Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

giovedì 11 settembre 2008

Dentro lo specchio

Mi fisso/mi fissano, occhi impietosi. Alice non vuole guardarsi ma vuole mostrarsi, per questo ha bisogno di uscire dallo specchio e riacquistare le sue dimensioni, spaziali e temporali. Paranoia improvvisa e micidiale. Drappi sugli specchi. Prestami i tuoi occhi Amaranta perchè con i miei continuo a vedere ancora gli orrendi sogni dell'alba, sempre più nitidi e reali man mano che il sole si alza allo zenit. Ma non è solo il vivido ricordo degli incubi a spaventarmi, ma la percezione visiva della mia immagine. Vorrei stare io dall'altra parte dello specchio e permettere ad Alice di fuoriuscirne.
Ha più diritto lei, stamane, di star fuori.
Se solo riuscissi a guardarmi con gli occhi di Amaranta forse potrei sistemare questo casino, o forse no, ne uscirei ancora più devastata. Amaranta è il bene e il male, Alice è solo un'adolescente attempata che gioca con le 4 dimensioni. E' dentro il buio dello specchio la sua vera identità, perchè fuori ci sono solo i miei occhi impietosi che fissano quel buio con la paura autistica di vedere davvero.
Posso guardare in alto o in basso, ma non posso guardare dentro lo specchio.
Per farlo ho bisogno degli occhi di Amaranta.
Marilena

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