Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

mercoledì 14 ottobre 2009

Maria Maddalena

...ed arrivò il giorno in cui Maria Maddalena raccolse i lunghi capelli in uno chignon e nascose gli occhi, arrossati dalle lacrime, dietro impenetrabili occhiali scuri.
Mai più avrebbe pianto per un uomo.
Gesù, consumato dall'agonia, era appena spirato.
Cioè, così aveva fatto credere.
In realtà di li a poco sarebbe risorto.
E la storia si sarebbe ripetuta.
Un estenuante dejà vu.
Quando avrebbe di nuovo riaperto gli occhi, per dar vita al ripetersi degli eventi, lei sarebbe stata già molto lontana.
A lui aveva dato non una, ma tutte le sue possibili vite.
Ed ogni volta l'epilogo era sempre lo stesso.
Dolore. Morte. Strazio. Lacrime.
Basta. Basta.
Che incasinasse un'altra, stavolta.
Accorciò, con uno strappo deciso, la veste.
Le ginocchia erano arrossate. E graffiate.
Per il troppo tempo passato sull'inginocchiatoio.
E, per quelle ultime ore, prostrata ai piedi della croce.
Le riusciva sempre più difficile capire quell'uomo ostinato.
Orgoglioso.
Irriducibile.

Avevo ragione io.
Ma, come sempre, non hai voluto ascoltare.
E guarda cos'è accaduto.
Ma stavolta, quando riaprirai gli occhi, io non ci sarò.
I tuoi miracoli non m'incantano più.
Sono diventata atea.
Marilena

15 commenti:

  1. Ciao Marilena,il tuo scritto è particolare,molto bello,sei come un labirinto x perdersi,ma è bello perdersi con te,buona serata un bacio.

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  2. Grazie principe achab, la tua gentilezza scalda il cuore.
    Ma questo scritto non mi piace più.
    L'ironia......
    Sto di nuovo in crisi d'identità.
    C'è uno sciamano nella tua foresta viola che possa compiere il sortilegio e trasformare la strega in una donna normale?
    Un abbraccio principe achab
    Marilena
    P.S. - Confido nella formula magica.

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  3. Sembra quasi una ballata, non so perchè.
    la Maddalena mi ha sempre colpita, riesce ad essere mistero del femminile e donna reale anche all'interno tortuoso delle regole religiose e storiche.
    E come molte donne si è stufata!
    "Per un triste re cattolico- lei dice-
    ho inventato un regno
    e lui lo ha macellato
    su una croce di legno.
    Fabrizio De Andrè - Rimini

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  4. E perchè volere essere una donna normale ?
    nella maggior parte delle donne c'è una stregope sepolta, in alcune affiora sempre più, in altre è manifesta. Ma perchè rinnegarla, la normalità non dà felicità o serenità ssenon è veramente dentro di noi streghe o no.
    Resta come sei Marilena,ma amati. Miao mia cara

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  5. Capisco,tu vuoi diventare una donna normale?ma non serve,la strega che è in te forse è un pochino stanca,tu falla riposare,ma con calma,molta calma,e al momento buono vedrai che esce anche la magica donna che è dentro te,x lo sciamano vado a cercarlo,a chiedere consiglio,buona notte Marilena.

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  6. Eh sì, ho giocato sul mio nome ed è venuto fuori questo post.
    Stamani l'ho scritto, e lo trovavo ironico.
    Stasera l'ho riletto, e l'ho trovato amaro.
    Il finale mi è sembrato cattivo. Pur non avendo, io, nessuna intenzione in questo.
    Ho davvero dei seri problemi coi finali, Fel :)
    Rimini: una delle canzoni più belle di De Andrè. Meravigliosi i versi da te estrapolati.
    Mi hanno momentaneamente riconciliato col mio post.
    In quanto alla normalità......a modo mio l'ho sempre rincorsa. Odiata ed amata.
    Un angolo riparato.
    Dove rammendare calzini e sbucciare castagne.
    E non sentire mai freddo.
    Ma tu dici una cosa vera quando scrivi: la normalità non dà felicità o serenità se non è dentro di noi.
    Forse assimilo il termine equilibrio a quello di normalità. Facendo confusione.
    E' di un equilibrio, alla fine, che ho bisogno.
    Un bacio
    Ed un grazie
    Marilena

