Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 3 aprile 2009

Deliranti. Ma con discrezione


Deliranti. Ma con discrezione. E con l'abito giusto. Perché l'immagine è tutto.
Mai urlare con i capelli scarmigliati, i vestiti in disordine, le gambe scomposte.
Assolutamente evitate le lacrime se non avete rimmel waterproof, indispensabile per evitare paragoni con "Carrie, lo sguardo di Satana".
Optate per una nuance di rossetto e di fard sulla stessa tonalità dell'abito, preferibilmente di colore rosso o viola, di sicuro effetto scenico. Molto teatrale. Molto d'impatto.
Decisamente evitate gli anonimi colori pastello, che vi calerebbero, secondo l'età, nel ruolo di "patetiche donne al culmine di una crisi isterica" o in quello di " capricciose ragazzine che pestano i piedi".
Così come sconsiglio le tonalità sgargianti. Una camicetta rosa fucsia o un top giallo limone, ad esempio, vi trasformerebbero in surreali icone da circo. Donne cannone sul punto di esplodere con la sconclusionata irruenza di un geyser. O deliranti acrobate, pennellate di giallo e di fucsia, che minacciano il loro ultimo salto mortale senza rete, in diretta e con una mise assolutamente inadatta all'evento.
Se invece optate per la sobrietà del nero allora laccate le unghie delle mani e dei piedi con smalto dello stesso colore. Sottolineo nero. Che non è né marrone e né prugna. Ed evitate le calze e i guanti. Sia pure quelli in pizzo. La nudità della carne, anche se circoscritta, ispira sempre empatia: la raffinatezza dello stile minimal costituisce una garanzia in tutte le occasioni.
I capelli devono essere puliti ed ordinati.
Non dovete somigliare ad Erinni infuriate.
L'effetto manicomio, oltre che imbruttirvi, imbarazzerebbe anche il vostro pubblico.
Volete essere ascoltate. Non immobilizzate in una camicia di forza.
Se avete capelli lisci e lucidi legateli in una coda ordinata.
Se invece avete chiome irlandesi o capigliature indomabili, imbrigliatele in una fascia.
Niente cappelli. Neppure foulard. Ammesse le bandane, ma solo se usate come fascia.
Nessun'altra eccentricità. Niente che possa distrarre l'attenzione dal vostro volto, perché sarà la vostra espressività a calamitare l'attenzione con uno sguardo mentale. Interiore.
Questa è la parte più difficile.
Evitate lo stile "martire" (occhi levati verso l'alto) e quello "indemoniata" (occhi fuori dalle orbite)
Lo sguardo deve essere cieco.
Proiettato verso l'interno.
Lo sguardo buio delle veggenti.
Quello illusorio delle streghe.
O quello magnetico di Anna Magnani.
Questo sarà il vostro punto di forza dopo, quando necessiterà trattare le condizioni per il ripristino della normalità.
Esercitatevi davanti ad uno specchio. e se non ne avete uno sottomano, potrete supplire con il fondo d'acciaio, tirato a lucido, di una padella.

2 commenti:

  1. Sarcastico e ironico, bellissimo post.
    Noi donne dovremmo imparare da questo.
    Ma..... forse è quello che vogliono gli uomini,non è così? ehhehehhe
    Finale azzeccato
    Chiara

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  2. Eh si, Chiara, i deliri passano anche attraverso lo specchio.
    E, qualche volta, basterebbe imparare a guardarsi con ironia per stemperare il dramma in commedia brillante.
    A presto
    Marilena

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