Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

domenica 23 marzo 2008

Indirizzo smarrito per la città dell'Eden

Scivolerà via questo giorno come tutti gli altri. Un giorno-nastro, che immaginavo di color turchese, perchè oggi è Pasqua, e quello per me è il suo colore. Speravo fosse così: un giorno turchese cangiante nel giallo del sole. E' stato invece un lungo giorno liquido. Una parete d'acqua rotta in frange di pioggia, pesanti e umide, confuse e puntinate attraverso i vetri, oblò di una nave su un mare in tempesta.
Scivolerà via questo giorno come tutti gli altri. Un giorno-nastro su una catena di montaggio, silenziosa però, senza il fragore attivo dei macchinari in azione. Nella fabbrica deserta impera il silenzio dell'assenza.
Pasqua, un nastro di carta con su un ghirigoro tracciato velocemente, linea sottile di pennarello che già la pioggia cancella e imbeve. Indirizzo smarrito per la città dell'Eden
La festa non è mai qui ", è sempre altrove, altri luoghi e altri contesti (quanto è lontana la città dell'Eden?) dove immagino ci sia eccesso di frastuono, riquadri di finestre colmi di luce, tintinnio di bicchieri, mescolanza di sudore e odori, volti che si protendono, mani che si agitano in una sarabanda chiassosa di voci e coriandoli.
Una festa-nastro, come la cintura di raso turchese legata alla vita sottile di una ballerina che ondeggia in un vortice circolare gli infiniti strati della sua gonna di tulle
Scivolerà via questo giorno come tutti gli altri. Un giorno di pioggia verticale, fitta, scura e tagliente come la lama di un coltello che infilza l'asfalto disfatto come un pane molle, avanzo rancido di una festa solo immaginata.
 Marilena

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