carissima Marilena

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  4. Ciao Eli, si l'amicizia è davvero importante.
    E, come tutte le cose belle, va coltivata.
    E, mai, dovrebbe essere impoverita da una scontata aquisiscenza.
    Il mio piccolo errore è stato non tener conto della suscettibilità della Camilla reale, nei confronti di una possibile confusione, dovuta dallo stesso nome, con la Camilla immaginaria.
    Da qui il suo risentimento.
    Per quanto riguarda la simpatia di un nome, bè riconosco che è un problema che esiste.
    Spesso siamo condizionati dalle persone che lo portano.
    Camilla, la moglie del principe Carlo, non è simpatica neppure a me.
    Ma d'altronde, nemmeno Diana , per me, lo era.
    L'imperatrice Camilla, invece, è strepitosa.
    Lei, di sicuro, farebbe brillare quel nome, di luce regale. Portandolo a nuovi fasti.
    Un bacio
    Marilena

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  5. Ed ecco, invece, un principe che riscuote le mie simpatie, qualunque nome porti!
    Ciao Massimo, principe achab
    Grazie del passaggio
    E del commento
    E buon mercoledì
    Marilena

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  6. Lucy, scrivi cose giustissime riguardo l'amicizia. E' forse il sentimento più vero che esiste proprio perchè scevro da interessi e coinvolgimenti di qualsiasi altra natura.
    Nei momenti davvero brutti della mia vita ho sempre trovato porte aperte nell'amicizia.
    Poche amicizie, le mie.
    Ma vere. Di quelle che resistono alle intemperie. E che ti fanno sentire al sicuro.
    Le mie multiformi personalità sono assolutametne grate, Lucy, per la tua amicizia e, credimi, contraccambiano con entusiasmo e sentimento. Perfino la nebulosa Kindred, dal suo remoto buio, dichiara affetto per te, stre-gatta dal nome splendente.
    Un bacio
    e grazie
    Marilena

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  7. Gente comune, Antonio.
    Che viaggia sulle ali delle fantasia.
    Sulla strada di Jack Kerouac.
    Perdendosi nelle geometrie impossibili di Escher.
    O nelle allucinazioni fantastiche di Phil Dick.
    Grazie del passaggio
    E del commento :)
    Marilena

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