Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 30 settembre 2008

Lettera a Lorenzo

Da quando ti conosco ci sei sempre stato, anche quando non c'eri.
Anche quando il tempo si è mangiato tre lunghi anni della nostra vita, passati a rincorrerci, a nasconderci, ad aver paura di ritrovarci cambiati, forse lontani ed indifferenti, dimentichi di quell'amore burrascoso, ma travolgente, che è stato il nostro rapporto.
Eppoi, invece, eccoti di nuovo, il sorriso largo e gli occhi ancora più chiari, e quella tua emozione che sempre mi stupisce, ancora oggi, ritrovare intatta nello sguardo e nei gesti.
E quella luce che hai solo per me, e la voce che hai già così bella ma che diventa ancora più morbida, più calda. Adoro la tua erre alessandrina, e il tuo gioco nel pronunciarla ancora più evidente, per farmi sorridere e riprendere quel nostro scherzare sulle nostre differenze regionali. Il tuo modo di essere, pacato, molto piemontese, che si esprime nei gesti misurati e raccolti, il mio, invece, più plateale, espressione della mia romanità esasperata ancora di più per farti ridere. Perché io quel tuo sorriso, Lorenzo, lo adoro. E' stata la prima cosa che mi ha colpito vedendoti, insieme al colore cangiante dei tuoi occhi e alla morbidezza della tua voce.
......e mi sembrava di conoscerti da sempre.
Ci sono persone che ci entrano dentro e scavano una nicchia così profonda nella nostra anima da diventarne parte imprescindibile, e tu nella mia anima inquieta ci sei sempre stato, anche quando non c'eri.
Questa lettera......non mi piace ululare all'amore, tu che mi conosci davvero sai quanto io rifugga dalla retorica di questo sentimento, ma ciò che stasera descrivo qui, su questa pagina di diario, non sono belle e studiate frasi, ma pezzetti vivi di quella mia anima che io colloco in un immaginario tubo nella mia cassa toracica, che dal cuore arriva al cervello.
Dal cuore al cervello, bada bene, e mai viceversa, ed è solo questa l'unica verità che io posso concedere alla retorica.
Tutto il resto lo sai, è tempesta e arcobaleno: solo umanissimo amore
Marilena


 Posso amare la burrasca se questa ha il colore dei tuoi occhi.

2 commenti:

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