Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

venerdì 31 ottobre 2008

Paradiso da basso

Mi spiace deludervi ma, dal mio punto di vista, il paradiso non è affatto collocato in una zona remota del cielo, quindi dimenticatevi di tutta quella scenografia a cui siete da sempre abituati, con nubi candide, raggi vividissimi di luce, azzurro infinito, e angeli vestiti di rosa e celeste che suonano le trombe.
Il paradiso è qui, da basso. In questo periodo sà di terra grassa, di pioggia e di marron glassè, e di vino rosso caldo.
La vita in questo paradiso è rumorosa e frammentaria, caotica, così simile a quella terrena che quasi non ti sembra possibile che questo sia davvero l'Eden. L'unica differenza sta nella perfezione, che non è di certo un particolare irrilevante. Nel paradiso di cui vi parlo, io ad esempio, sono sempre io, né migliore, né peggiore, tale e quale come potreste vedermi ora. Per dirla chiara, i miei brutti denti rimangono sempre. Però qui sono io come avrei voluto davvero essere, nell'essenza.
Eden di poca terra e di molto cemento, per essere del tutto sinceri, e i disastri ambientali...bé, stessa storia dei denti, quelli rimangono. Per apprezzare appieno la perfezione deve comunque pur esserci qualcosa d'imperfetto che la sottolinei. Ma questi sono solo dettagli.
In questo paradiso da basso io non sono assolutamente né più giovane, né più bella (ma nessuno qui lo diventa se non lo è già naturalmente di suo), solo che la mia anima ora riveste la mia pelle, ed è quella che risulta visibile. Quindi io sono quella che sento davvero di essere, senza nessuna pretesa né arroganza, perchè in questo paradiso underground quello che conta è la felicità di essere se stessi, e non importa essere geni, non si viene mica valutati sul metro del talento o della maestria, quello che importa è la convinzione di noi stessi nell' essere davvero quello che si è deciso di voler essere. La categoria nefasta dei critici (intendo proprio quelli di mestiere, quelli che scrivono sui giornali e disquisiscono in tv) qui non trova posto, (sono convinta che perfino Dante avrebbe avuto difficoltà a collocarli in uno dei suoi tanti gironi), quindi niente cattive recensioni, se hai la convinzione di essere, ad esempio, uno scrittore.
Scrivi con l'intelligenza dell'anima, e questo basta (ok, un minimo di conoscenza della sintassi e della grammatica, soprattutto l'uso corretto delle acca, e sei uno scrittore).
Scrittrice, per quel che mi riguarda. E' questo che dice la mia pelle al rovescio. Non sono presuntuosa, ho largamente puntualizzato le poche note di merito che occorrono per essere quello che qui si aspira ad essere, e nel paradiso (anche se è un paradiso da basso) non deve assolutamente essere complicato trovare la felicità, quindi anch'io posso fregiarmi del titolo di scrittrice.
Io e i milioni di altri blogger che qui svolazziamo angelici, con le nostre alucce più o meno aerodinamiche, nei cieli gonfi di pioggia di quest'autunno, seminando con il nostro entusiasmo questo Eden di poca terra e di molto cemento, con le nostre parole all'occorrenza fertili sementi, grani di neve, leggerissima nebbia, manna consolatoria.
Mi piace questo paradiso da basso, di poche pretese e di molto buon senso.
Un paradiso molto a misura d'uomo direi, niente di solenne o maestoso, ma tranquillo e accogliente come la nostra vecchia casa a cui facciamo ritorno dopo essere stati un po in giro per i fatti nostri e, alla fine, si è deciso di averne viste abbastanza.
Marilena

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