Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 10 luglio 2009

Sull'amore. Sulla diversità. Sull'accettazione.

Un poeta s'innamorò perdutamente di una eterea damina dallo sguardo malinconico.
Alla quale dedicava poesie.
Ardenti ed esistenziali.
In cui decantava il suo amore, immenso ed appassionato. Per lei, splendida creatura.
La più bella fra le donne. Unica. Incomparabile.
Le scriveva lunghe lettere in cui lei era angelo, sirena e dea. Incantatrice.
- Ma quello che davvero trovo sublime è il vostro sguardo. Rivolto verso l'interno. Che fa di voi una creatura irraggiungibile. Enigmatica. -
Questo scriveva il poeta alla eterea damina dallo sguardo incorruttibile.
Ed il suo amore cresceva a dismisura, quanto più lei sembrava inaccessibile.
Tenace. Irruento. Ardimentoso.
Che non lasciò insensibile la giovane signora.
E così le missive divennero lunghe conversazioni. Nel salottino di lei.
Dove nessun argomento veniva trascurato.
Ed il poeta piacevolmente potè constatare che, oltre alla bellezza, la damina possedeva anche l'acume dell'intelligenza. E della profondità.
In tutta questa armonia di affinità persisteva, come unica nota stonata, la malinconia perenne dello sguardo di lei.
- Che mi esclude. E mi prospetta un mondo misterioso. Di cui io non ne faccio parte alla stessa stregua di coloro che non hanno il privilegio di condividere alcunchè con voi -
Lamentava il poeta, con toccante mestizia.
- Qual è la ragione della vostra malinconia? Ditemelo affinchè io possa, con la forza del mio amore, diradare la tristezza che offusca lo splendore dei vostri occhi. -
La damina rimase in silenzio.
Un lungo, infinito silenzio.
Poi tirò su la veste e là, dove avrebbero dovuto esserci le gambe, spuntarono due irreali, grottesche code di pesce.
Il poeta ammutolì.
Ritraendosi d'istinto. Inorridito.
- Ditemi, quale miracolo può fare il vostro amore per modificare questo scherzo della natura? -
Chiese la damina in tono pacato. Riassestandosi dignitosamente la veste.
- Quella che ci fa credere che voi non abbiate gambe, ma code di pesce, è solo una stregoneria. Un'allucinazione.Voi siete perfetta. Alzatevi vi prego. Un passo verso di me. Se vacillate io vi sosterrò. Un solo passo, in nome dell'amore. Non abbiate paura. Non deludetemi -
E la damina coraggiosamente, per non amareggiare quell'amore così esaltato e fervente che ostinatamente negava la realtà di una deformità grottesca, ed affatto illusoria, provò a cimentarsi in qualcosa che mai prima aveva sperimentato: la posizione eretta.
Per un attimo fu in tutta la sua altezza.
Instabile.Vacillando. Annaspando.
Marionetta scoordinata. Disarmonica.
Terrorizzata.
Mentre rovinosamente cadeva in terra, fracassandosi il capo.

15 commenti:

  1. Tanti auguri di buon compleanno Marilena!
    Chiara

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  2. Grazie Chiara.
    Iniziano ad esser tanti!!!!
    Un bacio
    Marilena

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  3. Sinceramente speravo in un finale diverso....
    :-)

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  4. Mi spiace Mr.Loto, io con i finali sono un disastro......dovrei lasciare, come per i sequel, il finale aperto.
    E' che non credo più ai lieto fine!
    Scherzo ovviamente.
    Grazie per il tuo passaggio
    E per questo commento
    A presto
    Marilena

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  5. dio se sei brava,bellissimo racconto,x il finale,mah,x me è molto giusto,è quello che vedi tu,ti faccio tanti auguri,ti mando un baciotto,ciao marilena.

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  6. molto bello anche il tuo commento da drummer,riguardo la musica e campoligure,dove mi hai inserito nel commento,grazie,ancora auguri,ciao.

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  7. Bel racconto, bel finale, bella morale.
    E tu saresti quella del corpo aquietato?
    Sei una fucina di idee.
    Buon compleanno Marilena, che sia un giorno di riflessione e di bellezza interiore.

