Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 12 maggio 2009

Una favola per BLOG

BLOG inizia finalmente a star meglio.
E, stamani, è riuscito ad inghiottire anche un pò di brodo.
Queste notti ha dormito con me, nel letto grande.
L'ho vegliato, terrorizzata dall'eventualità di un rigurgito silenzioso. E mortale.
Abbiamo dormito abbracciati, su un unico cuscino. Speravo di assorbire la sua febbre.
Di guarirlo.
Nella penombra quieta della stanza si è insinuata una striscia di luce furtiva.
Baluginante ed obliqua.
D'istinto BLOG ha teso una mano a volerla toccare. Ma ha stretto il nulla.
Deluso, ha fatto scivolare su quell'inganno la mascherina nera dei suoi occhiali.
E' il suo modo di dissentire.
Dovrei spiegargli che quello che ha invano cercato di afferrare era solo pulviscolo atmosferico. Polvere illusoria che si spaccia per luce. Ma non glielo dirò. Accrescerei di più la sua frustrazione. Inducendolo, forse da subito, ad una visione prematuramente pessimistica della realtà.
Quello che serve è, invece, un'alternativa positiva.
La lusinga di una spiegazione seduttiva, seppur non vera.
Ma che rasserenando lo spirito benevolmente agisca anche sulle prostrazioni del corpo.
Una favola per BLOG

LA STORIA DELLE ANIME DEGLI INSETTI CHE SI SONO RIBELLATI ALLA MORTE
La luce trasporta le anime dei piccoli insetti.
Sono particelle minime.
Impercettibili ad occhio nudo.
Impossibili da individuare anche con un potentissimo microscopio.
O con qualsiasi altro più sofisticato strumento d'indagine.
Quindi, anche se non le vediamo, queste anime fluttuano continuamente intorno a noi.
A sciami, a ranghi serrati o in ordine sparso, proprio come se fossero ancora vive.
Ma sono inequivocabilmente anime defunte.
Se guardi nel chiarore dell'aria non le vedi.
Si manifestano solo quando un fascio di luce irrompe nel buio.
Sono quei puntini che si affollano irrequieti nel tuo campo visivo.
Qualcuno più audace cerca di penetrare la pupilla. Ti sembra così vicino al tuo occhio che devi sbattere la palpebra per scuoterlo via. E non basta, che già un altro si è prontamente abbarbicato sul bordo inferiore. Nascosto tra le ciglia, non riesci a localizzarlo nemmeno con l'ausilio di uno specchio.
Cerchi allora, maldestramente, di liberartene strofinando con così tanto vigore da indurre l'occhio a lacrimare.
Ma queste sono soltanto constatazioni accessorie che ci allontanano dalla storia.
Il punto principale è che, quando arriva l'ora del trapasso, non tutti gli insetti si rassegnano passivamente a tale evento. Così, prima di morire, gli irriducibili si strappano via le ali.
E' l'ultima sfida alla morte.
Ed un atto di fede.
Perchè, secondo la religione degli insetti, l'anima dimora nelle ali.
Quindi questa amputazione ha lo scopo di sottrarre l'anima alla morte.
Un gesto eccessivo che non lascia indifferente la pallida signora.
Che apprezza immensamente il coraggio del dissenso. Ed ammira gli eroismi.
Così lascia che il vento trasporti con i pollini e le spore, i petali prematuri e i granuli di terra, anche quelle povere ali mutilate.
Che, librate nell'aria, tornano a flettersi e a distendersi, nelle acrobazie del volo.
Viaggiano sospinte dagli umori cangianti del vento. Ed in balia di tutti gli altri agenti atmosferici.
Erose. Scosse. Flagellate. Consumate.
Nella loro fragile struttura materiale.
Alla fine, solo polvere.
Puntini baluginanti nei raggi obliqui della luce.
Particelle evanescenti.
Elusive.
Sono le anime degli insetti che si sono ribellati alla morte.

6 commenti:

  1. Brava! Molto bello.

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  2. Grazie, Bibi e Bibò
    A presto
    Marilena

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  3. i miei complimenti,io mi perdo nelle tue parole,6 veramente brava.ciao e un bacio.

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  4. Ciao achab, gentile come sempre.
    Marilena

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  5. L'anima che diventa luce. E come tale anarchica, si posa dove vuole, illumina chi vuole, strappa via il buio per chi del buio ha paura.
    L'anima che rimane dove il giorno brilla e viene strappata alla morte, il buio per antonomasia.
    Ho sempre pensato anche io che l'anima fosse anarchica, è quela parte di noi che reagisce al buio della vita, che ci fa sentire liberi e alla fine dei nostri giorni quella libertà la ridoniamo alla luce, perchè possa mantenersi sempre viva.
    Segni del nostro passaggio
    Lorenzo

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  6. "L'anima che diventa luce. E come tale anarchica, si posa dove vuole, illumina chi vuole, strappa via il buio per chi del buio ha paura."

    Ed io, aggiungo, che è fuorviante
    retorica rivestire di solennità ecccessiva ciò che invece è meravigliosamente e fallacemente umano.
    O solo animalesco.
    L'anima dell'uomo non è come l'anima di un dio.
    Un anima così mi spaventerebbe.
    E' invece forgiata a nostra misura.
    Plasmata sul nostro carattere. Siamo noi la sua reale
    raffigurazione esterna.
    Sensibile,dispettosa, irrascibile,umorale,
    generosa, avara, idealista materialista.
    O anarchica.
    A seconda della nostra filosofia terrena.
    O del credo che ci siamo scelti.
    L'anima di un insetto è ronzante, attiva, affamata, instancabile.
    Nomade.
    Anarchica.
    Basata sull'istinto della vita.
    Ed ignara della menzogna del peccato originale.
    E' un anima che di sicuro merita la luce.
    Come segno del suo passaggio.

    Grazie Lorenzo
    Un abbraccio
    Marilena

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