Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 5 maggio 2009

Curare il mal d'amore

I disturbi sono quelli ineluttabili di una febbre desertica.
Una spossatezza languida. Che ottunde i sensi.
Ed un'arsura incontenibile. Che rende doloroso anche il respiro.
La pelle, poi, fa così male da implorare lo scorticamento.
Ed il progressivo tramortimento di tutti gli organi sensibili.
Fino al contagio delle regioni cerebrali.
Questi i principali presagi del mal d'amore.
Delirio. Follia. Morte. I sintomi finali.
Un'affezione perniciosa contro cui nulla possono i farmaci moderni.
Né gli antichi rimedi.
Questo mestamente recita, nella sua impotenza, la scienza medica.
Dopo il fallimento delle terapie devianti e di quelle ablative.
E l'audace sperimentazione dei sublimati corrosivi.
Non disdegnando neppure l'impiego reazionario delle sanguisughe.
E lo sverminamento cautelativo.
Vane anche le millenarie tecniche terapeutiche dell'agopuntura. L' inserimento di aghi nelle regioni periferiche del cuore. E nelle tempie. Laddove è ubicata la ragione.
Neppure l'amaro assenzio, doverosamente corroborato di laudano, riesce a placare con le sue misericordiose distrazioni allucinatorie, gli insopportabili tormenti del male.
Solo la buia potenza della morfina può imporre uno stato provvisorio di quiete.
Una narcosi esplicativa che ottunde le percezioni sensoriali, cancellando nell'oblio l'insostenibile memoria del dolore.
Ma la sua somministrazione non produce quegli effetti di euforia illusoria, come spesso accade nel trattamento di altre infermità.
E così, la febbre sulfurea del mal d'amore, ci consegna alla morte con l'ultima espressione della smorfia amara della malinconia.
Elementare norma di prevenzione sarebbe quella di non esporsi sventatamente, e troppo a lungo, al calore eccessivo della passione, senza essersi prima cautelati con provvidenziali impiastri lenitivi.
E, naturalmente, abbondanza di ghiaccio per raffreddare la febbre ardente.
E' indispensabile poter disporre celermente di questi rimedi, perché dopo il calore ustionante, sempre sopraggiunge un progressivo, inarrestabile raggelamento.
Brividi. Convulsioni. Depressione respiratoria. Confusione mentale.
Paralisi. Coma.
Questi gli sciagurati sintomi.
Ed in ultimo la morte.
Ma è una malattia, ai nostri giorni, per fortuna quasi del tutto estinta.
Avendo, noi moderni, progressivamente sviluppato poderosi anticorpi contro il mal d'amore.
Davvero assai efficaci.


6 commenti:

  1. quello che scrivi è grandioso,ho sofferto come tutti, è molto brutto il mal d'amore,è quasi come il mal di mare,scherzo poi passa col tempo,ciao 6 mitica.

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  2. Amori univoci.
    Amori non corrisposti.
    Amori disattesi.
    Il mal d'amore crea di sicuro indicibili scompigli.
    Nei mondi superficie.
    E in quelli sotterranei.
    Ciao achab
    Marilena

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  3. mi avranno vaccinato da bambino. Ti abbraccio.

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  4. Eppure continuiamo ad amare. E come disse Jim Morrison "non amare per paura di soffrire è come non vivere per paura di morire". I soliti complimenti e i soliti saluti.

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  5. Vaaal, non esiste vaccino!
    Il mal d'amore è un morbo subdolo e retroattivo. Quando si preannunciano i sintomi è già troppo tardi!
    In guardia.
    Ciao
    E grazie della tua visita
    Marilena

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  6. Eppure continuiamo ad amare......a volte contro ogni logica ed ogni buon senso.
    Testardamente.
    Contro tutto e contro tutti.
    La potenza dell'amore!
    O la follia dell'amore?
    Ma Jim aveva assolutamente ragione.

    Il tempo di esitare e' passato
    non c'e' tempo per rotolarsi nel fango
    prova ora possiamo solo perdere
    e il nostro amore diventare un rogo funerario
    (Light my fire)

    Grazie Andrea per i tuoi sempre graditi commenti.
    Marilena

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