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  7. Hai ragione achab, la strega è stanca e dovrebbe sonnecchiare come un vulcano a riposo.
    Sopratutto ora che s'avvicinano i primi freddi.
    Recuperare le energie.
    Diradare le nebbie mentali.
    Curare le amnesie.
    Ripristinare gli specchi.
    Ritrovarsi, alla fine.
    Grazie generosissimo amico, per la tua disponibilità.
    Ti auguro una notte azzurra.
    Marilena

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  8. A me è piaciuta questa immagine di donna, una donna sconfitta, una donna illusa, ma che riacquista la propria dignità, è un po' il cammino dei tutte le donne con "Le ginocchia erano arrossate. E graffiate.
    Per il troppo tempo passato sull'inginocchiatoio". E' un personaggio che esprime bene la dignità femminile.

    p.s. Grazie per il tuo commento da me.

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  9. Grazie Matteo, per questa tua visita.
    E per questo commento, che trovo giustissimo.
    Ho trovato davvero molto bello quel tuo post.
    Il mio commento era assolutamente sincero.
    Grazie
    A presto
    Marilena

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  10. E'più forte chi piange o chi reprime il pianto?
    Non sopporto chi piange e nemmeno chi reprime il pianto..in parole povere non mi sopporto perchè non so piangere!
    Chi l'avrebbe mai detto che pure Mariamaddalena si sarebbe scocciata di piangere ? Scherzo naturalmente.
    Non è vero che chi non piange è duro, semplicemente evita di bagnare inutilmente fazzoletti .
    Cos'ho detto? Non farci caso, stasera è la mia serata no.
    Bel racconto comunque, ciao
    Francesca

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  11. Ciao Francesca, mi spiace davvero per la tua serata no. So come ci si sente.
    In quanto alla difficoltà di piangere......non ci riesco più nemmeno io.
    Ho bisogno, per poterlo fare, di stimoli forti ed estremi.
    Meglio non piangere, allora.
    E siamo in buona compagnia, se anche Maria Maddalena, si è scocciata di piangere.
    E' una Maria Maddalena del nuovo millennio.
    Questa è una che reagisce.
    E, probabilmente, la radieranno dall'albo dei santi.
    Mentre Francy, la solare messaggera di Blogosphere, caparbiamente supererà questa serata no.
    E domani sarà di nuovo pronta a percorrere gli inesplorati sentieri siderali.
    Ancora più nitidi, senza l'offuscamento delle lacrime.
    Un bacio, Francesca
    Marilena

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  12. Io non sono atea, sono del tutto agnostica e sai che ti dico:"Finalmente" era ora che qualcuno "dicesse" a Maria Maddalena di mettersi dei cerotti previa disinfettazione alle ferite alle ginocchia.
    Chi soffre il freddo, non sarà mai eletta a Santa. Io mi candido lo stesso. Fallo pure te portandoti dietro alcool denturato, cerotti e vaccino per l'influenza suina.
    Ci ritroveremo presto su un calendario.
    Ciao. Elisena.

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  13. Maria Maddalena ha deciso che quel finale li non andava più bene.
    Magari, sai, non ci saranno finali migliori, ma quello no, non poteva più essere.
    I graffi sulle ginocchia guariranno.
    Per quelli nascosti......ci vorrà tempo.
    Ma la cosa importante è aver acquisito consapevolezza della propria condizione.
    Maria Maddalena ha rifiutato, quindi, la santificazione del calendario.
    Per la sua vita di donna comune è sufficiente un'agenda organizer.
    Ogni giorno strappa un foglietto.
    Ogni giorno......
    Ciao sorellina
    Un bacio grandissimo
    E grazie di tutto
    Marilena

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  14. Ok. Ma io voglio essere eletta Santa il 21.12.2012 e sai perchè?
    Non ci sarà nessuna processione ma, forse..... la fine di tante idiozie!
    Sopravviverà solo il fungo spontaneo. Caio

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  15. Bè ce lo vedo il Fungo Spontaneo erigersi, solitario, tra le macerie fumiganti dell'apocalisse. Con le treccine rivolte all'insu, le braccia minime, e la bocca interrogativa.
    Traccia permanente di una civiltà cancellata.
    Un bacio
    Marilena

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