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  8. Scusa, letto ora la risposta a MrLoto.
    Se questo è un finale disastroso bene, evviva gli scrittori che combinano disastri.

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  9. Ciao acahab, grazie per gli auguri e per i complimenti.
    Davvero contenta per i tuoi apprezzamenti.
    Immaginare un flash on the road, con te e drummer protagonisti, è venuto naturale. Sollecitato dal vostro stesso dialogo.
    Spesso sono proprio i commenti a fornir spunti per i post. Materiale di riflessione e di scrittura. E' il regalo di chi lascia una traccia del suo passaggio.
    A presto achab
    Ed ancora grazie
    Marilena

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  10. Ciao Federica, grazie per il bellissimo auspicio contenuto nei tuoi auguri. E per questo commento così positivo.
    Come ho scritto ad achab sono spesso le riflessioni di chi commenta ad alimentare "la fucina di idee" di chi scrive.
    Il finale di questo racconto......mi sembrava l'unico possibile.
    Connaturato nella natura stessa della storia.
    Poi il commento di MrLoto mi ha spalancato la strada verso altre ipotesi di finale.
    Inedite. Trascurate. Possibili.
    Due righe di commento possono dar spunti a riflessioni ed analisi.
    Due righe di commento possono fornire tantissimo materiale di scrittura.
    Adoro la blogosphera Federica proprio per questo suo fermento continuo.
    Incessante.
    E' un mondo meraviglioso. E vivo.
    Un grande cuore pulsante.
    Grazie ancora per il tuo bellissimo commento
    E per gli auguri
    A presto
    Marilena

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  11. Innanzitutto vedo che era il tuo compleanno, quindi tanti auguri.
    E' un bellissimo racconto con un messaggio che può sembrare scontato ma è pieno di verità e scritto con molta maestria. Sei proprio brava.
    E' da qualche tempo che silenziosamente ti leggo, seguendo l'evolversi di questo blog.
    Il finale è scioccante ma rappresenta il male che si può fare ad un diverso.

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  12. Ciao F_57, innanzitutto grazie del tuo passaggio e per gli auguri e per gli apprezzamenti.
    Hai ragione quando dici che il messaggio è scontato. Ma è la realtà, in questi contesti, ad essere scontata.
    E, purtroppo, nella maggior parte dei casi, l'epilogo ha sempre un risvolto amaro.
    Spesso drammatico.
    L'accettazione degli altri, nella loro vera essenza, non è mai facile. Così per accettare dobbiamo noi per primi illuderci.
    Snaturare, modificare, riplasmare, ciò che non ci piace, o quello che non capiamo, per adattarlo al nostro vedere e al nostro sentire, è mistificatorio.
    Ed assolutamente crudele
    Grazie F_57 di questa visita
    E di questo commento
    A presto
    Marilena

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  13. Concordo con quello che dici, grazie della tua risposta.Accettare gli altri deve passare per accettare noi stessi, anche questo ci ho visto nel tuo racconto.
    PS:
    Non era una critica negativa dire che il messaggio era scontato.
    Ho messo in evidenza che ci sono modi bellissimi per dire cose che portanno messaggi semplici.
    Proprio perchè il messaggio è scontato che nessuno ci fa caso alla gravità delle proprie azioni

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  14. E' facile dire "ti amo" ma inevitabilmente l'amore davanti alle grandi diversità ha un mancamento. L'accettazione può anche esserci, celando la maschera della pietà, per buonismo, uno stare in pace evitando gli scrupoli che potrebbero insorgere. Inquanto a sorreggere il diverso, diventa troppo faticoso, un'abnegazione totale che inevitabilmente porta ad una distanza tale da non sentire il rumore della caduta a terra del diverso.Un altro finale? Personalmente non so immaginarlo, con la Tua logica hai dato la conclusione ovvia...amara ma vera.

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  15. Ciao Francesca, fai sottolineature vere e drammaticamente reali.
    Che poco inducono al lieto fine.
    Si potrebbe ravvedere, in questo racconto, anche la ricerca esasperata della perfezione.
    Ma questa è già traccia per un'altra storia.
    Grazie Francesca
    Marilena

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